SONDAGGIO: “GOL NON GOL”, SERVE LA SVOLTA TECNOLOGICA?
DITE LA VOSTRA. Dopo l’ultimo episodio a San Siro, la “Goal Line Technology” appare l’unico strumento, previsto dal regolamento, per aiutare gli arbitri. In Italia, oggi, loro possono contare solo sulla collaborazione dei cosiddetti “addizionali”
Dopo il gol fantasma di Rami a San Siro, Galliani ha rilanciato sulla tecnologia “gol non gol” dichiarando di voler lavorare da subito per introdurla in Italia. La cosiddetta Goal Line Technology è l’unico strumento tecnologico attualmente previsto dal regolamento per aiutare gli arbitri. I quali per ora, in Italia, possono contare solo sulla collaborazione dei cosiddetti “arbitri addizionali”.
Questi arbitri aggiunti oltre al gol-non-gol possono controllare anche altre situazioni ma ovviamente, in quanto umani, sono fallibili. Cosa fare dunque? Sostenere le spese per la GLT (tra i 200 e i 250 mila euro a stadio) e rientrare di una parte dei costi rinunciando agli arbitri di porta?
Questi arbitri aggiunti oltre al gol-non-gol possono controllare anche altre situazioni ma ovviamente, in quanto umani, sono fallibili. Cosa fare dunque? Sostenere le spese per la GLT (tra i 200 e i 250 mila euro a stadio) e rientrare di una parte dei costi rinunciando agli arbitri di porta?
Oppure mantenere entrambi gli strumenti per avere il più ampio controllo possibile sugli episodi dubbi? O infine lasciare le cose così come stanno, come sostengono gli scettici, tra cui l’Uefa, secondo la quale già con gli addizionali i casi di gol non gol valutati erroneamente sono praticamente scomparsi?
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Fonte: SkySport
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