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Juventus, Agnelli: “Moggi possiamo perdonarlo, importante per la nostra storia”

TORINO – Andrea Agnelli ‘apre’ a Luciano Moggi, l’uomo chiave della vicenda Calciopoli che portò alla retrocessione della Juventus in Serie B per la prima volta nella storia. “Luciano Moggi rappresenta comunque una parte importante della nostra storia. Siamo il Paese del cattolicesimo e del perdono. Lo possiamo anche perdonare”. Così il presidente della Juve ha risposto alla Triennale di Milano, sull’opportunità di vedere allo stadio l’ex dg dei bianconeri. Agnelli ha proseguito nel ‘ritorno’ su Calciopoli: “È vero, abbiamo sbagliato – ha ammesso – ma com’è possibile che chi ha fatto lo stesso sia uscito con lo scudetto in tasca? – ha proseguito facendo riferimento all’Inter – In una cerchia ristretta di 20 persone la Juventus è stata l’unica a pagare per comportamenti che sono uguali per tutti. Siamo in 20 in quella stanza in Lega calcio, non siamo di più. La Juventus dal 2006 al 2010 era estremamente amabile…”

A proposito di storia della Juve, Agnelli parla anche di Alex Del Piero: “Una volta abbandonata la carriera di giocatore, sicuramente potrebbe essere un volto importante per il calcio italiano. Se tu hai giocato bene a calcio – ha spiegato – non è detto che tu sappia e che ti senta di svolgere un ruolo manageriale. Sicuramente Del Piero però potrebbe essere una figura giusta per guidare le istituzioni calcistiche”.

Su Tavecchio, l’elezione del quale Agnelli ha contrastato duramente: “Sono rispettoso delle istituzioni e rispetto Carlo Tavecchio come presidente federale e se mi chiama al telefono rispondo. Ma avrei preferito una soluzione diversa e continuo a sostenerlo”. Il presidente della Juventus ha quindi rilanciato il “meccanismo delle primarie per far scegliere alla gente da chi deve essere rappresentata alla guida del Figc” ma ha ricordato la sua proposta  “è chiaramente una provocazione”. Per Andrea Agnelli sarebbe necessario anche rivedere la governance della Lega Calcio “dove decide tutto l’assemblea”. La soluzione, per il presidente della Juventus, potrebbe essere quella di “togliere potere all’assemblea e delegare qualcuno a lavorare”.

L’attualità, partendo da Allegri: “Max Allegri è il futuro e ha tutta la fiducia della squadra e con lui è possibile un percorso di crescita per la Juventus. Quello che c’era da dire su Conte l’ho già detto nella lettera che gli ho inviato – ha spiegato – quando una persona non vuole rimanere in un posto, un presidente deve lasciarlo libero”. Riguardo al cambio di allenatore, Agnelli ha sottolineato che “quello che conta è il futuro, il passato è dietro le spalle”. Il mercato: “La nostra volontà è quella di continuare a costruire la squadra con Pogba e Vidal. La serie A è diventata però una lega di transito e spesso i grandi campioni vengono da noi, si consacrano e poi vanno nelle altre 4 o 5 grandi squadre europee che ci sono oltre la Juve”.

juventus

serie A
Protagonisti:
andrea agnelli
luciano moggi
Fonte: Repubblica

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