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Milan, bilanci a fine anno: Calha sale, Leo scende

Chi sale e chi scende

Contro la Fiorentina ci ha quindi pensato Hakan Calhanoglu a riacciuffare il pari, con una volée di destro nata dal solito squillo del solito (e spesso solo) Suso. In Coppa Italia contro l’Inter il turco era entrato bene in partita, tra corsa in mezzo al campo e qualità in attacco. Eppure il periodo era di quelli più neri per lui: 3 volte in campo e 4 fuori nelle ultime 7 partite di Serie A, e mai titolare. La stagione, invece, la aveva iniziata nel migliore dei modi. Fedelissimo del centrocampo di Montella e subito in gol, nella prima di Europa League contro l’Austria Vienna: una sassata sotto l’incrocio condita da due assist. Poi il blackout: mai decisivo, sempre timoroso di sbagliare, quasi a voler nascondere quel talento che invece ha. Nel mese del mercato, quello di gennaio, verosimilmente senza grandi acquisti, può essere proprio Calhanoglu il nuovo-vecchio colpo del Milan di Gattuso, che è felice per lui e di lui: “Come è rinato? Grazie al lavoro, alla passione e alla sua voglia. Interpreta gli allenamenti in modo positivo, ha delle doti incredibili, ma per giocare a calcio bisogna allenarsi sempre al massimo”. Sale Calhanoglu, ma salgono in realtà anche Montolivo – titolare nelle ultime otto e sempre in campo dal primo minuto con Gattuso in panchina – Suso e Donnarumma. E se lo spagnolo è in realtà una costante di tutto il 2017 rossonero, Gigio Donnarumma è rinato dopo le nuove polemiche sulla sua permanenza al Milan. Contro la Fiorentina 100 presenze in Serie A, numero mostruoso per un classe ’99, buone parate e poi, non da ultimo, le parole, positive: ”Il mio futuro? Ho quattro anni di contatto”. Per quattro che salgono, però, anche uno che scende, oltre ovviamente ai tanti stazionari che devono ancora riscattare una pessima prima parte di stagione. Leonardo Bonucci contro la Fiorentina ha fatto un passo indietro, dopo una partita di Coppa Italia sembrava aver restituito al Milan un Bonucci rinvigorito, soprattutto in fase difensiva, sebbene non straordinario in quella di impostazione. Contro i viola il nuovo flop è fotografato dall’incornata di Simeone che avrebbe potuto decidere il match, proprio su una sua mancata marcatura. “Non deve crescere solo Bonucci – ha detto lo stesso Gattuso dopo la partita – tutta la squadra deve migliorare nelle convinzioni”. Vero, perché solo così il Milan può ripartire. Sempre in meno a scendere, e sempre in più a salire. Per un 2018 totalmente diverso.

Fonte: SkySport

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