NEWS

Higuain-Sarri, la strana coppia che fa sognare Napoli

I gol li aveva sempre segnati: tanti e il più delle volte spettacolari, grazie al suo innato talento da top player. Ma PipitaSarriGonzalo Higuain non era mai stato un centravanti così completo: nemmeno nelle stagioni dorate passate al Real Madrid, da cui il Napoli lo ha acquistato per 43 milioni nell’estate del 2013. Il meglio sta arrivando ora, però: dopo un paio di annate abbastanza altalenanti, in cui il San Paolo non si era mai innamorato del tutto del suo nuovo idolo. Bravo di certo, però senz’anima: piede caldo e cuore freddo, più propenso a criticare i compagni sul campo che a mettersi in discussione, quasi mai al servizio della squadra. Benitez si era dannato senza successo per ritagliargli un ruolo di leader. Sarri ci ha messo appena due mesi, toccando evidentemente le corde giuste.

“Higuain è un fenomeno, certo: ma sono certo che abbia ancora dei grandi margini di miglioramento e non sia riuscito a tirare fuori tutto il suo potenziale”, disse al suo arrivo a Napoli il nuovo allenatore, stuzzicando nell’orgoglio il suo giocatore più forte. I fatti gli stanno dando ragione. Il Pipita aveva bisogno proprio di una scossa, dopo il momento più buio della sua carriera: con i rigori decisivi sbagliati contro la Lazio in campionato e il Cile in Coppa America, che i compagni della Seleccion non gli hanno mai perdonato. Con l’Argentina del ct Martino i rapporti si sono bruscamente interrotti. Grazie alla cura ricostituente di Sarri, invece, con la maglia azzurra l’attaccante sudamericano ha subito ritrovato la voglia di divertirsi e soprattuto sta scoprendo la voglia di battersi, forse per la prima volta da quando si è fatto largo nel mondo del calcio. Si faceva bastare i suoi colpi di classe, prima. Ora non più. Nel gol decisivo contro la Fiorentina c’erano infatti pure la ferocia nel pressing e una carica agonistica mai vista: celebrata al fischio finale dalla meritata ovazione del San Paolo. Eccolo, il leader. Con uno così si può davvero sognare. Ci voleva Sarri per trasformare Higuain, con un lavoro maniacale in allenamento che non si è ancora compiuto. “Devi imparare ad aggredire meglio l’area di rigore e vedrai che di gol ne segnerai ancora di più”. Il maestro arrivato dalla provincia non ha paura di scuotere il campione ricco e affermato, che era sceso a Napoli dal Real Madrid. “Tra di noi c’è un bel rapporto: franco e diretto”. Sta funzionando e non era così scontato, all’inizio. Un po’ di bastone e solo all’occorrenza la carota. “Nella mia squadra ci sono 10 giocatori eccellenti e poi c’è il Pipita: un fuoriclasse assoluto”. Ma di gelosie nemmeno l’ombra, se la star del gruppo si batte in campo come un comprimario e ha ritrovato il sorriso. Con Insigne, a cui ha già regalato parecchi assist, divide addirittura il comando della classifica dei cannonieri. Tutti per uno e uno per tutti. Al San Paolo, con le debite proporzioni, è una storia che ricordano di aver già visto.

LA REPUBBLICA

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui