Lazio in frenata ma resta l’ottimismo: “Quattro finali da vincere”. De Vrij, rientro slitta
ROMA – Cinque punti nelle ultime cinque partite, in cui la Lazio ha racimolato una sola vittoria, due pareggi e due sconfitte, con sette reti segnate (di cui 4 nell’unico successo sul Parma) e sei subite. Un calo evidente rispetto alla precedente serie di 8 vittorie consecutive: se si leggessero solo i numeri, si dovrebbe parlare per forza di cose di una Lazio in crisi. Ma se si guarda un po’ più a fondo, analizzando le recenti prestazioni della squadra di Pioli, la situazione non appare poi così drammatica.
LA LAZIO GUARDA AVANTI: OBIETTIVO VINCERE LE PROSSIME 4 “FINALI” – In particolare nell’ultima partita, quella persa con l’Inter, la Lazio è riuscita a giocarsela a viso aperto nonostante l’inferiorità numerica dal 24′ per l’espulsione di Mauricio, poi raddoppiata con il cartellino rosso per Marchetti al 61′. Nonostante la sconfitta, una dimostrazione di forza e carattere esaltata anche dagli stessi giocatori. “Che bello giocare con ognuno di voi”, scrive Felipe Anderson su Twitter rivolgendosi ai suoi compagni. “Sosteniamo questa squadra. Il risultato è deludente, ma lo spirito è quello giusto”, ribadisce sempre sui social network De Vrij. Non hanno tutti i torti, anche perché la Lazio resta terza in classifica, a un punto dalla Roma seconda e tre dal Napoli quarto. Due squadre che saranno affrontate in queste ultime 4 finali (compresa quella di Coppa Italia con la Juve) che separano la squadra di Pioli dalla chiusura della stagione e che rendono la Biancoceleste ancora padrona del proprio destino: con tre vittorie consecutive in campionato, infatti, il secondo posto sarebbe matematico. Un’impresa difficile, ma non impossibile. Perché dopo la sconfitta con l’Inter, con tanto di polemica arbitrale da parte della società, la squadra ha tanta voglia di rivalsa, per riprendersi i punti che sono stati lasciati per strada. Il piano resta sempre il solito: affrontare la prossima partita come se fosse l’ultima. Non c’è stato nemmeno bisogno di grandi discorsi tra il tecnico e la squadra, né al termine della partita, né nella mattinata successiva alla ripresa degli allenamenti. È bastato guardarsi negli occhi all’interno degli spogliatoi per capire che tutti hanno una gran voglia di riscatto e centrare questo poker di vittorie per conquistare il secondo posto e la Coppa Italia.
DE VRIJ PROVA IL RECUPERO: “NON SO ANCORA QUANDO POTRÒ RIENTRARE” – Un’impresa difficile, ma non impossibile. Perché la Lazio ha già dimostrato ampiamente in questo campionato di sapersela giocare con qualsiasi avversario, nonostante le numerose defezioni che la hanno accompagnata nel corso di tutta la stagione. E che si presenteranno anche in questo rush finale: contro la Sampdoria non ci saranno sicuramente gli squalificati Marchetti e Mauricio, probabilmente nemmeno l’infortunato Lulic, che però in mattinata ha svolto a sorpresa lavoro differenziato rinvigorendo le chance di una sua convocazione per Genova. E per l’occasione Pioli spera di recuperare il centrale olandese Stefan De Vrij, che ha dovuto saltare per un infortunio al ginocchio proprio le ultime 5 partite, quelle del calo. Non è certo un caso. L’ex Feyenoord è un tassello determinante per la difesa biancoceleste e lo dimostrano ancora una volta i numeri: nelle 27 partite in cui ha giocato titolare, la Lazio ha viaggiato a una media di 2,14 punti a partita; nelle 8 gare senza di lui la media scende addirittura a 0,62. De Vrij, insomma, è più che determinante per gli equilibri della squadra. Ecco perché Pioli vuole recuperarlo il prima possibile, ma è lo stesso olandese a frenare: “Non posso dire quando tornerò, di certo è non è facile stare lontano dal campo in questo momento”. Il difensore spegne subito sul nascere anche le voci di mercato sul suo conto: “Se ne sentono tante, ma sono felice qui e ci resterò anche l’anno prossimo. A prescindere dalla qualificazione o meno in Champions League”. Poi rivela un messaggio all’amico Van Ginkel: “Gli ho scritto subito dopo il suo gol alla Roma. Gli ho fatto le congratulazioni e l’ho ringraziato per il favore che ci ha fatto”.
HERNANES, VIDEO MESSAGGIO DI SCUSE AI TIFOSI DELLA LAZIO – Un assist che però non è stato sfruttato a pieno, colpa della doppietta di Hernanes, un ex dal dente avvelenato. Al primo gol ha esultato con una capriola, non apprezzata dal pubblico laziale dello stadio Olimpico che lo ha preso di mira con fischi e cori. Al termine della gara, il Profeta ha tentato di giustificare l’esultanza dando la colpa al presidente Lotito (per le sue dichiarazioni di qualche mese fa in cui aveva definito “un affare” la sua cessione all’Inter).
La capriola di Hernanes
Parole che non sono piaciute al patron biancoceleste, che si è rifiutato di dare la mano al suo ex pupillo, cui ha rimproverato il cattivo gusto delle sue esternazioni pubbliche, ricordandogli che se non fosse stato per lui (e per la sua firma della garanzia per la Lega sull’operazione) il trasferimento a Milano non sarebbe stato possibile. La discussione è durata circa dieci minuti, conclusa con un abbraccio tra il giocatore e il ds Tare. Ma non con Lotito, che si era già allontanato. In mattinata Hernanes ha voluto chiedere ancora una volta scusa ai tifosi della Lazio, questa volta attraverso un video messaggio sui suoi social network ufficiali: “Se avessi saputo che la mia capriola sarebbe stata interpretata in questo modo non l’avrei mai fatta. I motivi di quel gesto li ho già spiegati, non avevo nessuna intenzione di offendere i tifosi della Lazio che ho sempre rispettato”. Scuse che, almeno per il momento, non sono state accettate: i sostenitori biancocelesti hanno lasciato quasi 3 mila commenti, per la maggior parte negativi. Pochi quelli che invece hanno mostrato solidarietà e apprezzato il gesto del Profeta.
Fonte: Repubblica