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Pallotta elogia tutti: ”Stiamo costruendo una grande Roma”

ROMA – “Non riuscivo a stare fermo durante la partita. Abbiamo giocato da grande squadra, dominando per 80 minuti”. James Pallotta è su di giri: la vittoria contro i bianconeri carica la squadra di fiducia e di buoni propositi, restituendo ai tifosi – in sciopero contro le disposizioni della divisione dei settori caldi – l’immagine di un gruppo coeso e ritornato a girare secondo i dettami del suo allenatore. Pallotta si coccola Garcia, elogia i nuovi arrivati, assicura una prossima (ma non imminente) tappa nella capitale, ma lo fa secondo il registro imposto dalla e sulla comunicazione: basso profilo e concentrazione sul lavoro.

PALLOTTA ELOGIA TUTTI – Deve aver temuto il peggio quando, dopo l’errore di Seydou Keita (che ha domandato scusa tramite Twitter: “Mi capita poche volte di perdere la palla, nel mio ruolo non si può e non si deve”), Pallotta ha visto la squadra rischiare di rovinare quanto espresso sul campo per larga parte del match: “Sul punteggio di 2-1, devo essere onesto, mi sono un po’ innervosito. Che parata ha fatto Szczesny?!”, ha dichiarato il numero uno del club alla radio ufficiale di Trigoria. I tre punti conquistati all’Olimpico serviranno al gruppo per lavorare al massimo durante la pausa per le nazionali e a Garcia per testare la squadra al completo, visto il prossimo closing del mercato. Il francese, per Pallotta, non è mai stato in discussione: “Rudi ha soltanto avuto una seconda parte di stagione difficile, con tanti infortuni. Abbiamo fatto dei cambiamenti che già vediamo come stiano fruttando – dice il presidente giallorosso – la squadra riesce a correre per tutta la gara con una performance fisica di alto livello, anche nei minuti finali di gara. Stiamo ancora costruendo la squadra, questo è il mio terzo anno alla guida della società e in questi anni abbiamo portato grandi giocatori. Sono rimasto impressionato da Digne – aggiunge Pallotta – dalla prestazione di De Rossi e dal grande gruppo di cui disponiamo in panchina. Ci vuole tempo per costruire una grande squadra ed è normale che il mister, così come noi dirigenti, possa diventare a volte capro espiatorio”.

“DZEKO, CHE PERSONALITA'”. IL PRESIDENTE A ROMA A FINE MESE – L’acquisto di punta della sessione estiva, Edin Dzeko, ha permesso a Pallotta di esultare ed assistere ad un gol, tipico da centravanti, che mancava alla Roma da anni: “Sono stato orgoglioso di vedere la squadra giocare così bene per 80 minuti. Sappiamo di aver solamente vinto una partita e sono sicuro che alla ripresa degli allenamenti la squadra si preparerà subito al meglio per la sfida contro il Frosinone. Mi ha fatto piacere vedere l’entusiasmo di Dzeko in mezzo alla gente: quel tipo di personalità è ciò di cui abbiamo bisogno per aumentare il tasso qualitativo della squadra”. E, certamente, per provare a recuperare il gap con la Juventus creatosi nelle passate stagione: “Agnelli sa che siamo degli ottimi competitor. Quello che hanno fatto i bianconeri nella passata stagione, tra la vittoria del campionato e la conquista della finale di Champions è stato straordinario. Noi speriamo di fare altrettanto e non vedo l’ora di giocare le prossime partite”. Se non vede l’ora, è altrettanto vero che James Pallotta, difficilmente potrà vedere – dal vivo – la sua squadra in occasione degli impegni che i giallorossi dovranno sostenere al rientro dalla pausa. Contro il Barcellona, il 16 settembre, difficilmente potrà presiedere al match dallo stadio Olimpico: “Vorrei tanto venire, ma le cose qui negli Stati Uniti stanno procedendo velocemente per quanto riguarda il nuovo stadio. Abbiamo in programma molti meeting tra New York e Boston, anche con gli sponsor, ed è frustrante non poter assistere dal vivo ai match e a certe emozioni. Sarò a Roma – assicura il presidente – verso la fine del mese ma nei giorni a ridosso dell’incontro con il Barcellona dovrò presenziare ad alcuni importanti incontri”.

“PECCATO PER LO SCIOPERO DELLA SUD” – Un pensiero, Pallotta, lo dedica anche ai tifosi. La Curva Sud, dopo il comunicato apparso sul web in settimana in cui si annunciava lo sciopero del tifo a causa della parcellizzazione dei settori con le barriere fisiche e la militarizzazione dell’impianto (alcuni agenti di polizia sono stati allontanati dalla Curva al grido di “Non vi vogliamo”), ha mantenuto la parola. Gli unici cori udibili, quelli contro le istituzioni. James Pallotta commenta così: “E’ stato frustrante vedere la partita senza che si sentisse il supporto di molti tifosi per via dello sciopero, come lo hanno definito. Ci tengo a chiarire che non ho mai detto nulla contro la Sud, non ho mai compiuto generalizzazioni eccetto per alcuni appellativi utilizzati per commentare le pochissime mele marce, problema dell’intero sistema calcio. Amo questa città – insiste l’americano – amo la squadra e i suoi tifosi. Sono rimasto dispiaciuto, spero sempre che la maggior parte dei tifosi faccia il possibile per permettere ai calciatori di essere ancora più forti sul campo. Voglio anche che sia chiaro che sulla separazione delle curve l’As Roma non ha niente a che fare con le disposizione che il club non ha peraltro mai supportato. Chiunque abbia visto il progetto del nuovo stadio – conclude poi Pallotta – sa quanto la Sud sia un elemento prioritario del progetto e sfido a trovare separazioni simili. Sono comunque orgoglioso di aver visto come tutto il resto dello stadio abbia cantato in favore della squadra. Lavoriamo per rendere sempre migliore l’esperienza dei nostri tifosi allo Stadio e tutti capiranno cosa stiamo cercando di raggiungere”. Passando da risultati come quello contro la Juventus, ancor di più.
  as roma

serie A
Protagonisti:
james pallotta
Fonte: Repubblica

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