EDITORIALE – Il Maradona ancora tabù, gli azzurri non battono la Roma e il tricolore resta un sogno proibito

EDITORIALE post Napoli – Roma. Per l’ennesima volta, in questa stagione, lo stadio Diego Armando Maradona non si è rivelato un prezioso alleato della formazione di Luciano Spalletti, che, ieri nel penultimo posticipo del 33esimo turno di A, del lunedì in Albis, contro i giallorossi di Zaniolo, non è andata oltre il pari e patta per 1 a 1, pur essendo passata in vantaggio con il capitano Lorenzo Insigne, su rigore, nei primi minuti di gioco. Come già capitato in altre gare, il Napoli non ha saputo gestire il buon primo tempo giocato con ardore e agonismo, rinunciando, nella seconda frazione di gioco, quasi a combattere coi denti per portare a casa il risultato che teneva in piedi le speranze di lottare fino alla fine con le due squadre meneghine, oggi più distanti. Pur se la matematica non condanna i partenopei, a mio modesto avviso, attualmente le possibilità che Insigne e soci possano arrivare a quell’obiettivo che mai, come in quest’annata, era così a portata di mano, per l‘abbassamento di livello delle contendenti, sono ridotte al cosiddetto lumicino. Un campionato del genere non lo vedremo più in futuro, ne sono certo. Il Napoli ha sprecato una ghiottissima opportunità, gettando alle ortiche, per suoi grandi demeriti, lo scudetto 2021/22. Io non mi mi sono mai illuso, in realtà, vedendo che partita dopo partita questa squadra sembrava incapace, se non addirittura restia a dare l’anima per provare a vincere, quasi ci fosse un’imposizione dall’alto a non provarci. Pareva di rivivere il famoso film di Lino Banfi di qualche decennio fa, “L’allenatore nel pallone” in cui il presidente della Longobarda per non sborsare soldi, intimava al tecnico di perdere. Cosi si è comportato, ieri, l’allenatore di Certaldo che ci ha messo del suo affinchè il risultato fosse ripreso dalla Roma. Inspiegabili, infatti, le sostituzioni adottate. Se fai uscire Lozano perchè lo vedi stanco, devi rimpiazzarlo con Politano suo naturale sostituto, se togli Lobotka devi mettere Demme, se levi Insigne fai entrare Elmas o Ounas, invece dei cambi a casaccio che hanno influito nettamente sullo score del match, che la Roma, naturalmente, ha ampiamente meritato di pareggiare.  Mourinho, ai punti. batte nettamente Spalletti, a cui do un 4 in pagella. Se poi passiamo ai giocatori, salverei dal disastro generale della ripresa, soltanto i vari Lobotka, Meret, Mario Rui, Koulibaly, Insigne ai quali va un 6,5,  mentre a tutti gli altri nessuna sufficienza. L’ex Faraone del Milan, realizzando la rete del pareggio, ha inviato un grosso regalo di Pasqua ai vecchi compagni rossoneri che, ovviamente, ringraziano. Il punto del Maradona permette agli azzurri di consolidare la posizione Champions League, tuttavia i tifosi napoletani escono dall’impianto di Fuorigrotta nuovamente con l‘amaro in bocca. “Lacrime napulitane” invece  per l’ex scugnizzo di Frattamaggiore che ha pianto dopo aver visto, dalla panchina, la rete dell’italo egiziano El Shaarawy. L’oramai ex capitano del Napoli intendere lasciare la sua impronta, conquistando il terzo scudetto della storia del club fondato nel 1926 per far si  che i suoi tifosi lo ricordassero per l’impresa degna di Maradona ma così purtroppo non sarà!.

 

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