Juventus, Allegri tra scudetto e Champions: “Decisiva la sfida con la Roma e non mi accontento degli ottavi”
TORINO – Mercato, nazionale e sfida scudetto con la Roma. Sotto l’albero di Natale il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri racconta a Sky i suoi primi mesi bianconeri e le speranze per il futuro. Il più immediato è il mercato che si aprirà il 4 gennaio e che dovrà portare alla Juventus il giocatote che serve per completare la rosa in vista vdi sprint scudetto e Champions: “La necessità urgente è il difensore, meglio se un centrale. Siamo pochi e serve un giocatore di qualità che possa alternmarsi a Bonucci e Chiellini in attesa di Barzagli. La società lo sa e sono certo che farà il possibile per trovare il giocatore giusto. Il resto è meno urgente ma bene accettose parliamo di giocatori che possono migliorare la rosa”.
Il futuro meno prossimo per Allegri è un lunedì di marzo. La sfida scudetto con la Roma: “Mancano otto partite a quella partita e se ci arriveremo con pochi punti di distanza potrebbe diventare decisiva per noi e per la Roma. Sì, ormai credo che per lo scudetto sarà un duello, troppa distanza dalle altre: 12 punti sono tanti, non credo siano recuperabili anche perchè difficilmente la Juve e la squadra di Garcia perderanno quattro partite e qualcun altra possa infilare un filotto importante di vittorie. Dopo la partita all’Olimpico di marzo potremmo avere idee più chiare sul discorso scudetto.” Ma il quarto tricolore non basta ad Allegri. L’Europa deve continuare ad essere un obiettivo: “E’ inaccettabile pensare che una squadra con la storia della Juventus possa accontentarsi di passare il turno e arrivare agli ottavi. Noi dobbiamo guardare a Real, Barcellona, Bayern e Chelsea: sono le più forti ma noi dobbiamo puntare ad arrivare a quel livello e giocarci la Champions con loro. Non basta vincere scudetti e Coppe Italia per diventare una grande squadra, dobbiamo essere al top anche in Europa.”
Anche perché Allegri non vuole essere da meno di Conte e ci tiene ad entrare nella storia della società bianconera: “La chiamata è arrivata, come potete immaginare, inaspettata e improvvisa: Ho dovuto decidere in poche ore. Ma non potevo rifiutare la Juventus anche se sapevo che sarebbe stato rischioso. Sostituire Conte non era facile anche per il modo e i tempi in cui quel divorzio si è consumato. Sono stato fortunato perchè ho trovato un gruppo di grandi professionisti con ancora grandi motivazione e voglia di vincere. Il feeling è scattato subito e credo che questi primi mesi siano stati positivi. Pirlo? Ma come si può pensare che un allenatore possa non considerare importante un giocatore così. Mai avuto problemi con lui. E penso anche a Buffon. Un pilastro come portiere e dentro lo spogliatoio. Il giorno che smetterà sarà dura trovare un sostituto.”
Ma Conte non è solo il passato è anche il presente. Tra nazionale e Juventus non sembra ci sia un buon rapporto. “Non scherziamo per favore. La nazionale è lo specchio del nostro calcio e tutti dobbiamo essere orgogliosi che l’Italia faccia sempre il meglio. Ma non possiamo far finta che non ci sia un problema di impegni, non è facile conciliare le esigenze. Noi abbiamo campionato, Champions e Coppa Italia: abbiamo pianificato il lavoro anche tenendo conto delle date che la Fifa ha stabilito per le nazionale, non è facile cambiare in corso quando in ballo ci sono qualificazione e scudetto. Ma si troverà una soluzione e per favore non metteteci contro la nazionale: Conte qui troverà sempre porte aperte”.
Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri non nasconde la delusione per la sconfitta ai rigori di Doha contro il Napoli nella finale di Supercoppa Italiana. “Siamo molto arrabbiati e delusi per la mancata vittoria nella Supercoppa. A parte gli ultimi cinque minuti dopo il vantaggio del 2-1 credo che abbiamo fatto una buona partita contro un buon Napoli . Credo che da quella gara sia venuto fuori che il calcio italiano è sempre un calcio di buon livello, le due squadre si sono affrontate giocando una buona partita sotto l’aspetto tecnico e offrendo un buono spettacolo”.
calcio
- Protagonisti:
- massimiliano allegri
Fonte: Repubblica