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Napoli, De Laurentiis: “Il ritiro? Non è una punizione. Bisogna ritrovare unità e concentrazione”

NAPOLI – Una compattezza da ritrovare al più presto. Aurelio De Laurentiis torna sull’attuale momento del Napoli e ribadisce la scelta del ritiro a Castel Volturno dopo la sconfitta degli azzurri contro la Lazio. “La mia non è stata una punizione – ha spiegato a radio Kiss Kiss – non l’ho fatto neanche con i miei figli. Ma siamo in un trend negativo e c’è qualcosa che non funziona. Abbiamo l’attacco più forte d’Italia e non riusciamo a segnare. quindi qualcosa dovevo fare”. Il patron è andato avanti per la sua strada: “Ci può stare che qualche mio collaboratore non sia d’accordo, ma io non ho dubbi”. Chiaro il riferimento a Rafa Benitez e al diesse Riccardo Bigon che hanno espresso immediatamente il dissenso al ritiro a tempo indeterminato. “Certe decisioni spettano a me. La frequentazione forzata a fine di bene può creare la giusta solidarietà di gruppo per affrontare questo periodo. Nelle squadre italiane ci sono tanti stranieri e la compattezza è necessaria quando si gioca ogni tre giorni. Le notti brave? Sinceramente non mi interessano i pettegolezzi o le false piste. Quando uno finisce l’allenamento alle 12.30-13 può distrarsi facendo shopping il pomeriggio con la moglie oppure a casa giocando ai videogame. E’ necessaria una grande concentrazione in questo momento. Bisogna essere tutti uniti e costanti nel sacrificio. Per ritrovare la coesione e l’entusiasmo si deve stare insieme”.

De Laurentiis si rivolge direttamente ai giocatori. “Tocca a loro reagire e ricompattarsi. Al di là del presidente, dell’allenatore o del direttore sportivo, la risposta spetta al gruppo. Devono capire che sono un corpo unico e di altissimo livello”. Il Napoli dovrà voltare pagina già domenica con la Fiorentina. “Sarà una partita bellissima. Noi abbiamo un grande tecnico, i viola pure e tra l’altro è napoletano, quindi lo spettacolo sarà assicurato”. Giovedì, invece, gli azzurri saranno in Germania contro il Wolfsburg. “Giocare il ritorno in casa può essere decisivo. Affronteremo una squadra di alto livello, è seconda in Bundesliga. Sarà un confronto divertente”. Il Napoli ha raggiunto i quarti di finale dopo 26 anni. “Ma la gente dimentica il passato e pensa soltanto al futuro. Il tifoso vuole vincere subito e lo capisco, ma bisogna fare i conti con la realtà. Nella scorsa stagione ho investito 98 milioni di euro e non posso farlo ogni anno altrimenti il Napoli torna in C nel giro di poco tempo. Poi dovrò occuparmi anche dello stadio”. De Laurentiis spiega anche l’addio di Pepe Reina: “Gli avevamo fatto un’offerta, lui ha preferito quella più cospicua del Bayern Monaco con cui noi non possiamo competere. E poi c’è un problema familiare: la moglie non voleva stare a Napoli. Avevamo comprato un giovane portiere nel giro della nazionale brasiliana e dovevamo sperimentarlo così come il giovane Sepe che è all’Empoli. Noi dobbiamo anche costruire, altrimenti è inutile parlare dei  vivai e dei talenti”. La replica di Reina è arrivata via Twitter: ”Non è stato mai un problema familiare.
Anzi, mia moglie ama Napoli come la amo io!!! Basta scherzare!!” ha scritto il portiere spagnolo.

Infine De Laurentiis ha parlato del progetto stadio San Paolo: “Abbiamo un grosso investimento da dover compiere allo stadio e lo farò di tasca mia. Dovrò abbandonare il cinema per un paio di anni per dedicarmi al San Paolo perché voglio agire in prima persona”.

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Protagonisti:
aurelio de laurentiis

Fonte: Repubblica

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