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Gli interventi di Pietro Lazzerini, Gianluca Monti, Pietro Lo Monaco e Carlo Porcaro a Radio Crc

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Pietro Lazzerini, firenzeviola.it: “Veretout lascerà Firenze nella prossima estate, è stato molto distratto dalle voci di mercato da gennaio in poi. Ci vorranno più di 20 milioni per acquistarlo. L’operazione con il Napoli non è chiusa, se ne parla molto per via dei buoni rapporti che intercorrono tra il Napoli ed il procuratore del giocatore, ma c’è anche la Roma su di lui. Bisogna vedere come si conclude il discorso Champions e soprattutto l’offerta che arriverà alla Fiorentina. Veretout può giocare nel centrocampo del Napoli, anche al posto di Allan, ma, per me, non può fare il regista: alla Fiorentina non è stato molto costante in quel ruolo. E’ un giocatore bravo negli inserimenti con grandi polmoni. Nei momenti di crisi, però, lui non è un leader, non trascina la squadra. Al Napoli farebbe comodo ma come alternativa”.

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Gianluca Monti, Gazzetta dello Sport: “Se costruisci un progetto attorno ad Icardi puoi provare ad ingolosirlo ma, oggi come oggi, non credo che il Napoli ingolosisca Icardi. Non rappresenta il salto di qualità che l’attaccante argentino vorrebbe fare. L’Inter ha una grande tradizione, forse anche superiore a quella del Napoli. A livello nazionale non è facile stare al passo della Juve per nessuno. Se non programmi il futuro, puoi solo aspettare un passo falso di chi ti sta davanti per provare a vincere. Se devo spendere per comprare Veretout o Di Lorenzo preferisco investire gli stessi soldi in un centro sportivo: basti pensare a quello che ha fatto l’Atalanta. Il salto di qualità lo puoi fare con Trippier, ma perchè quest’ultimo dovrebbe venire al Napoli? I risultati sportivi non sono solo frutto del mercato. Per attirare i giocatori devi migliorare anche come club”.

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Pietro Lo Monaco, DS Catania: “Il Napoli dopo la chiusura del ciclo di Sarri, che ha proposto un calcio bellissimo, avrebbe dovuto alzare l’asticella. Sembra chiaro che De Laurentiis abbia puntato a non vincere ma punti ad acquistare e valorizzare giocatori giovani e forti. Ma allora perchè è stato scelto Ancelotti? Il mister ha vinto ovunque sempre con squadre piene di campioni ma non ha la caratteristica di far crescere i giocatori. E’ un’antitesi, c’è confusione tecnica. Se vado in Champions ho un surplus economico importante, più avanti vado più guadagno. Il Napoli ora deve alzare l’asticella, cosa che non ha mai fatto. La sua ambizione ora non è vincere, ma valorizzare i giocatori, mantenere il secondo posto: la scelta è chiara. Il calcio è diretto alla gente che sposa la causa della propria squadra. Bisogna prestare rispetto ai tifosi. Oggi la gente di Napoli ambisce a vincere”.

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Carlo Porcaro, il Mattino e il Quotidiano del Sud: “Credo che siamo arrivati ad un bivio: restare al livello che abbiamo raggiunto, guardando con un occhio speciale i conti e il bilancio, oppure provare ad alzare l’asticella. Ancelotti ci ha già gelato dicendo che non arriveranno giocatori con uno stipendio da 10 milioni l’anno. Capisco le ragioni imprenditoriali ma De Laurentiis ha tolto ai tifosi l’emozione del calcio facendo capire che oltre un certo limite non ci si può spingere. Se guardiamo a ritroso, difficilmente una società ha vinto un trofeo senza indebitarsi, basti pensare a Moratti e a Berlusconi. De Laurentiis tratta i tifosi come se fossero dei soci ma non è così. Il tifoso si identifica nella maglia, non nella presidenza. De Laurentiis vuole diffondere una filosofia aziendale. Ma se nessuno contende lo scudetto alla Juve è come se fosse una competizione con il risultato già noto e questo toglie entusiasmo. Ancelotti? Sapevamo che sarebbe stato un anno di transizione. L’anno prossimo il gruppo sarà quello voluto dal tecnico, quindi sapremo chi sarà il colpevole. Il giudizio di questa stagione è sospeso”.

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