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Cagliari, Giulini ora sorride: “Mai avuto dubbi su Zeman, un maestro di calcio”

ROMA – Ha calato un poker vincente sul tavolo del ‘Meazza’, mandando al tappeto un’Inter che pareva aver iniziato nel modo giusto la stagione. Non c’è dubbio, la squadra del giorno è il Cagliari, capace di centrare il suo primo successo a San Siro con un roboante 4-1 ai danni dei nerazzurri di Walter Mazzarri. “Il risveglio è stato magnifico stamattina, più di cosi’ potevo solo sognare di fare quattro ‘pere’ alla Juve…”, ammette ai microfoni di Radio anch’io sport su Rai Radio 1 il presidente del club sardo, Tommaso Giulini, all’indomani di questo colpo esterno.
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GIULINI: “MAI AVUTO DUBBI SU ZEMAN, MAESTRO DI CALCIO” – Un exploit che cancella un avvio stentato per i rossoblù, con appena un pareggio e tre sconfitte, e in molti vedevano l’allenatore Zdenek Zeman sull’orlo dell’esonero. “Non ho mai avuto dubbi su Zeman – sottolinea Giulini, che in estate ha acquistato il Cagliari da Cellino -, non mi permetterei mai di averne nei confronti di un maestro di calcio come lui, semmai qualche dubbio c’era sui ragazzi, non eravamo certi che tutti assimilassero gli schemi del mister. Non è facile passare da un tipo di calcio a un altro, abbiamo messo in conto di aspettare un paio di mesi. E’ ovvio che se la rosa non riesce a comprendere i movimenti giusti da fare in campo a pagare è l’allenatore, ma ieri mi pare che i movimenti siano arrivati e abbiamo messo in mostra anche qualche campione. Il calcio è davvero strano se pensiamo che venivamo dalle sconfitte interne con Atalanta e Torino. Una squadra razionale avrebbe vinto con Torino e Atalanta in casa e perso a San Siro ma il calcio è cosi’. Non era una situazione facile, ma mi avevano fatto molto felice gli applausi dei nostri tifosi dopo quelle due battute d’arresto. Abbiamo scelto Zeman perché la nostra intenzione è quello di iniziare un progetto per valorizzare i giovani italiani e nel nostro Paese ce ne sono pochi come lui, ieri ad esempio avevamo 8/11 di italiani in campo. Sono felice anche per i miei tifosi, il calcio ha bisogno di semplicità e passione. Dopo la partita di ieri penso che i punti a ottobre saranno quelli giusti”.

“INTER PRESUNTUOSA E QUESTO LE CAPITA SPESSO” – Deve essere stata una vittoria speciale per il numero uno del club rossoblù, da sempre tifoso dell’Inter, che dal 2005 al 2013 ha fatto parte del Cda nerazzurro con Massimo Moratti presidente. “Difficile dimenticare i miei anni in nerazzurro, otto anni sono tanti, otto anni con 5 scudetti – ricorda Giulini – e l’anno del triplete come apice di quell’esperienza. Abbiamo fatto davvero una grande partita, siamo ripartiti bene anche se devo ammettere che l’espulsione di Nagatomo ci ha aiutato ma la squadra ha grandi meriti. Però ieri ho visto un’Inter presuntuosa, Mazzarri deve lavorare in questa direzione. Penso che il club milanese possa essere molto felice almeno per la prestazione di Crisetig. Storicamente ai nerazzurri capitano queste partite, mentre è molto più raro che accadano alla Juventus. Perché all’Inter si spegne la luce? Non riesco a darmi una spiegazione fino in fondo, l’unica Inter sempre sul pezzo era quella di Mourinho”.

“PUNTO A UNA GESTIONE SOSTENIBILE PER IL CLUB COME CELLINO” – Giulini è anche tornato sui motivi della scelta di acquistare il Cagliari da Cellino. “Il perché è legato al fatto che la mia famiglia è in Sardegna da diversi anni e il Cagliari è da sempre la nostra seconda squadra. Abbiamo trattato cinque mesi alacremente con Cellino e l’obiettivo è di fare bene come ha fatto lui negli ultimi 22 anni”. Il nuovo presidente dei sardi punta quindi sull’allenatore, ma anche su una gestione sostenibile. “Ho preso il Cagliari per passione, gioco a pallone da piccolino, dai giovanissimi del Milan, e poi l’esperienza all’Inter mi ha portato a fare qualcosa in più, ma voglio fare un calcio sostenibile. Ho visto l’Inter fare molta difficoltà con i bilanci, e ho visto fare calcio non guardando i numeri. Voglio fare un calcio sostenibile come ha fatto Cellino, è il mio obbiettivo. Il Cagliari è una società sana e questo è il motivo per cui il mio gruppo l’ha pagata. Ha avuto un prezzo perché non ha debiti contrariamente ad altri club italiani che potevano essere presi a zero”.

“STADIO? OBIETTIVO ARRIVARE A 16MILA POSTI PER IL MILAN” – Tornando a parlare di Zeman, il presidente del Cagliari ha detto chiaramente ai suoi giocatori che lo devono seguire. “Ho detto ai miei giocatori che non devono avere alibi, devono seguire Zeman in tutto e per tutto. Io mi voglio salvare con Zeman. E’ importante valorizzare i giocatori ma lo è ancora di più rimanere in Serie A”, ha sottolineato Giulini ai microfoni Rai. Il tecnico boemo punta molto sui giovani come sta facendo il club sardo. “Il nostro calciomercato lo dimostra, puntiamo sui giovani italiani, che sono un patrimonio e vorremmo essere una di quelle società che li valorizzano”. Sarà importante anche sistemare lo stadio. “Lo abbiamo abbellito parecchio, si respiri tutt’altra aria e stiamo lavorando per chiudere anche il quarto lato. Sarebbe un miracolo farcela con il Milan, questo è il nostro obbiettivo, ma io ci credo di arrivare alla gara con il Milan a 16mila posti”, ha aggiunto Giulini.

“IBARBO VALE ALMENO 20 MILIONI” – Un capitolo a parte lo merita comunque Ibarbo, protagonista nel successo a San Siro. “E’ un grande giocatore, sfido chiunque a trovare nell’Inter un elemento superiore a lui. Quanto vale? Non lo so, lo deve dire il mercato. Questa estate ho sempre detto che non lo avremmo mai ceduto per meno di 20 milioni, non penso si possa dire qualcosa di diverso dopo la gara di ieri, ma non mi sentirei nemmeno di dire 40 milioni. Comprare un attaccante a gennaio? La mia grande soddisfazione sarebbe stata vincere 5-1 con un gol di Samuele Longo – conclude il massimo dirigente rossoblù -, ho passato gli ultimi 20′ sperando in un suo gol”.

Cagliari calcio

serie A
Protagonisti:
Tommaso Giulini
zdenek zeman

Fonte: Repubblica

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