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Ruotolo, Iannone e D’Angelo a Radio Napoli Centrale

Umberto Chiariello: “Il Napoli può aprire un ciclo nonostante il cambio allenatore: la storia parla”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Festa scudetto e neppure si può stare tranquilli. Non è stata una serata, da un punto di vista dello show, memorabile: molti luoghi comuni, molti artisti che hanno fatto monologhi piuttosto triti e ritriti, qualche canzone datata, non è stato uno spettacolo incredibile. Organizzato all’ultimo momento, con un audio terribile e De Laurentiis che si è arrabbiato tantissimo. Come al solito, il presidente ha preferito andare di fronte al mondo mediaticamente – utilizzando Rai Due – anziché una festa tutta endonapoletana. Anziché preferire il bus scoperto, ha preferito lo show con gli artisti, la squadra, l’allenatore. Si può discutere la scelta, ma quel che non si può discutere è la coerenza del presidente: lui ritiene sempre che il calcio vada sempre più verso l’influenza globale. Le sue ricerche scientifiche gli hanno fatto capire che non sono i 500 mila tifosi napoletani o campani, ma gli 83 milioni di tifosi e simpatizzanti nel mondo. Chiudiamola qui. Ieri sera Luciano Spalletti si è divertito, ha salutato De Laurentiis quasi inchinandosi, con uno sguardo d’intesa tra i due. Che il Napoli rivinca non è scritto da nessuna parte, ma che possa restare competitivo anche cambiando allenatore e direttore sportivo, ci sta, è possibile, anzi potrebbe essere perfino un vantaggio. Parliamoci chiaro: De Laurentiis, Giuntoli e Spalletti avrebbero dato continuità. Guardiamo ai potenziali svantaggi: il Napoli viaggiava per i 100 punti, nel girone di ritorno ha fatto 40 punti frenando parecchio a fronte dei 50 fatti al girone d’andata. Un girone d’andata in cui il Napoli è stato ingiocabile per molti, mentre al ritorno c’è stata difficoltà a oltrepassare determinate difese. L’arrivo di un nuovo allenatore può dare nuovi stimoli, magari non scatta la chimica, ma magari sarà l’uomo giusto che saprà continuare e si troverà un vantaggio enorme rispetto agli altri. Non tutto va visto in un solo modo: esistono i pro e i contro. Dire che il cambio allenatore toglie a Napoli la possibilità di aprire un ciclo, non è vero: la storia parla”.

Sandro Ruotolo: “Napoli avrebbe meritato la festa e quella di ieri non lo è stata”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Sandro Ruotolo, giornalista ed ex Senatore: “Ho visto la festa da casa, come ho scritto su Facebook, penso che Napoli avrebbe meritato la festa e questa non lo è stata. In tanti la pensano come me, Maurizio e Gaetano: Napoli meritava lo scudetto e quella in scena al Maradona è stata una festa privata. È un dispiacere, la città aveva diritto a festeggiare. Io, Maurizio e Gaetano abbiamo fatto gli spettatori e siamo felici così. Forti emozioni? Ci siamo emozionati alle lacrime di Quagliarella. Ciclo Napoli? Un imprenditore non punta mai a far perdere la propria squadra. I conti sono in ordine e De Laurentiis ha tutto l’interesse nell’avere una squadra competitiva e vincitrice di titoli”.

Antonio Iannone: “L’arbitro ha dimostrato grande intelligenza sulla sostituzione di Quagliarella”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Antonio Iannone, ex arbitro: “Il rigore assegnato su Osimhen e l’ammonizione ci stanno, per me è evidente. L’arbitro è stato molto agevolato dalla correttezza dei giocatori, un gran fair play. Sulla sostituzione di Quagliarella ha dimostrato una certa intelligenza, ma soprattutto uno che ha studiato anche i momenti dei giocatori. Quella di ieri non era una perdita di tempo, ma di un saluto, un tributo importante e l’arbitro deve dare gli onori della gloria. Gli attori principali restano sempre i giocatori”.

Tommaso D’Angelo: “Iervolino ha individuato l’area per il nuovo stadio”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Tommaso D’Angelo, direttore Cronache di Salerno: “Alla festa della Salernitana, De Luca non si è presentato perché aveva capito l’aria che tirava ed è infatti stato fischiato quando nominato. Il sindaco è stato subissato di fischi, la questione dello Stadio Arechi è molto spinosa: una squadra che si appresta al terzo anno di Serie A non può avere la pioggia all’interno. Credo che Iervolino abbia trovato nuove aree per mettere su un nuovo stadio, ce ne sono e penso sia stata individuato Pontecagnano come luogo ideale. Voglio spendere due parole per la festa del Napoli: quando tocchi Pino Daniele, devi stare al posto tuo, cantassero le loro canzoni. I due comici hanno fallito”.

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