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Juve, è sempre Tevez. Il Genoa si arrende allo Stadium

La 16sima rete in campionato dall’Apache vale il momentaneo +17 in classifica sulla Roma. Nella ripresa Lamanna, entrato al posto dell’infortunato Perin, para un generoso rigore all’argentino

JUVENTUS-GENOA 1-0
26′ Tevez

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Dopo l’esaltante vittoria a Dortmund, valsa il passaggio ai quarti di Champions League, la Juventus vince ancora e consolida il già ampio vantaggio in classifica sulla Roma. E’ stato un gol di Tevez a decidere la partita contro un Genoa tosto, ma che non ha mai trovato il guizzo giusto per far male ai bianconeri. E quando c’è riuscito, all’80’, ha trovato sulla sua strada un fantastico Barzagli a negargli il pareggio.

I precedenti a Torino – Sono 47 (escluso il confronto odierno) e il bilancio è nettamente a favore dei bianconeri: solo 2 le vittorie dei liguri, l’ultima nella stagione 1990-1991, a fronte di 36 successi bianconeri e 9 pareggi.

Tatticamente – Allegri conferma il 3-5-2 rispolverato con il Borussia Dortmund dopo l’infortunio di Pogba. Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci (Ogbonna), Chiellini in difesa; Lichtsteiner, Vidal, Marchisio, Pereyra e Perin a centrocampo; in attacco Tevez-Llorente. Gasperini, che sogna di battere di nuovo la Juve in questa stagione, alla vigilia ha dichiarato di volere una squadra senza paura. Nel suo 3-4-3 mancano gli squalificati Rincon e Iago Falqué, mentre sulla mediana torna Kucka; in attacco Lestienne, Perotti e Niang.

Bum-bum Tevez! – Ritmo intenso per tutto il primo tempo, con un Genoa piuttosto intraprendente e che dal 20′ fa la partita. Perotti spesso fa impazzire la difesa avversaria sfonderando tutto il suo repertorio: tecnica, gran controllo della palla e accelerzioni a go-go. Gasperini, poi, azzecca la trasformazione di Bertolacci da mezzala a regista. Il problema, però, è che nessuno in questo momento, nemmeno il buon Gasp, sembra avere a disposizione i mezzi per fermare Tevez. Carlitos sblocca al 26′ con un gol, il 16° in campionato, che nasce da uno slalom e prosegue con una sassata sotto la traversa che Perin non vede nemmeno partire.
Veron, ex Lazio e Samp, tempo fa aveva detto: “Un Tevez così forte non l’ho mai visto, nemmeno al City”. Questa rete ne è l’ulteriore conferma. Il primo tempo si chioude dopo una traversa centrata da Chiellini.

Lamanna…dal cielo – Nella ripresa il Genoa schiera da subito una punta centrale vera, Borriello, al posto di un Niang che in verità malaccio non aveva fatto. La Juve, molto compatta dietro, costringe i rossoblù a rallentare per poi puntare molto sulla circolazione di palla. Perin è costretto a lasciare il posto a Lamanna per un problema alla spalla destra (contrasto con Chiellini). Con alle spalle ottime stagioni in B, Lamanna è bravissimo al 61′ nel parare a Tevez un rigore che, se realizzato, avrebbe dato sfogo a nuove polemiche arbitrali: Roncaglia non è impeccabile nel suo intervento su Pereyra, ma l’ex Udinese cerca eccome il contatto con l’avversario. 

Il finale – La Juventus perde progressivamente il controllo della partita. Per dare nuova vitalità sia all’impostazione che alla fase offensiva, Allegri sostituisce Lorente e Lichtsteiner con Matri e Pepe;ed è su quest’asse che i bianconeri costruiscono l’occasione migliore del loro secondo tempo: punizione dalla destra del primo, debole colpo di testa del secondo. Poco, troppo poco per pensare di aver domato definitivamente il Genoa. Il vero gol partita arriva all’80’: Perotti, solo ad una manciata di centimetri dalla porta, sta per agganciare un traversone di Roncaglia. Barzagli interviene e regala i tre punti alla Juventus.

Fonte: SkySport

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