Inter, Thohir: ”Serie A in ribasso, un’altra Calciopoli la ucciderebbe”

MILANO – In casa Inter mancava solo l’influenza. E’ arrivata anche lei e ha mandato al tappeto Walter Mazzarri. Che oggi è rimasto a riposo, ma domani tornerà sui campi da gioco per l’allenamento. Poi, giusto per non lasciare nulla al caso, Danilo D’Ambrosio è andato a far compagnia in infermeria a Osvaldo e Kovacic. L’esterno soffre di una “lesione al legamento collaterale mediale del ginocchio destro”. Infortunio che lo terrà lontano dal campo circa un mese e mezzo. Il suo rientro, quindi, a fine anno, più probabilmente a gennaio 2015. Fortuna, che in questo mare di infortuni più o meno gravi qualcuno sta bene: Dodò, Nagatomo e Juan Jesus rientrati dopo l’amichevole tra Giappone e Brasile appaiono in forma. Domani invece sono attesi Medel e Guarin di ritorno anch’essi dalle gare con la nazionale.

L’ALLARME DI THOHIR – Mentre Mazzarri lavora a testa bassa per la partita contro il suo passato, Erick Thohir, intervistato dalla CNN, da una stoccata al calcio italiano. Lo stesso dove lui ha investito, un calcio che dovrebbe aprirsi al mondo. “Ogni componente del calcio italiano, il governo, i club devono adattarsi meglio alla globalizzazione”, dice il presidente dell’Inter. ” Guardate la MLS: ora ci sono tanti investitori – prosegue – perché le strutture e il business sono molto trasparenti e per gli investitori è sicuro. Per la Serie A è una sfida essere più trasparenti e più aperti. Ho detto a molti miei omologhi nel calcio italiano: se dovesse succedere un’altra Calciopoli il calcio italiano morirà. Non saremmo più secondi o terzi ma forse noni”. Poi il tycoon passa a commentare il format della Champions: “Credo che debba essere estesa. La competizione necessita dei club più importanti. La Serie A è stata sempre abituata ad essere il primo campionato in Europa, ora forse siamo al quarto posto. Dobbiamo fare qualcosa. Io mi ricordo i giocatori degli anni ’90 ma mio figlio, che ha 15 anni, non conosce i giocatori che militano in Italia. Il mondo sta cambiando”.
 

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