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Juventus, Allegri: ”Col Napoli non è decisiva, quinto scudetto per fare la storia”

Juventus, Allegri: ''Col Napoli non è decisiva, quinto scudetto per fare la storia''Massimiliano Allegri (agf) TORINO – A 24 ore da Juve-Napoli, la Cima Coppi del campionato, Massimiliano Allegri esterna la solita grande serenità. Ai limiti della sfacciataggine: “Sinceramente, non ho ancora preparato la partita. Ma abbiamo tempo, anche troppo”. No, nessuna mancanza di rispetto nei confronti della capolista. Il tecnico vuole soltanto togliere pressione al big match: “La partita di domani non sarà decisiva, perché poi resteranno altri 39 punti da conquistare. Abbiamo tante partite di campionato e non dimentichiamo l’amichevole col Bayern… Ovviamente scherzo, stiamo parlando di un ottavo di Champions League”. Allegri chiede ai suoi “calma, pazienza ed equilibrio”, sdrammatizza l’emergenza (“le assenze non mi preoccupano, chi andrà in campo è in grado di fare una grande partita”), insiste sull’aspetto psicologico-motivazionale (“conterà più di quello tecnico-tattico”) e protegge Rugani: “Chi lo vuole in campo è pronto a impallinarlo”. E allora dopo 16 partite (e, coppe comprese, 15 vittorie) giocate consecutivamente con il 3-5-2, la Juve indosserà il 4-4-2 con Lichtsteiner-Barzagli-Bonucci-Evra in difesa, Cuadrado-Sturaro-Marchisio-Pogba a centrocampo e in attacco il tandem Morata-Dybala.

Massimiliano Allegri, che partita si aspetta?
“Il Napoli sta facendo un gran campionato, ha 56 punti, è in buona condizione e sta dimostrando tutto il suo valore. Noi abbiamo 3 punti in meno dell’anno scorso e 2 in meno di loro: lo scontro diretto dell’andata sta facendo la differenza. La Juve è più abituata a giocare grandi partite, ma il Napoli ha tanti giocatori di livello internazionale. Mi aspetto una bella partita dal punto di vista tecnico e tattico. Una sfida diversa rispetto all’andata quando, senza togliere meriti al Napoli, subimmo due gol su due nostri errori gratuiti. Una sfida tra due squadre che si contenderanno lo scudetto fino alla fine, anche se non credo che le nostre inseguitrici siano tagliate fuori”.
Juve e Napoli soffrono la stessa pressione?
“Più si va avanti e più la pressione aumenta. Per noi conta soltanto essere davanti a tutte il 16 maggio. Affrontiamo la partita senza ansia da risultato, sapendo che, per avere ragione del Napoli, servirà una grande prestazione”.

Sarebbe più clamoroso il quinto scudetto bianconero oppure il titolo al Napoli 26 anni dopo quello targato Maradona?
“Non lo so, ma se vinciamo il quinto tricolore di fila entriamo nella nostra storia perché eguaglieremmo l’impresa riuscita alla Juve soltanto negli Anni Trenta. Ecco, questo deve essere il nostro obiettivo per il 16 maggio”.
Cosa pensa del suo collega Sarri?
“Sarri non ha bisogno dei miei complimenti: quando è arrivato a Napoli è stato massacrato, ma sta facendo un’annata straordinaria”.
Il passaggio alla difesa a quattro può comportare qualche rischio?
“Ho ancora due allenamenti per decidere se difendere a tre oppure a quattro, ma non cambia assolutamente niente, se non le caratteristiche dei giocatori in campo, perché noi in fase difensiva abbiamo sempre giocato a quattro”.
La chiave del match sarà fermare Higuain?
“Higuain sta disputando il miglior campionato della sua carriera: di questo passo farà 40 gol. Sarà molto difficile marcarlo, ma il Napoli davanti ha altri grandi giocatori sia a livello singolo che collettivo. Se è un vantaggio conoscere la squadra di Sarri? Ormai non esistono segreti, le squadre si conoscono a memoria”.
Buffon non disdegnerebbe un pareggio. E’ d’accordo con il suo capitano?
“Non so in che contesto abbia parlato. Quella di domani è una partita aperta a tutti i risultati, una sfida da tripla”.

Quanto conta avere lo Stadium tutto per voi, praticamente senza tifosi ospiti?
“Molto, perché giocheremo nel nostro fortino, e i nostri sostenitori ci daranno una bella mano”.
Il punto di forza del Napoli è Higuain. E il vostro?
“Loro hanno anche il miglior attacco, la seconda migliore difesa… La nostra forza è avere una squadra giovane: domenica abbiamo chiuso la partita con cinque giocatori in campo tra il ’92 e il ’94. Non so come finirà il campionato, ma la Juve avrà un bel futuro davanti”.
A proposito di giovani, Rugani ha la maturità per giocare domani
“Daniele è un giocatore bravo e giovane arrivato dall’Empoli in una squadra che ha quattro difensori tra i più forti d’Europa: Barzagli, Bonucci, Chiellini e Caceres. Bisogna dargli il tempo di crescere, perché è passato da un sistema di gioco a un altro completamente diverso. Non gli vanno messe troppe pressioni addosso. Chi lo vuole in campo è pronto a impallinarlo, ma io devo gestirlo al meglio perché Daniele, che negli ultimi mesi è cresciuto molto, è il futuro bianconero e azzurro”.
Zaza potrebbe giocare dal primo minuto?
“Simone rientra dalla squalifica, può essere della partita: contende a Morata il posto al fianco di Dybala”.
Come stanno Khedira e Pereyra?
“Oggi Sami proverà a lavorare con la squadra: vedremo se sarà in condizioni per giocare. Roberto deve crescere a livello di condizione: in questo momento non può avere ancora i novanta minuti”.
Teme che le voci sul Chelsea interessato ad Allegri vogliano in qualche modo destabilizzare una Juve che fa sempre più paura?
“Il mio futuro non destabilizzerà nessuno. Sono alla Juve, sto bene alla Juve, come ho già detto non c’è niente di vero. E mi piacerebbe chiudere qui l’argomento”.
Quanto crede che durerà il patto tra gli allenatori per non parlare degli arbitri?
“Questa non è una cosa che mi riguarda, perché non parlo mai di arbitri se non per dire che i nostri sono i migliori. Meno si parla dei fischietti, meno pressione avranno addosso e meno rischieranno di sbagliare”. serie A

juventus
Protagonisti:
massimiliano allegri

Fonte: Repubblica

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