Udinese, Stramaccioni: ”Voglio vedere personalità”
UDINE – “Gasperini è riuscito sempre a rendere le sue squadre duttili. Secondo me è uno dei migliori allenatori della serie A”. Così il tecnico dell’Udinese, Andrea Stramaccioni, alla vigilia del match interno di domani con il Genoa. La grande stima verso il collega che siede sulla panchina rossoblu’, porta l’allenatore bianconero ad avere il giusto timore Del Genoa reduce dalla vittoria interna contro la Juve. “Saremo messi a dura prova dal punto di vista caratteriale. Ho conosciuto Gasperini quando ero un bambino, a Crotone, e l’ho ritrovato all’Inter – prosegue Stramaccioni -. Fa coprire il campo alla sua squadra in maniera unica. Domani ognuno in campo avrà il suo diretto avversario, perché contro le squadre di Gasperini non esistono ruoli specifici. Ci aspetta una partita difficile e ci teniamo a far bene, sempre con le nostre armi. Affrontiamo una squadra che non ha gli stessi obiettivi delle varie Lazio, Milan, Inter, Fiorentina che sono nel gruppone alle spalle delle prime due. Ci aspettiamo un Genoa che ci affronterà a viso aperto: uno scontro diretto tra due squadre che devono salvarsi, ma che hanno la possibilità di affrontarsi a viso aperto. Hanno giocatori che possono coprire molti ruoli, come Marchese e il nostro Edenilson, per fare due esempi. Ha delle armi per metterti in difficolta’. Poi mi preme sottolineare che è una squadra che segna tantissimo nei minuti finali, come abbiamo visto contro la Juventus, quindi vuol dire che hanno un’ottima condizione fisica e che non mollano mai”.
LA SCONFITTA DI FIRENZE NON CAMBIA NULLA – Se i rossoblù sono reduci dalla vittoria sulla Juventus, l’Udinese cerca riscatto dopo il netto ko in casa della Fiorentina. “La sconfitta di Firenze non cambia niente del nostro buon avvio. Ci teniamo il bottino di 16 punti in cascina, che rappresenta un buon punto di partenza”. L’Udinese marcia alla grande al Friuli, stenta in trasferta. “Io giudico negativa la partita di Torino e il primo tempo contro la Juve. E’ ovvio che non siamo soddisfatti del nostro rendimento in trasferta, ma abbiamo affrontato tutte grandi squadre. Nel primo tempo contro la Fiorentina abbiamo mostrato passi in avanti nella personalità lontano da casa; nel secondo tempo non lo abbiamo fatto. C’è ancora da lavorare e crescere. Mi sono arrabbiato soprattutto per il secondo gol, ma i margini di crescita ci sono e con il lavoro miglioreremo anche in questo aspetto”.
VOGLIO PIU’ GOL DAI CENTROCAMPISTI – Finora l’Udinese ha dato l’impressione di soffrire le squadre con il centrocampo a 5. “Condivido parzialmente. Se non riusciamo a essere pericolosi con i centrocampisti, i nostri attaccanti rischiano di finire, come si dice in gergo, in bocca ai tre difensori. Abbiamo sconfitto anche squadre che giocavano a 5 a centrocampo, come Lazio e Napoli, per larghi tratti della partita. Dico sempre che la forza di una squadra si manifesta con l’apporto dei giocatori extra-attaccanti. Tolti gli attaccanti, ancora non abbiamo segnato tanto con gli altri. Sono sicuro che col tempo arriverà anche qualche gol dei centrocampisti, come successo con Bruno Fernandes contro il Cesena”.
DI NATALE? SE STA BENE GIOCA – E a proposito di gol, viene naturale parlare di Di Natale che, assicura Stramaccioni, domani sarà della partita. “Cerco di guardare sempre i giocatori solo per come vanno gli allenamenti in settimana, raccogliendo le loro sensazioni. Per fortuna con il gruppo ho un rapporto molto diretto e a Firenze ho scelto di far giocare Totò perché l’ho visto bene, soprattutto quando non ha il pallone, perché quando ha il pallone fa sempre cose straordinarie. Contro l’Atalanta ha fatto la sua miglior partita. Se sta bene mentalmente e fisicamente, non esiste motivo per lasciare il capitano fuori. Il turnover non deve essere indotto da me, ma soltanto da loro, dai giocatori”.
THEREAU FONDAMENTALE PER IL NOSTRO GIOCO – Da Di Natale a Thereau. “Sapete la sua importanza tattica per noi. E’ un trait d’union tra centrocampo e attacco. Ammettiamo di avere questo limite: senza di lui non abbiamo uscite su palla alta, quindi per noi è importante la sua presenza perché ci fornisce uscite diverse da quelle palla a terra”. Stramaccioni parla anche di Pinzi (“dopo un avvio sfortunato, ha recuperato la condizione e sono già tre partite che dà il suo contributo”) e conclude con Gabriel Silva, un giocatore che il tecnico bianconero non vede l’ora di avere a disposizione. “Devo ammettere che questa è l’unica amarezza di questo avvio di stagione, perché è un giocatore importante che in questa stagione non ho ancora avuto a disposizione. So che lo staff medico me lo ridarà quando sarà al 100%, perché Gabriel – conclude Stramaccioni – è un patrimonio della societa’”.
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Fonte: Repubblica