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Lazio, Pioli: “Non mi sento tradito, usciremo insieme da questo momento”

ROMA – Il ritiro, la contestazione, i dubbi di (e su) Pioli. Non è certo un periodo facile per la Lazio, che si prepara in questo contesto elettrico per la sfida con il Genoa. Prosegue l’isolamento nel centro sportivo di Formello da parte della squadra, ieri strigliata dal presidente Lotito e dall’allenatore.

CONTESTAZIONE DELLA CURVA: “SCIOPERO DEL TIFO” – Domani sera all’Olimpico ci penserà anche la Curva Nord, che annuncia lo sciopero del tifo, sia per l’introduzione delle numerose restrizioni all’Olimpico (tra cui la divisione del settore), sia per “l’atteggiamento inaccettabile della squadra”: “Noi – spiegano alla trasmissione radiofonica “I laziali sono qua” – non guardiamo in faccia nessuno: squadra, tecnico e società sono tutti responsabili delle figure indecorose come quella di Napoli. È responsabile la società che non ha allestito un gruppo all’altezza, è responsabile il tecnico che deve mettere da parte la stagione dei sorrisi e cominciare ad inchiodare la squadra alle proprie responsabilità e sono responsabili ovviamente i giocatori che in campo si stanno comportando in maniera vergognosa. Per cui non canteremo”. “Penso – ha replicato in conferenza stampa nel pomeriggio Pioli – che i nostri tifosi siano speciali: ci hanno elogiato quando era giusto e chiaramente ci stanno criticando adesso. Le prestazioni dicono che non siamo stati all’altezza, ma posso assicurare che contro il Genoa vedranno una squadra degna di indossare questa maglia”.

PIOLI: “NON MI SENTO TRADITO, NE USCIREMO INSIEME” – Importante il confronto di lunedì mattina, che ha dato avvio al ritiro biancoceleste: “Se siamo chiusi qui dentro è per un motivo: per la prestazione che abbiamo fatto e perché c’è bisogno di stare insieme. Siamo consapevoli di questo e sfruttiamo ogni momento per chiarirci. Dal confronto è uscita la consapevolezza che non stiamo dando tutto e che siamo in ritardo rispetto a dove dovevamo essere. Non abbiamo cambiato tanto, ma ci sono comunque tante facce nuove rispetto all’anno scorso. Così come ci sono stati troppi infortuni inaspettati. Abbiamo un calendario fitto e sono obbligato a cambiare spesso i giocatori in campo. So che non abbiamo tempo, dobbiamo invertire subito la rotta perché non possiamo essere quelli di domenica. Io per primo mi assumo le mie responsabilità, lo faremo tutti. Dobbiamo uscire da questo momento”. Sulla possibilità che la squadra non lo segua più, il tecnico non ha dubbi: “Non mi sento tradito dai miei giocatori, conosco i loro valori e quindi non sono soddisfatto. Le responsabilità sono di tutti, in primis le mie. Io sono con loro, credo nella mia squadra: siamo in difficoltà, ma ne usciremo insieme”.

“LA SOCIETÀ HA FIDUCIA IN ME, SA CHE STO DANDO IL MASSIMO” – Nessuna possibilità nemmeno che qualcuno sia rimasto contro voglia: “No, con la società ero stato chiaro: avevo chiesto di non tenere giocatori insoddisfatti. Se c’è ancora la fiducia del club nei miei confronti? Sì, ho grande sostegno, la società sa come lavoro e che sto dando il massimo per risolvere la situazione”. Probabilmente per riuscirci ripartirà da Felipe Anderson, che giocherà la sua prima gara dal primo minuto in questo campionato: “Di lui ho grande stima e fiducia, ma se parliamo sempre di chi non viene utilizzato non andiamo lontano. Vengono utilizzati giocatori che nella partita in questione possono dare il meglio, giochiamo ogni tre giorni, devo cambiare”. Diverso il discorso per Morrison, che rispetto agli altri sembra ancora un po’ più indietro: “Ha fatto fatica in preparazione, va poco nello spazio e deve lavorare di più per la squadra. Ha avuto un infortunio che l’ha bloccato. Ancora non parla una parola d’italiano e anche questo ha ritardato la crescita sua e della squadra”.

PROBABILE FORMAZIONE 4-2-3-1 – Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu; Parolo, Cataldi; Felipe Anderson, Milinkovic-Savic, Kishna; Djordjevic. All. Pioli.
 

serie A

ss lazio
Protagonisti:
Stefano Pioli
Fonte: Repubblica

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