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Udinese, De Canio: ”Di Natale? Uno come lui deve dare l’esempio”

Udinese, De Canio: ''Di Natale? Uno come lui deve dare l'esempio"Gigi De Canio (ansa) UDINE – Il giorno dopo il successo sul Napoli che ha probabilmente affievolito i sogni tricolori degli azzurri e ridato linfa alla classifica dell’Udinese che ora viaggia con 6 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, Luigi De Canio chiama ora all’appello Totò Di Natale, icona della squadra friulana nelle ultime stagione, ma che sta faticando e non poco in questa. Col Napoli non è stato nemmeno convocato. “Se si fosse allenato al 60-70 percento rispetto agli altri, per il talento che ha nessuno lo lascerebbe fuori. Ma da lui mi aspetto che diventi parte integrante della squadra e che non faccia sempre allenamenti personalizzati. C’è il massimo rispetto per ogni calciatore, a maggior ragione per quelli di grandissimo talento come Di Natale. Però da quando sono arrivato ho chiesto a tutti di avere un atteggiamento come quello di ieri e come nella prima partita con il Sassuolo. è chiaro che l’Udinese per raggiungere certi risultati deve essere così, a maggior ragione in un momento come questo in cui la squadra è invischiata nella lotta per non retrocedere – spiega il tecnico ai microfoni di Radio Anch’Io Lo Sport -. I calciatori che in questo momento non sono in condizione atletica non è che li ho messi fuori rosa, non li ho convocati per questa partita. Ma mi aspetto che loro recepiscano questo messaggio e che si mettano in condizione di allenarsi e mettermi in difficoltà”.

COL NAPOLI FACILE TROVARE MOTIVAZIONI – Poi il tecnico torna sulla gara col Napoli. “Il pensiero era rivolto solo alla classifica traballante, che dovevamo puntellare. Abbiamo dovuto mettere in campo tutte le motivazioni di una squadra che in passato ha sempre stupito in campionato: sia con Guidolin, col sottoscritto, e con Spalletti, ha sempre avuto nel suo Dna queste partite – racconta -. Ho cercato di risvegliare nei ragazzi questo spirito e la volontà di stupire per migliorare la classifica e ci siamo riusciti: incontrando una grande squadra le motivazioni vengono da sole. Il Napoli, giocando un bel calcio, è sempre piacevole da vedere. Ma per quanto si possa studiare una squadra, vince sempre chi fa meglio in campo ciò che sa fare. L’Udinese è stata aggressiva quando gli avversari avevano palla, rimanendo compatta in fase difensiva e credendo nella propria capacità di fare gol. Poi gli accorgimenti tattici li facciamo noi come gli avversari e stavolta l’Udinese, complici anche queste motivazioni, ha alzato il livello di attenzione, facendo bene ciò che sa fare”.
LA CURA DE CANIO PER USCIRE DALLA DEPRESSIONE – Una cura De Canio, per l’Udinese, esiste eccome: “Una squadra in difficoltà di risultati di solito è depressa e la voce di un allenatore nuovo, che viene dall’esterno, per i calciatori può avere una maggiore rilevanza. Ho cercato di ricreare un clima di fiducia nelle loro capacità, risvegliando anche l’orgoglio di quello che sono stati e che potrebbero essere. è difficile lavorare tanto sugli aspetti tattici quando mancano così poche partite, anche se l’abbiamo comunque fatto, ma quello psicologico, per chi interviene in corsa, è quello su cui si può incidere maggiormente”. Il Napoli visto ieri alla ‘Dacia Arena’, assicura De Canio, non è stato condizionato dal suo nervosismo: “Ha cercato di fare il suo gioco ma l’Udinese ha avuto molti meriti, è stata attenta in campo, ferocemente concentrata. Il Napoli ha cercato di essere quello di sempre ma non c’è riuscito, l’Udinese ha disputato una grande partita”. Infine, una battuta su Higuain, espulso per doppia ammonizione e autore di una scenata che potrebbe costargli diversi turni di squalifica: “E’ un giocatore molto istintivo, lo abbiamo conosciuto in tutti questi anni. è sempre particolarmente teso in gara, in quel momento stava perdendo e sapendo che sarebbe stato espulso, si è ancora di più innervosito perché lasciava la squadra in inferiorità numerica”. udinese calcio

serie A
Protagonisti:
luigi de canio

Fonte: Repubblica

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