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Lazio, Pioli: “Con la Juve non è sfida scudetto, ma non firmo per il pareggio”

ROMA – Per capire quanto sia ardua per la Lazio l’impresa di vincere a Torino, basta scorrere indietro nel calendario fino a trovare l’ultimo successo biancoceleste in campionato in casa dei bianconeri. Sabato, quando le due squadre si affronteranno nello Juventus Stadium, saranno esattamente 4507 giorni dall’ultimo trionfo della Lazio in Piemonte, da quel 1-2 in rimonta al “Delle Alpi” del 15 dicembre 2002 firmato dalla doppietta di Stefano Fiore (che rispose al vantaggio di Nedved) a Gianluigi Buffon, all’epoca già portiere della Juve. Da quel momento solo pareggi e sconfitte per la squadra capitolina.

PIOLI: “SFIDA SCUDETTO? NO, MA NON FIRMO PER IL PAREGGIO” – Ma nell’aria del centro sportivo di Formello si respira voglia di impresa, anche perché la Biancoceleste è reduce da un filotto record di otto vittorie consecutive (intervallate dalla trionfale doppia semifinale di Coppa Italia con il Napoli) e la Juventus sarà per forza di cose “distratta” dal ritorno dei Quarti di Champions con il Monaco in programma mercoledì prossimo. Ecco perché la Lazio vuole assolutamente provarci: “Si affrontano la più forte – spiega Pioli – e la più in forma del campionato. Sappiamo di affrontare i migliori, ma siamo più maturi e intelligenti rispetto all’andata e vogliamo andare lì per metterli in difficoltà. Abbiamo imparato la lezione, siamo pronti. Lazio più prudente? È una parola che non rientra nella nostra filosofia di gioco e non ci snatureremo. Non firmerei per un pareggio, entrare in campo e pensare di aver un pareggio a disposizione significa avere buone possibilità di perdere. Sfida scudetto? Assolutamente no. Noi pensiamo solo a vincere tutte le partite, poi a fine stagione vedremo dove saremo arrivati”. Certo che se questa Lazio non avesse perso per strada qualche punto di troppo a inizio campionato, forse adesso il discorso sarebbe diverso: “I rimpianti sono per chi non dà il massimo e non è stato il nostro caso. Abbiamo fatto un percorso di crescita, non dimentichiamo da dove siamo partiti. Quando uno studente arriva a un esame preparato deve affrontarlo con dedizione e serenità: è questo l’atteggiamento che dovremo avere”.

POSSIBILE ESCLUSIONE A SORPRESA PER CANDREVA – Dovrà riuscirci con una difesa ancora una volta rivoluzionata (16esima linea diversa in questo campionato) e che farà a meno di De Vrij e Radu. Ci sarà Lorik Cana, assente nell’ultimo allenamento per testimoniare a Losanna riguardo i fatti di Serbia-Albania: “Ha avuto un permesso societario, perché si tratta di un momento importante per la sua nazionale, di cui è anche capitano. Sarà comunque della partita, ci raggiungerà a Torino”. Farà coppia con Mauricio al centro della difesa, più Basta e Braafheid sulle corsie esterne. Davanti il centrocampo a tre con Cataldi, Biglia e Lulic, sarà in supporto del tridente Felipe Anderson, Klose e Mauri, passato in leggero vantaggio su Candreva: “Potrebbe rimanere fuori chiunque, dipende da come abbiamo intenzione di affrontare la partita”. Per l’esterno azzurro si tratterebbe della terza panchina in questa stagione, la prima per scelta tecnica visto che le due precedenti (contro Sampdoria e Sassuolo, rispettivamente alla 17esima e alla 25esima giornata) erano arrivate entrambe a seguito di un suo infortunio. In porta ci sarà regolarmente Marchetti, con una mascherina protettiva in carbonio che sarà fissata al volto anche attraverso l’utilizzo di un caschetto “alla Cech”.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Marchetti; Basta, Cana, Mauricio, Braafheid; Cataldi, Biglia, Lulic; Felipe Anderson, Klose, Mauri. All. Pioli.
 

serie A

ss lazio
Protagonisti:
Stefano Pioli
Fonte: Repubblica

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