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Inter, Ausilio: ”Contenti di Mancini. Banega e Lavezzi? A giugno”

Inter, Ausilio: ''Contenti di Mancini. Banega e Lavezzi? A giugno''Roberto Mancini (agf) MILANO – Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, più che della partita contro il Chievo – ovviamente – parla l’attuale situazione dei nerazzurri, a livello ‘di conti’. “Abbiamo un contratto firmato per il Fair Play Finanziario. Ci sono tanti giocatori bravi in giro, ma non è detto che siano raggiungibili per le nostre possibilità”, spiega il dirigente aggiungendo: “Ora ci prendiamo una pausa e ci concentreremo sulle partite. Tra un paio di settimane inizieremo a lavorare per il mercato della prossima stagione. Banega ci piace e lo stiamo seguendo. Per Lavezzi identico discorso. Soriano? In un primo momento ci eravamo orientati su di lui, poi siamo andati su Eder. Abbiamo fatto tanto per portarlo a gennaio, può essere che quel lavoro ci abbia portato un vantaggio in futuro”. Nessun vittimismo, invece, per quello che riguarda alcune decisioni arbitrali per le quali l’Inter si è lamentata. “Penalizzati dagli arbitri? Abbiamo avuto quelle sensazioni al termine delle partite e lo abbiamo detto. Abbiamo anche noi delle responsabilità e non ci si può fermare a considerazioni sugli arbitri”.

Mancini può davvero andare via?
“Dopo il derby perso si cercano argomenti non del campo, noi pensiamo al Chievo. Siamo tutti molto contenti sia del suo lavoro che della squadra, prima per tanto tempo e ora secondo qualcuno non più in grado di vincere. Abbiamo solo voglia di far parlare il campo”.
Oltre all’attaccante serviva anche un centrocampista?
“Il mercato è stato concordato con la società e col tecnico. Ci sono tanti giocatori che possono far comodo ma non è detto che ci si possa sempre arrivare. Dobbiamo rispettare i parametri del fair play finanziario, le conseguenze potrebbero essere molte dannose. Sapere di aver rispettato le regole è importante, abbiamo preso giocatori importanti, da squadre come il City, la Roma, il Wolfsburg, il Monaco. Siamo contenti di loro. Mancini ha costruito in passato l’Inter che ha vinto per tanti anni. Domani? Serve la vittoria. Vorrei un bell’1-0, contano i tre punti”.
La squadra è spaventata?
“Non esiste una squadra che va sempre forte per tutta la stagione. Una squadra come l’Inter è stata costruita con tanti giocatori che arrivavano da altre società. Non ho visto cali fisici, ho visto un’Inter anche molto sfortunata in questo ultimo mese. Dobbiamo lavorare e rimanere uniti, fare fronte comune a quello che arriva da fuori. Dobbiamo essere più forti delle critiche”.

Come si spiega le difficoltà di Kondogbia, Perisic e altri tanto attesi?
“L’ambientamento è una cosa importante, arrivano da altri campionati. Hanno fatto bene, ma possono fare meglio. Non conta quanto sono stati pagati. E’ anche giusto dare loro tempo, in particolare a Kondogbia che ha cambiato tre campionati, cambiato lingua e deve conoscere i compagni”.
La sentenza Fifa su Alvarez quando è prevista?
“Non conosco i tempi, ma il contratto è semplice. So cosa abbiamo scritto e non vedersi riconosciuti questi 10,5 milioni mi lascerebbe molto sorpreso. Ci devono essere riconosciuti”.
Perché avete preso un altro attaccante e non un regista? Doveva arrivare anche Soriano?
“Ne potevamo prendere solo uno. Abbiamo fatto una valutazione ed è stata cambiata in corso. Nel calcio si può giocare anche senza regista, alla luce di questo abbiamo preso una decisione col mister e abbiamo ritenuto per il presente fare qualcosa per il reparto offensivo. Siamo convinti di avere una rosa idonea per completare bene la stagione”.
Mancini è nervoso per risultati?
“Io non lo trovo nervoso, lo vedo spessissimo e lo trovo particolarmente sereno. E’ estremamente più tranquillo e mite del passato”
State riflettendo sul ruolo dei terzini?
“No assolutamente. Ci prendiamo una pausa mentale sul mercato, stiamo già progettando il futuro e le porteremo avanti”.
 Se non si arriva in Champions cosa succede sul mercato?
“C’è un piano A e un piano B. Ovvio che la presenza in Champions cambia il mercato, le cose in più si fanno a stagione conclusa. Siamo bravi anche a fare le cose all’ultimo, figuriamoci se abbiamo a disposizione giugno, luglio”.
Se non si arriva in Champions serve un sacrificio?
“Fa parte della logica delle cose. Se non vai in Champions qualcosa bisogna fare. Ci siamo autofinanziati, siamo contenti di quanto fatto poi penseremo al futuro”. Inter

serie A
Protagonisti:
Piero Ausilio

Fonte: Repubblica

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