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Juventus, match point scudetto con il Sassuolo. Ma Allegri perde Buffon

TORINO – Un altro match point, dopo quelli sprecati in casa di Cesena (rigore fallito da Vidal nel finale) e Roma (rimonta subita in superiorità numerica). Per la Juventus è il giorno della fuga per la vittoria del suo quarto scudetto consecutivo. Battendo questa sera (ore 21) il Sassuolo allo Stadium, i bianconeri scapperebbero infatti a +11 sulla Roma, incartata nell’ennesimo “pareggio inquietante” (copyright Garcia) domenica in casa del Chievo. Secondo i bookmakers non c’è partita: la vittoria della Juve è quotata a 1.20, il pareggio a 7 e il colpaccio della bestia nera(verde) di Allegri è dato addirittura a 13.
Il tricolore potrebbe dunque avere le ore contate, con dodici giornate di anticipo sulla fine delle ostilità. “Chi pensava che la Juve avrebbe vinto lo scudetto a febbraio era fuori di testa”, ha sbottato ieri il tecnico livornese. Cosa penserà di chi è convinto che il campionato può essere ucciso questa sera, ai primi di marzo?
Per trovare quella vittoria che ridarebbe anche serenità e autostima in vista dei prossimi impegni in casa del Palermo e soprattutto del Borussia Dortmund, la Signora indosserà il suo abito più bello, un 4-3-1-2 imbottito di titolari, molti dei quali rimasti (misteriosamente) a riposo giovedì in Coppa Italia. Non ci sarà però Buffon, fermato da un attacco influenzale, quindi tra i pali ci sarà ancora una volta Storari. Sulle corsie Lichtsteiner ed Evra e Chiellini al centro della difesa, in coppia con lo stakanovista Bonucci. A centrocampo verrà confermato il trio Vidal-Marchisio-Pogba, con Pereyra sulla trequarti alle spalle di Morata e Tevez, quest’ultimo autore di una tripletta nell’ultimo incrocio con il Sassuolo allo Stadium (4-0, il 15-12-2013).

E’ invece fuori uso Caceres, in mattinata operato al malleolo (fratturato in allenamento) del piede sinistro dal professor Flavio Quaglia, presso la clinica Fornaca di Torino. La stagione del difensore uruguayano, raggiunto da molti messaggi di auguri postati da compagni di squadra e tifosi, è praticamente finita: difficilmente, infatti, rientrerà prima di due mesi. E’ l’ennesima tegola che si abbatte sulla Juve, turbata anche dal tremendo infortunio capitato a Mattiello, il suo giovane in prestito al Chievo operato nella serata di domenica in seguito alla frattura scomposta di tibia e femore. Dopo tre anni di gestione-Conte, periodo record anche per quanto riguarda il bassissimo tasso di infortuni, in questa stagione sono tornati i guai fisici.

L’emergenza ha preso la residenza in difesa e sulle corsie. Ancora non pervenuti Barzagli e Marrone, entrambi vittime di ricadute, proprio come lo sfortunato Caceres, già fermo da ottobre a gennaio per una lesione alla coscia sinistra. Un mese fa sembrava tutto pronto per il rientro di Barzagli, ormai ai box da una decina di mesi, ma il suo ritorno ufficiale continua a slittare. Dall’inizio di novembre Allegri è costretto anche a fare a meno di due jolly come Asamoah e Romulo, teoricamente impiegabili sulle fasce oppure a centrocampo. Il brasiliano dovrebbe rientrare nel giro di un mese, mentre ne serviranno almeno un paio per rivedere il ghanese. La coperta è insomma piuttosto corta, come se non bastassero il ko di Pirlo, che corre contro il tempo per non perdersi il Dortmund, e i continui acciacchi di Vidal. E il mercato di riparazione non ha tappato le falle di un organico un po’ striminzito per correre su tre fronti. I vari De Ceglie, Sturaro e Matri, infatti, non hanno sin qui lasciato la minima traccia.

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Fonte: Repubblica

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