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Udinese-Napoli 3-1: Higuain espulso perde la testa, è quasi addio allo scudetto

UDINE – Come a Bologna, anche a Udine il lunch-match è fatale al Napoli: allora gli azzurri persero la vetta appena conquistata, adesso rischiano di perdere definitivamente il treno-scudetto. Quanto peserà il ko della Dacia Arena lo diranno le prossime giornate, ma per ora c’è da dire che recuperare 6 punti ad una Juventus così in palla sembra un’impresa quasi titanica. I bianconeri di cui si parla oggi, però, sono quelli di Gigi De Canio, bravo a rivitalizzare la squadra friulana sfruttando la sosta. La doppietta di Bruno Fernandes nel primo tempo e il gol di Thereau nella ripresa siglano una vittoria che sa di salvezza; vano l’acuto, il 30/o in campionato, di Gonzalo Higuain, anche oggi l’ultimo a mollare tra i partenopei.

REINA IN PANCHINA – E forse non è un caso che il quarto ko in campionato arrivi nella prima gara in cui si ferma Pepe Reina, appiedato da un affaticamento al gemello destro; questo non tanto per le responsabilità dirette del sostituto Gabriel (davvero colpevole solo sul 2-1 e capace di parare anche un rigore a Fernandes) quanto per l’apporto, in termini di regia difensiva, che di solito dà l’ex Liverpool e Bayern. Reina, infatti, è l’unico assente dell’undici dei cosiddetti titolarissimi, con Higuain regolarmente in campo nonostante la stanchezza per il viaggio dopo gli impegni con l’Albiceleste.

ESCLUSO DI NATALE – 3-5-2 per l’Udinese disegnata da De Canio, con Di Natale fuori dai convocati per scelta tecnica. L’allenatore bianconero mostra presto di aver ragione, perché la sua squadra mostra un dinamismo che in questo momento il capitano non può garantire. L’Udinese fa la differenza soprattutto sull’out di destra, rompendo quella catena mancina che spesso ha trascinato il Napoli. Già prima del quarto d’ora, i padroni di casa sono in vantaggio: Koulibaly mette giù Badu in area e Bruno Fernandes trasforma dal dischetto, nonostante Gabriel intuisca la traiettoria.

HIGUAIN FA 30 – Fernandes potrebbe subito raddoppiare ma Higuain non intende mollare e lo fa capire al minuto 24: un pallone rimpallato al limite dell’area è una preda troppo ghiotta per il Pipita, che scarica a rete con tutta la forza che ha in corpo. Il suo missile terra-aria vale il momentaneo pareggio e il centro numero 30 in campionato, ma è una gioia che dura poco.

FERNANDES GIUSTIZIERE – Passa un altro minuto e l’Udinese ottiene un’altra chance dal dischetto (stavolta è Ghoulam a stendere Widmer, episodio che porta alle proteste e all’espulsione di Maurizio Sarri), ma stavolta Gabriel è bravo a ipnotizzare Bruno Fernandes. Il portoghese si rifarà a pochi secondi dal riposo: stavolta il portiere azzurro sbaglia tutto in disimpegno, servendo Duvan Zapata ed intestardendosi nel provare a riprendersi il pallone, il colombiano si fa spazio e crossa per Fernandes, che in sforbiciata insacca nella porta sguarnita.

THEREAU FISSA IL PUNTEGGIO – Il Napoli non fa in tempo ad organizzare una vera reazione perché, al rientro dagli spogliatoio, bastano dodici minuti all’Udinese per chiudere i conti: Thereau si fa trovare pronto sullo spiovente di Widmer e fa centro in acrobazia. L’anticipo sbagliato da Albiol sul francese ricorda quello, riuscito, da parte di Bonucci su Higuain allo Juventus Stadium, un’altra delle “sliding doors” della stagione azzurra. Di fatto, da lì in poi, è una partita più di calci che di calcio.

LA RABBIA DEL PIPITA – Gli azzurri perdono lucidità, sfiorando il gol solo in due circostanze (con un diagonale di Insigne e poi con un colpo di testa di Hamsik, nei minuti conclusivi) e ritrovandosi anche in inferiorità numerica: all’irriducibile Higuain, frustrato per un sogno-scudetto che si allontana, va il sangue agli occhi ed ecco che Irrati mostra il secondo giallo all’argentino, per un intervento su Felipe. La reazione dell’ex madridista è rabbiosa, con i compagni (compreso Reina, accorso dalla panchina) a trattenerlo dall’aggredire, almeno verbalmente, l’arbitro. È questa l’istantanea più potente della giornata del Napoli, mentre l’Udinese chiude controllando in agilità, ritrovando consapevolezza dei propri mezzi e il giusto ottimismo in vista del finale di campionato.
 
UDINESE-NAPOLI 3-1 (2-1)
UDINESE
(3-4-1-2): Karnezis 6; Heurtaux 6.5, Danilo 6, Felipe 6.5; Widmer 7.5, Kuzmanovic 6.5, Badu 7, Armero 6 (29’st Piris sv); Bruno Fernandes 7; Thereau 7 (38′ st Perica sv), Zapata 6.5 (19′ st Matos 6). (97 Meret, 2 Wague, 21 Edenilson, 26 Pasquale, 53 Ali Adnan, 89, 55 Halfredsson, 20 Lodi, 34 Iniguez, 99 Balic, 18 Perica, 88 Matos). All. De Canio
NAPOLI (4-3-3): Gabriel 5.5; Hysaj 5.5, Albiol 5.5, Koulibaly 5, Ghoulam 4.5; Allan 6, Jorginho 6 (29′ st El Kaddouri sv), Hamsik 5.5; Callejon 6 (13′ st Mertens 5.5), Higuain 6.5, Insigne 6 (27′ st Gabbiadini). (1 Rafael, 25 Reina, 3 Strinic, 11 Maggio, 18 Regini, 21 Chiriches, 6 Valdifiori, 19 David Lopez, 77, 94 Chalobah). All. Sarri
ARBITRO: Irrati di Pistoia
RETI: pt 14′ e 46′ Bruno Fernandes, 24′ Higuain; st. 12′ Thereau
ANGOLI: 2-6
RECUPERO: 1′ e 6′
ESPULSI: Sarri al 7’pt, Higuain al 30′ st per doppia ammonizione
AMMONITI: Koulibaly, Heurtuax, Ghoulam, Kuzmanovic, Higuain, Jorghino, Bruno Fernandes, Widmer per gioco falloso, Mertens per simulazione
SPETTATORI: 20 mila circa
NOTE: Al 26’pt Gabriel para un rigore a Bruno Fernandes e si oppone anche sulla ribattuta di Felipe

udinese

serie A
ssc napoli
Protagonisti:
gonzalo higuain

Fonte: Repubblica

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