PIANETA CALCIO

Decreto anti violenza: “Mai più follie come all’Olimpico”

Decreto anti-violenza, il ministro dell’Interno: “Vogliamo restituire il pallone agli italiani”

Alfano, ministro dell’Interno, spiega il provvedimento del governo: “Lo Stato ha perso la pazienza, vogliamo restituire il calcio agli italiani”. Le principali novità su daspo e frode sportiva. Lo stesso ministro potrà disporre il divieto di trasferta

Approvato il decreto anti-violenza. Un provvedimento con il quale  “abbiamo voluto dire che lo Stato ha perso la pazienza con chi vuole rovinare il calcio”, ha detto il
ministro dell’Interno Angelino Alfano al termine del Consiglio dei Ministri, sottolineando che l’obiettivo del provvedimento è “restituire il pallone agli italiani.

Con il decreto sulla violenza negli stadi il Governo usa la “mano dura”. Ma questa scelta “si giustifica perché quello che è avvenuto all’Olimpico”, con la morte di Ciro Esposito, “non si verifichi piu'”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Potere di divieto delle trasferte
– “Il ministro dell’Interno avrà il potere di divieto di trasferta fino a massimo di due anni per gravi episodi di violenza con la chiusura della curva o il divieto di vendita dei biglietti alle tifoserie”, ha spiegato Alfano.

Impianti a norma – “Abbiamo chiesto alle società uno sforzo per mettere a norma gli impianti” di calcio, garantendo “una semplificazione burocratica che impone alle amministrazioni locali entro 48 ore dalla richiesta di dare un sì o no” alle societa’, “o di convocarle nelle 48 ore successive”, aggiunge il ministro dell’Interno.

Le principali novità – Tra le principali novità, in materia di daspo,  ovvero del divieto di accedere alle manifestazioni sportive, si  prevede che “possa essere applicato anche nei confronti dei soggetti  che risultano condannati o denunciati non solo per i reati da stadio, ma anche per tutti i delitti contro l’ordine pubblico, nonché per i  delitti di comune pericolo mediante violenza”.

La durata del daspo
– Rivisti i termini di durata del daspo, stabilendo che “la durata minima di tale divieto è di tre anni, mentre il provvedimento  inibitorio ha una durata da un minimo di cinque ad un massimo di otto  anni per quei soggetti che sono giα stati destinatari di una analoga misura”.

Gli striscioni – In tema di striscioni negli stadi, “potranno essere puniti con daspo anche coloro che introducano negli impianti sportivi, non solo cartelli e striscioni, ma anche altre scritte o immagini che incitino alla violenza. Come detto, il divieto di trasferta può essere disposto, in caso di gravi episodi di violenza, dal ministro dell’Interno, attraverso la chiusura del settore ospiti degli impianti sportivi in cui si svolgono gli incontri di calcio individuati in relazione al pericolo di  turbativa dell’ordine pubblico”.

Frode sportiva – C’è poi il capitolo che riguarda la frode sportiva e anche in questo caso il Governo ha usato il pugno duro: chiunque offre, o riceve, denaro o altre utilità per alterare il risultato di una competizione sportiva, è punito con una pena che va da 2 a 6 anni di carcere, mentre fino ad oggi si fermava al massimo di un anno. Quando la frode altera le scommesse sportive, la pena arriva fino a 9 anni e la multa fino a centomila euro.

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Fonte: SkySport

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