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Fabio Cannavaro: “Per fermare adesso la Juve, il Napoli deve prendere solo Messi…”

C’erano le sue mani, contro il cielo di Berlino, quando la coppa d’oro brillò. 14 anni fa ormai.
Fabio Cannavaro, figlio di Napoli, il capitano in eterno dell’Italia campione del mondo, porta la città nel cuore. La sua avventura in Cina sta per ripartire e i giorni trascorsi a ammirare il Vesuvio e il Golfo sono già finiti. «Ho visto quello striscione alla stazione che diceva benvenuti a tutti gli emigranti. Ho sorriso. Mi sento un emigrante a cui manca da morire la propria città anche se è una città che lo fa arrabbiare».

Cannavaro, com’è la serie A vista dalla Cina?
«Un campionato che ti sorprende. Perché sembrava davvero che il Napoli e l’Inter potessero bloccare il carrarmato Juventus. E invece, sembra davvero complicato costringere i bianconeri a fermarsi. Eppure è un calcio competitivo, basta vedere di quanta gloria si è ricoperto in Champions nonostante l’uscita di scena delle squadre di Ancelotti e Spalletti
».

Questo dominio Juve è demerito delle rivali?
«Macché. Hanno il merito di capire i momenti: hanno preso Cristiano sapendo che c’era bisogno di una nuova iniezione di entusiasmo per proseguire questo cammino da invincibili. Per fermare adesso la Juve, il Napoli deve prendere solo Messi…
».

Nel 2019 il Napoli, dunque, non può vincere lo scudetto?
«Può vincerlo se la Juve lo regala. Magari succede qualcosa che adesso si fa fatica a immaginare e gli azzurri devono essere pronti ad approfittarne».

Le due squadre simbolo del 2018?
«Il Napoli di Sarri per gioco e divertimento; il Real Madrid di Zidane per concretezza e determinazione
».

Il calcio italiano che momento vive?
«Buono, anche se ci sono allenatori che mi irritano. In tanti si ostinano a iniziare il gioco con il portiere, anche quelli che guidano le piccole, con poca qualità in campo. E così vedi che prendono gol grossolani e situazioni irritanti in cui nel corso di una partita il portiere tocca più palloni di un attaccante». Detto da un difensore, poi… «Mi piace il calcio propositivo, ma non a ogni costo. Mica voglio la palla lunga e il contropiede ma le piccole devono fare le piccole. Come era ai miei tempi
».

Giusto dare il Pallone d’Oro a Modric?
«No. Quando c’è un calciatore che tutto da solo fa vincere la Champions a una squadra, deve vincerlo lui. Toccava a Cristiano: ha la fame del vero campione. È questo che fa la differenza».


Nel 2019 la Juve vince la Champions e il Napoli l’Europa League. Che ne pensa?«Non male come accoppiata. E peraltro possibile. Io sono stato l’ultimo a vincere quella che nel 99 era ancora la Coppa Uefa. Ero al Parma ed era il tempo in cui noi dominavamo la Coppa Uefa come adesso lo fanno le spagnole. Non so perché nel tempo le italiane abbiano snobbato questa competizione, certo è faticosa. Ma vincerla dà una grande gioia e il Napoli ha tutti i mezzi per poterla conquistare
».

Gravina, Mancini, Chiellini. L’Italia è in buone mani?
«Gravina è persona seria, voluto da tutti e sta cercando il difficile compito di riportare entusiasmo in Federazione. Mancini e Chiellini sono due persone che possono riportare in alto l’Italia. Non aver visto la nostra Nazionale al mondiale in Russia è una ferita che ancora brucia»
.

FONTE: Il Mattino

 

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