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Milan-Parma 3-1: Menez decisivo, Inzaghi ritrova il sorriso

MILANO – Un mese e mezzo dopo l’ultima volta ecco di nuovo il Milan. In un Meazza semi-deserto i rossoneri, pur non brillando sul piano del gioco, tornano alla vittoria battendo il Parma, ultimo in classifica, per 3-1. Inzaghi può finalmente tornare a sorridere almeno per quanto riguarda il risultato, perché per il resto bisognerà ancora lavorare. Notte amara, invece, nella “sua” San Siro per Donadoni col Parma che incassa la 17/a sconfitta stagionale restando a 10 punti di distacco dalla zona salvezza.

INZAGHI RITROVA IL SORRISO
– Di buono, quindi, c’è solo il risultato questa sera per il Milan. Il più prudente 4-4-2 voluto segretamente dalla società è stato un mezzo fallimento. La squadra senza un direttore d’orchestra in mezzo al campo ha subito l’iniziativa di un Parma che è andato a San Siro senza il minimo timore affrontando a viso aperto una squadra in netta difficoltà mentale. Non è un caso che le azioni migliori della partita rossonera siano arrivate nella ripresa quando Inzaghi è tornato, almeno in fase offensiva, al suo 4-2-3-1, schema più consono alle caratteristiche di questi giocatori. Bene, anzi, benissimo Cerci che, spostato a destra dopo un inizio fallimentare a sinistra, ha creato spesso la superiorità numerica: non è un caso che i due gol del secondo tempo siano nati dalla sua zona. Un plauso, infine, va a Zaccardo: ad ogni sessione di mercato il suo nome è sempre in cima alla lista dei partenti, lui rifiuta ogni proposta in attesa dell’occasione giusta e oggi quell’occasione è arrivata.

PARMA, ADESSO E’ SEMPRE PIU’ DURA
– Infierire sul Parma è quantomeno scorretto. Donadoni e i suoi ragazzi non vedono uno stipendio da mesi, in campo ci mettono l’anima e, spesso, la fortuna non è dalla loro parte. Questa sera, come in coppa Italia con la Juventus, la squadra ha giocato bene, a tratti ha fatto vedere anche un buon calcio, rischiando di chiudere addirittura in vantaggio il primo tempo. Sembra quasi impossibile che questo Parma sia ultimo in classifica. Lo svincolo in settimana di Cassano e le polemiche a distanza che ne sono scaturite dopo con Donadoni non hanno certo fatto bene all’ambiente che già vive una situazione critica, ma per salvarsi, visto i tanti punti da rimontare, serve davvero un miracolo.

IL MATCH – A San Siro i rossoneri passano in vantaggio nel momento migliore del Parma su un calcio di rigore procurato da Zaccardo e realizzato dal solito Menez. L’1-0, però, dura poco, perché qualche minuto più tardi è l’ex Nocerino a sfruttare una palla vagante in area su calcio da fermo e a riportare il risultato nuovamente in parità. Alla mezz’ora Alex colpisce il palo su una punizione dal limite, sulla ribattuta Rami manda sul fondo. Il Milan prende coraggio e ci prova al 36′ con Destro in torsione di testa, ma la palla termina di poco alta sopra la traversa. Al 40′ un doppio salvataggio di Diego Lopez prima su Varela, poi su Nocerino evitano al Diavolo un clamoroso 1-2. Il raddoppio arriva nella ripresa, ma è dei padroni di casa che sfruttano al meglio una bellissima ripartenza sulla destra di Cerci: l’ex Atletico Madrid appoggia al limite per l’accorrente Menez che si accentra e di sinistro infila Mirante sul secondo palo. E’ sempre sulla corsia di destra che il Milan sfonda e questa volta lo fa con Zaccardo che, servito in area da un ispirato Menez, affonda la sua ex squadra con un tiro di prima intenzione sotto l’incrocio. La gara di fatto finisce qui con i ducali che provano a pungere Diego Lopez con tiri da fuori e con i rossoneri che si affidano al contropiede andando vicino al poker con Cerci, bravo Mirante a deviare in angolo.

MILAN-PARMA 3-1 (1-1)
MILAN (4-4-2): Diego Lopez 6.5; Zaccardo 6.5, Alex 6, Rami 5.5, Bocchetti 5.5; Honda 5.5, Poli 5.5, Van Ginkel 5 (1′ st Essien 6), Cerci 6.5; Menez 7.5 (36′ st Pazzini sv), Destro 5.5 (28′ st Muntari 6). In panchina: Abbiati, Gori, Albertazzi, Calabria, De Santis, Suso, Felicioli, Di Molfetta. Allenatore: Inzaghi
PARMA (4-3-3): Mirante 5.5; Costa 5.5, Santacroce 5.5 (15′ st Rispoli 5), Lucarelli 6, Gobbi 5.5; Galloppa 5.5, Mariga 5.5 (20′ st Mauri 5), Nocerino 6; Varela 5.5 (32′ st Haraslin sv), Palladino 5.5, Rodriguez 6. In panchina: Bajza, Iacobucci, Cassani, Paletta, Lodi, Pozzi. Allenatore: Donadoni
ARBITRO: Doveri di Roma
RETI: 17° pt Menez (rig), 24° pt Nocerino, 12′ st Menez, 31′ st Zaccardo
NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 30.000 circa. Ammoniti: Gobbi, Van Ginkel, Lucarelli, Destro, Mariga. Angoli: 1-5. Recupero: 0′; 3′.

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Fonte: Repubblica

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