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Chievo-Fiorentina 1-2, decide Babacar all’ultimo respiro

VERONA – Discesa agli inferi e ritorno. Per la Fiorentina è un’altalena di emozioni la domenica del Bentegodi che mette a dura prova le coronarie di Montella e punisce eccessivamente gli uomini di Maran, a un passo dal colpo da tre punti prima di capitolare a tempo scaduto. Nella settimana delle polemiche su Mario Gomez, autore dell’ennesima prestazione incolore, è il baby Babacar l’uomo del destino per i viola. Entrato proprio al posto del tedesco, il senegalese regala all’ultimo respiro tre punti pesantissimi alla Fiorentina che, nonostante tutti i problemi incontrati in questo girone d’andata, continua ad essere in piena corsa per il terzo posto.

La sfida di Verona palesa quanto nel calcio sia labile il confine tra disfatta e trionfo. Se Tatarusanu non avesse sfoderato un doppio miracolo sul tiro di Paloschi e sul tap-in di Pellissier saremmo concentrati su tutt’altri discorsi e sulle già agitate acque viola si sarebbe potuta respirare aria di vera tempesta. La Fiorentina, però, vince anche senza convincere e recupera un Babacar che, in attesa di ritrovare Gomez e del rientro di Rossi, potrebbe essere l’arma in più della compagine gigliata. La non perfetta condizione di Pizarro aveva costretto Montella a rinunciare al suo metronomo e a schierare Badelj in cabina di regia.

Il primo tempo sembra destinato a scorrere via senza particolari sussulti. Il Chievo è ben messo in campo e non concede molti spazi ad una Fiorentina che appare più in difficoltà del solito nello sviluppare il suo fluido possesso di palla. Ad accendere la luce in casa viola sono i lampi di un Borja Valero che duetta bene con Mati Fernandez. Per due volte, tra il 6’ e l’11’, lo spagnolo pennella assist perfetti per la testa di Gomez che, confermando il momento negativo, non inquadra mai la porta. Sul lato opposto, Paloschi lotta con grande tenacia contro la difesa gigliata, ma Tatarusanu si limita all’ordinaria amministrazione. Solo in avvio di gara il portiere romeno è costretto a sporcarsi i guantoni per alzare sopra la traversa un velenoso tiro di Schelotto.

Le emozioni scarseggiano e per sbloccare il risultato la Fiorentina deve ricorrere ancora una volta alla vena realizzativa dei propri difensori. Su un angolo battuto corto, Joaquin si libera al cross con un dribbling che manda in tilt Birsa e sul secondo palo Tomovic fa sponda per l’inserimento con i tempi perfetti di Gonzalo Rodriguez. Il fiuto del gol dell’argentino, al suo terzo sigillo in campionato, è degno del miglior attaccante e i viola vanno a riposo in vantaggio.

Nella ripresa la Fiorentina appare in controllo, ma Maran pesca dalla panchina la carta Botta che si rivela subito vincente. L’argentino dà brillantezza alla manovra e svaria su tutto il fronte d’attacco, senza concedere punti di riferimento ai viola. La squadra di Montella ha più di un’occasione per chiudere la gara, ma un po’ per le parate di Bizzarri un po’ per mancanza di cinismo sotto porta non capitalizza al meglio. E il Chievo allora la punisce con Pellissier che, sul secondo palo, insacca dopo il cross di Botta prolungato di testa da Paloschi. La Fiorentina sbanda e i clivensi credono nel colpo da tre punti: ci vuole un grande Tatarusanu per dire di no al tandem offensivo di Maran.

Quando ormai la sfida sembra destinata a scivolare via verso un ineluttabile pareggio, al 94’ la testa di Babacar trasforma in oro la palla della disperazione calciata come una preghiera in area da Joaquin. La punizione per il Chievo è durissima. La Fiorentina, invece, chiude il girone d’andata con cinque punti in meno del 2012-2013 e addirittura sette in meno rispetto alla scorsa stagione. Sotto la gestione Montella però, dopo 19 giornate, il terzo posto non era mai stato così vicino e a Firenze hanno buoni motivi per sorridere.
CHIEVO-FIORENTINA 1-2 (0-1)
CHIEVO (4-4-2): Bizzarri 7; Frey 5.5, Gamberini 5.5, Cesar 5.5, Zukanovic 6; Izco 6.5, Hetemaj 6, Schelotto 6, Birsa 6 (16’st Botta 6.5); Paloschi 6, Pellissier 6.5 (44’st Lazarevic sv). In panchina: Bardi, Seculin, Dainelli, Sardo, Biraghi, Bellomo, Cofie, Christiansen, Meggiorini. Allenatore: Maran.
FIORENTINA (3-5-1-1): Tatarusanu 7; Tomovic 6, Rodriguez 6.5, Basanta 5.5; Mati Fernandez 6, Badelj 5.5, Borja Valero 7, Pasqual 6.5 (40’st Vargas sv), Joaquin 6.5; Cuadrado 5.5; Gomez 5 (21’st Babacar 7). In panchina: Lezzerini, Rosati, Richards, Marin, Kurtic, Alonso. Allenatore: Montella.
ARBITRO: Cervellera di Taranto.
RETI: 35’pt Rodriguez; 26’st Pellissier, 49’st Babacar.
NOTE: pomeriggio sereno, terreno un buone condizioni, spettatori 15.000. Ammoniti: Hetemaj, Badelj, Cesar. Angoli: 9-4 per la Fiorentina. Recupero: 0′; 4′.

Fonte: Repubblica

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