PIANETA CALCIO

Un calcio alla ricerca del centro di gravità permanente

Il caso Tevez in Juve-Milan ha costretto molti a rispolverare i libri di storia dell’arte e un concetto che pensavamo di possedere: quello della prospettiva. Il “Piero” di Sky è un software che non sbaglia. Si invoca il dibattito ma si litiga sempre

Juventus-Milan meriterebbe un encomio dal ministero della Pubblica Istruzione. Perché? Ha costretto tutti a riprendere libri di storia dell’arte sepolti sotto un dito di polvere. Per rinfrescare un concetto che pure pensavamo ormai di possedere: la prospettiva. Colpa di una riga, questa riga che segna le posizioni di Zaccardo e Tevez. Non è parallela alla linea di centrocampo, ma non potrebbe esserlo. La macchina che disegna la ricostruzione, Virtual Off side il suo nome, non è mai passata per il Liceo, ma la nozione di prospettiva la conosce da sempre. Sa che crea l’effetto di profondità, chiede che venga mappato il campo di gioco e poi riproduce la visione diretta. Più o meno la stessa cosa che spiegava la seducente professoressa di storia dell’arte.

Con noi, da anni, gioca Piero. Ruolo: fondamentale. Non sapremmo più farne a meno. E’ un software, esattamente come il Virtual Offside, e si chiama così in omaggio a Piero della Francesca, proprio come ai ragazzini si dà il nome dei fuoriclasse, Diego su tutti. Nella pittura ha portato il rigore del matematico, e parlando di calcio il riferimento al rigore è per lo meno scontato. Ma come i campioni veri, Piero non sbaglia mai.

Tutta una questione di prospettiva, per un pallone sempre più sgonfio, dove si invoca il dibattito, ma si litiga sempre, incessantemente. Restando così senza prospettive. E con i giochi di parole ci fermiamo qui, ricordando che la musica ideale per accompagnare queste parole non può che essere quella di Prospettiva Nevskj, di Battiato, uno che cercava il centro di gravità permanente. Proprio come il calcio.

Fonte: SkySport

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