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Umberto Chiariello, Marrese e Fimmanò a Radio Napoli Centrale

Umberto Chiariello: “Un articolo che mette una pietra tombale su tutto ciò che si è detto su De Laurentiis”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Oggi voglio sposare l’articolo di un giornalista de La Repubblica che non è uno di quelli che segue il Napoli per cui si può dire di parte, ma di un certo livello, Emilio Marrese che ha scritto un articolo che mi sento di scrivere al mille per mille dal titolo: “Non serve la mano di Dio, il miracolo è nel bilancio”, un articolo che mette una pietra tombale su tutto ciò che si è detto su De Laurentiis e sul Napoli. Signori della “bancarella del torrone”, capite quanto siete sciocchi? L’unica correzione da fare è che Diego è stato IL più grande, non UNO dei più grandi, come scritto. Emilio Marrese quello che hai scritto corrisponde esattamente al vero, meditate gente, meditate”.

Emilio Marrese: “Questo scudetto è la dimostrazione che se qualcuno arriva a Napoli e fa le cose serie, può fare la differenza”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Emilio Marrese, giornalista La Repubblica: “Credo che ci sia troppo autocompiacimento nel raccontarsi in questa maniera, si vuole dare al turista, il lettore, lo spettatore l’immagine che vuole e che in parte corrisponde al vero, lo si accontenta. Gli intellettuali, scrittori continuano a vendere quest’immagine del popolo napoletano e chiunque obietti sono pronti ad accusarli sul ‘che ne potete sapere’. A me dispiace che lo scudetto del Napoli venga raccontato ‘solo’, e non ‘anche’ con questa napoletanità. Ho tenuto un legame viscerale con Napoli, c’ero il giorno in cui il 10 maggio – giorno del mio compleanno – il Napoli ha vinto lo scudetto con Maradona, ma non mi sento napoletano, farei un torto ai napoletani veri. Quest’anno, Maradona non c’entra niente, nonostante sia giustamente idolatrato, ma questo scudetto, questa squadra, viene dal frutto di una gestione straordinaria. È la dimostrazione che se qualcuno arriva a Napoli e fa le cose serie, può fare la differenza. Doping amministrativo dello scudetto dell’Inter di Conte? È costato ben 300 milioni. Forse a Napoli poteva arrivare prima questo risultato, ma è arrivato e non mi pare poco. Per il futuro non lo so cos’accadrà, ma ci sono tanti bravi giocatori che tante squadre italiane non si possono permettere. Bisogna essere bravi a fare questo. Allegri? Bisogna saper perdere, ma in Italia nessuno sa farlo”.

Avv. Francesco Fimmanò: “Lo slittamento della partita determina un grave precedente”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Avv. Francesco Fimmanò, legale Salernitana: “La questione slittamento della partita non mi ha appassiona, ha acceso polemiche inutili. Sono un giurista e per me il dato di fatto è che si creerà un precedente estremamente duro: chiunque ha un’esigenza particolare può rinviare la partita. Non è vero che per la Salernitana non cambia niente, ha mercoledì una partita importante e la salvezza non ancora in tasca. Fare una polemica, a mia volta, non ci sarà, è sterile e inutile. Siamo sicuri che sul piano dell’ordine pubblico e organizzazione, lo slittamento abbia una sua utilità? Io no. Oggi c’è una questione sterile, il Napoli in realtà vince comunque lo scudetto, domani, mercoledì o domenica, può vincerlo anche perdendo tre partite. Indipendentemente dal fatto che la Lega non l’abbia fatto prima, rimandare per ordine pubblico mi sembra no-sense e parlo da un piano giuridico. Domenica sarà peggio, secondo me. Settore ospiti? Non c’è un reale problema di ordine pubblico, secondo me. Il problema, teoricamente, si può riproporre con l’Udinese o altre partite. Un pareggio tra Salernitana e Napoli e la vittoria dell’Inter può andar bene”.

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