PIANETA CALCIO

Juve dei record: le pagelle di una stagione unica

  • Buffon

    All’alba dei 36, con una schiena ripristinata in sala operatoria, chi si aspettava tale reattività? Vola e quando atterra non si ammacca. Numero 1 per distacco. Con riferimenti al passato, al presente e un’occhiata al futuro: sarà l’ultimo mondiale?

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  • barzagli

    BARZAGLI – Resta il miglior difensore italiano per distacco. Anche nell’anno in cui deve battagliare più con gli infortuni che con gli avversari. Non farà fatica ad adattarsi alla difesa a 4, nel caso Conte proponga un nuovo modulo nella prossima stagione

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  • BONUCCI

    BONUCCI – È il grimaldello Juve quando salta la chiave Pirlo: il regista di scorta, da lucidare a sorpresa quando si tratta di scavalcare il centrocampo avversario. Nella difesa a 3 è il centrale su misura: forte fisicamente e bravo a impostare

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  • Chiellini

    CHIELLINI – Affidabile e continuo. E generoso quando si tratta di dare una mano in fase di spinta. La sua presenza sui corner nell’area avversaria crea contatti e scintille. E anche 3 gol in campionato. Utili a sbloccare le partite

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  • Lichtsteiner

    LICHTSTEINER – La spending review non lo riguarda. Sulla sua fascia non si risparmia. Più della scorsa stagione, lo svizzero è il protagonista che non t’aspetti. Forza fisica, percussione e addirittura qualità se oltre ai due gol ci sono 7 assist

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  • Asamoah

    ASAMOAH – La forza fisica e la spinta incessante non sono una novità. Lo sono il miglioramento nella fase difensiva e la perla del gol (di destro!) alla Fiorentina, dopo un gioco di prestigio. Non avendo alternative e Conte lo costringe agli straordinari

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  • Pirlo

    PIRLO – 35 anni, ma il pallone non se ne è accorto. E gli è rimasto incollato per una stagione in più, che Pirlo ha interpretato da protagonista. I gol su calcio di punizione sono il suo optional, la regia illuminata la dotazione di serie

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  • Pogba

    POGBA – Conte pasteggia a champagne. Sostituisce nel menu Juve il barbera Marchisio e a conti fatti il ristorante bianconero sale di categoria, se è vero che per Pogba sono già stati offerti più di 50 milioni di euro. È un futuro pallone d’oro

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  • Marchisio

    MARCHISIO – Reagisce al colpo da KO: la spallata di Pogba che lo dirotta in panchina dopo 2 scudetti da titolare. Non fa storie e risponde da professionista. Facendosi trovare pronto non solo da mezzala, ma anche da vice Pirlo

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  • VIDAL

    VIDAL – 18 gol stagionali: ma davvero non stiamo parlando di una punta? Eh, no, perché per quanto Vidal sappia attaccare, è un forsennato incursore e un giocatore che sa difendere piuttosto bene. L’uomo per tutte le stagioni

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  • tevez

    TEVEZ – El hombre del pueblo, ecco perché! Pur facendo parte dell’oligarchia dei fuoriclasse, lui resta un attaccante operaio, a orario continuato. Su ogni pallone, anche quando lo giocano gli avversari

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  • Llorente

    LLORENTE – Bello e possibile, cioè capace di convincere Conte – e la schiera dei perplessi – di essere più utile di Vucinic. Per il navarro, l’allenatore ha cambiato le abitudini, piazzando in attacco una boa al posto dei falsi nueve

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  • CACERES

    CACERES – Jolly discreto e prezioso, nella stagione che ha avuto spesso bisogno di ricambi in difesa. Laterale o centrale, ha trovato la sua collocazione perfetta come difensore laterale a tre, dove ha utilizzato velocità, colpo di testa e “garra”

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  • OGBONNA

    OGBONNA – L’atterraggio alla Juve non sempre risulta agevole. L’impegno per risultare idoneo in una difesa a tre, e come alternativa a difensori azzurri, è stato intenso e faticoso. Ma era la prima stagione in bianconero: il noviziato si paga sempre

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  • gIOVINCO

    GIOVINCO – Trattandola come un calzino, rovescia la sua stagione da incubo. Nella quale passa da titolare a quinto attaccante della squadra. Deve battagliare pure con una tifoseria che lo contesta. Reagisce a petto in fuori, anche grazie a Conte

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  • osvaldo

    OSVALDO – Il voto effettivo sarebbe n.v.: non visto. Né dai tifosi della Juve, né da prandelli. Gioca poco e segna di meno, due soli gol tra tutte le competizioni, in cui non si impone né come titolare né come alternativa

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  • Juve dei record: le pagelle di una stagione unica - Foto N.17

    vucinic

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  • Quagliarella

    QUAGLIARELLA – Si può valutare di più solo metà stagione? Perché da gennaio in poi Quaglia non c’è più: il suo procuratore critica Conte che lo utilizza poco, lui rifiuta la Lazio e le altre che lo cercano: fine dei giochi

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  • Conte

    CONTE – Non molla un centimetro. Prende tempo con Llorente poi lo lancia al momento giusto, ha il coraggio di panchinare Marchisio, perde solo due partite su 38 stracciando i record italiani. Un carro armato che ora chiede nuovi strumenti

  • Fonte: SkySport

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