LE ALTRE DI A

Caos Parma, Sky avverte la Lega: “Noi abbiamo pagato, ora fate giocare le partite”

ROMA – “Noi abbiamo pagato, adesso fate giocare il Parma”. Sky rompe gli indugi e, con una lettera indirizzata alla Lega di serie A e firmata da Jacques Raynaud, vicepresidente esecutivo Sport Channels di Sky Italia, chiede con decisione ai club “di voler quantomeno spiegare cosa intendete fare adesso per fronteggiare con efficacia la situazione e per garantire che il campionato veda almeno lo svolgersi di tutte le partite previste dal calendario”. Nella missiva Sky sottolinea di aver versato anche “la quinta rata” del corrispettivo per la stagione in corso ed esige che il Parma scenda in campo. “Non possiamo non manifestare la nostra grave e crescente preoccupazione per quanto sta accadendo al Parma – si legge nella lettera  – e di conseguenza all’intero campionato, che ha già perso la sua regolarità e che rischia di essere definitivamente privato di una sua parte rilevante e di un club prestigioso”.

“QUANTO VERSATO SIA UTILIZZATO PER FAR DISPUTARE PARTITE” – Sky sottolinea: “in particolare ci stupiamo di come la situazione possa essere arrivata sino a questo punto senza che da parte vostra vi sia stato alcun intervento per prevenirla”. Perciò “in qualità di principale partner  del sistema calcio” il network tv chiede alla Lega di “spiegare cosa intende fare adesso per fronteggiare con efficacia la situazione e per garantire che il campionato veda almeno lo svolgersi di tutte le partite previste dal calendario. Confidiamo pertanto che l’ulteriore supporto economico da noi appena versato venga da voi utilizzato a tal fine. E che anche con l’apporto di governo e istituzioni si stabiliscano regole che diano maggiori garanzie per il futuro”. Già nei giorni scorsi erano trapelate le notizie delle possibili iniziative da parte delle pay tv (non solo Sky, ma anche Mediaset, con Premium): ipotesi di richieste di risarcimento dai 30 ai 50 milioni nei confronti della Lega.

VENERDI’ GIORNATA DECISIVA PER PARMA-ATALANTA – Nel frattempo, l’attesa è per la giornata di venerdì, quando è convocata l’Assemblea di Lega discuterà il caso Parma (che si è arricchito ulteriormente con l’iscrizione dell’ex presidente Ghirardi nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta): saranno ore decisivie anche per sapere se domenica il Tardini aprirà per Parma-Atalanta. A tal proposito, l’azienda di articoli sportivi Erreà, sponsor tecnico del Parma Fc, avrebbe detto sì alla richiesta della Figc di accollarsi le spese per l’apertura dello stadio domenica prossima e per la trasferta del 15 marzo a Reggio Emilia per il match con il Sassuolo. L’ok finale al piano arriverà comunque solo in Lega e poi a Collecchio con la riunione dei giocatori crociati con il presidente federale Tavecchio.

TAVECCHIO HA PIANO ‘SALVA PARMA’ – Il presidente federale avrebbe garanzie da uno o due sponsor che sosterranno le spese del Parma per le prossime due partite, in casa con l’Atalanta, poi in trasferta con il Sassuolo. L’udienza fallimentare del 19 marzo sarà uno spartiacque. E per il resto del campionato il n.1 della Federcalcio chiederebbe alla Lega una sorta di colletta fra gli altri 19 club. C’è chi sostiene che una simile donazione corrisponderebbe anche all’interesse generale, ma è probabile che senza l’unanimità non ci sarà alcuna delibera. Troppo forte è il rischio di ricorsi da parte di altre squadre. Dopo la tappa in Lega, Tavecchio andrà a Parma, dove incontrerà il presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi, con il vicepresidente Umberto Calcagno e il dg Gianni Grazioli, ma soprattutto i calciatori della squadra di Roberto Donadoni. A loro potrebbe proporre una sensibile riduzione (anche del 40-50%) degli stipendi da qui a giugno, che aiuterebbe a tagliare i costi per la conclusione della stagione, stimati fra 8 e 10 milioni di euro.

DESERTA ASTA ARREDI TARDINI – E’ andata invece praticamente deserta l’asta dove erano in vendita mobili, oggetti e mezzi sequestrati al Parma nei giorni scorsi dagli ufficiali giudiziari fra il Centro Sportivo di Collecchio e lo stadio. Nessun fanatico dei colori crociati ha alzato la mano per lo spogliatoio di Donadoni, per gli armadietti della squadra al Tardini o per gli attrezzi della palestra della squadra. Alla fine sono stati battuti solo i due pullmini nove posti, solitamente utilizzati dal settore giovanile del club, ed un furgone impiegato dai magazzinieri del Parma Fc. Incasso finale poco meno di ventimila euro.

MALAGO’: “NON ESISTE CHE NON CI SIANO RESPONSABILI” – Della vicenda Parma è tornato a parlare il presidente del Coni Giovanni Malagò, che però dice di voler aspettare l’assemblea della Lega Calcio. “Voglio aspettare le risultanze dell’assemblea di Lega. Ho già detto come la penso – ha sottolineato intervenendo a Napoli a margine della cerimonia di consegna del Collare d’oro al circolo Canottieri Napoli – con dichiarazioni che qualcuno ritiene, se non esagerate, molto forti. Vediamo quello che succede in assemblea; io mi auguro che i problemi si possano risolvere, nel caso non si risolvano non esiste che non ci siano dei responsabili. In tal caso è chiaro che bisognerà tornarci seriamente da parte delle istituzioni”.

serie A

parma calcio
crisi parma
Protagonisti:
Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui