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Carmine Esposito, Beppe Ursino e Alessandro Barbano a Radio Punto Nuovo

Spalletti, l’amico C. Esposito: “Luciano non abbandonerà la nave, vuole aprire un ciclo al Napoli. Lui e questa squadra resteranno nel cuore della città come è rimasto Diego”.

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Carmine Esposito, allenatore e amico di Luciano Spalletti: “Le parole di Luciano sono state chiare. Ora è la persona più felice del mondo per aver conquistato un trofeo così importante per la città di Napoli. Non credo che proprio che abbandonerà la nave azzurra, è l’uomo giusto per aprire un ciclo e anche lui sarà volenteroso di farlo. Le parole di De Laurentiis, dopotutto, parlano quasi da sole. Luciano meritava da tempo uno Scudetto del genere. E’ il coronamento di una carriera importantissima, se l’è sudato veramente. Ha lavorato con Inter e Roma e a Napoli, dove le ambizioni sono sempre alte. Ha regalato di un nuovo un sorriso a tutta la città partenopea. Lui è uno che non si lascia mai andare, eppure ieri aveva le lacrime agli occhi. Napoli è una città viva come Luciano. Ha ragione Di Lorenzo quando dice che questo Scudetto terrà unito tutto il gruppo, anche se dovessero andar via tutti. Sarà qualcosa che si porteranno dietro per 100 anni, questa squadra resterà nel cuore della città com’è rimasto Diego. L’anno prossimo il Napoli punterà a vincere la Champions, almeno stando alle parole di ADL. In questo progetto saranno coinvolti tanti elementi, anche Luciano e qualche nuovo acquisto. Io prenderei un altro centrale dietro Kim per aggiungere qualità”.

Ursino: “Ho sentito Giuntoli, gli ho fatto l’in bocca al lupo per tutto quello che deciderà di fare. Accardi al Napoli? Siamo amici, sarebbe una buonissima idea”

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Beppe Ursino, direttore sportivo: “Per un direttore sportivo è la massima soddisfazione vedere i propri colpi diventare idoli di una piazza che vince. Giuntoli lo conosco da sempre, è uno bravissimo nell’anticipare i giocatori e farli crescere. E’ un direttore completo, come lui ce ne sono pochissimi in giro per l’Europa. Mi sento spesso con Cristiano, ha fatto un capolavoro. Gliel’ho detto e gli ho augurato in bocca al lupo per tutto quello che deciderà di fare nel suo futuro. La Juventus e Giuntoli? E’ una bella domanda, se sia giusto o meno andar via dopo 8 anni insieme e uno Scudetto raggiunto. Ho seguito la festa del Napoli e mi faceva piacere vedere la faccia di Cristiano quando lo hanno chiamato in campo. Ho visto il volto di un uomo contento, ma conoscendolo anche sul chi va là per quanto riguarda il futuro… Gli stimoli per una permanenza però si possono ancora trovare, parlando col presidente e impostando nuovi obiettivi. Poi se arrivano richieste da squadre importantissime, è giusto che uno ci pensi. Pietro Accardi? Pietro lo conosco bene, siamo molto amici. E’ un altro di quei direttori che gestiscono tutto dal lato tecnico. E’ molto preparato, sarebbe una buonissima idea per sostituire un eventuale addio di Cristiano. Conoscendo De Laurentiis, sarà difficile che sbaglierà la scelta del nuovo DS: prenderanno un giovane preparato, tra questi c’è sicuramente Pietro”.

Barbano: “Anche Maradona approverebbe la 10 a Kvaratskhelia. Addio Spalletti? Non è detto che Osimhen e Kvara rendano così bene con un altro allenatore…”

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Alessandro Barbano, condirettore del Corriere dello Sport: “Il Napoli non è che può aprire un ciclo, lo ha già aperto. Questa squadra è stata rifondata due anni fa, De Laurentiis ha capito che per vincere uno Scudetto non bisognava emulare quanto fatto dal Napoli di Maradona al tempo. Ora la squadra va puntellata se si vuole crescere ancora, soprattutto nelle seconde linee. Il passaggio dal Napoli con Demme e dal Napoli con Lobotka è stato abissale, quindi bisogna operare laddove i rincalzi non sono all’altezza. Gli azzurri l’anno prossimo mireranno legittimamente alla Champions. Il futuro di Spalletti e Giuntoli? Ciascuno sta facendo le sue valutazioni, dopo aver dato qualcosa di importante. E chi ha mercato è giusto che faccia il proprio gioco per valorizzare ulteriormente quanto fatto. Staremo a vedere chi e come potrà accontentare De Laurentiis. Spalletti ha dimostrato doti uniche, lo si è visto con Lobotka e ora merita una riconferma totale. Napoli ed il Napoli ne hanno bisogno per aprire un ciclo. Non è detto che Osimhen e Kvara rendano così con un altro allenatore. Mi terrei anche Giuntoli che con il georgiano ha messo a segno un colpo mondiale. Kvara è uno dei migliori giocatori al mondo, io gli darei la numero 10 del Napoli. A 22 anni guadagna 1.2 milioni in azzurro ed è difficile che qualcuno in Europa non vada ad offrirgli di più. Per questo il Napoli deve investirlo di qualcosa che va al di là del discorso finanziario. Kvara è la grande bellezza di Napoli, la sorgente di felicità per i tifosi. Anche Maradona approverebbe la 10 a Kvara. Diego resta un mito, ma non si può vivere all’infinito nel mito”.

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