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Empoli-Fiorentina 2-0: il derby si tinge d’azzurro, viola in piena crisi

EMPOLI – L’Empoli interrompe un digiuno di vittorie lungo tre mesi nella sfida più attesa e certifica la crisi nera della Fiorentina. Il 2-0 finale è lo specchio del momento negativo dei viola che, dopo una prima parte di stagione esaltante, si sono completamente persi per strada. Spuntata in attacco (soltanto 4 gol segnati nelle ultime 6 uscite di campionato) e in evidente debito di ossigeno, la squadra di Sousa parte forte ma non trova il vantaggio e con il passare dei minuti si squaglia sotto i colpi di un Empoli che, approfittando della netta flessione dei gigliati, trova il primo successo nel girone di ritorno e adesso può davvero festeggiare il traguardo della salvezza.
 
OUT SKORUPSKI, TORNA KALINIC – Paulo Sousa ritrova Kalinic, al rientro dalla squalifica, e preferisce rinunciare dal primo minuto a Badelj – non al meglio – con il conseguente arretramento di Borja Valero in mediana, proponendo una linea a tre (Tello, Ilicic e Bernardeschi) a sostegno della punta croata. Nell’Empoli, assente Skorupski per un problema al gomito, in porta c’è Pelagotti, all’esordio assoluto in serie A. Per il resto Giampaolo, privo di Costa, recupera Laurini a destra e punta sul solito 4-3-1-2, con Saponara alle spalle del tandem Pucciarelli-Maccarone.
 
OTTIMO AVVIO VIOLA – La Fiorentina riesce a sorprendere l’Empoli con un avvio di gara veemente. I viola mostrano grande aggressività in mezzo al campo e sfruttano bene le corsie laterali, impedendo agli azzurri di impostare la propria manovra con la brillantezza che spesso riesce a contraddistinguere il gioco degli uomini di Giampaolo. I gigliati, nonostante l’evidente supremazia territoriale, però confermano tutte le loro difficoltà in zona gol palesate nell’ultimo mese e mezzo. La Fiorentina arriva con grande fluidità in area, ma non trova mai la stoccata vincente sotto porta. L’unica occasione finalizzata senza sbavature è quella che, al 15′, vede Tello rientrare sul mancino, dopo l’apertura perfetta di Bernarderschi, e scaricare un tiro a colpo sicuro che incontra la provvidenziale e fortunosa deviazione di Cosic in angolo.
 
PUCCIARELLI GELA LA FIORENTINA – L’Empoli, pur in difficoltà, ha il merito di non disunirsi e, limitati i danni di fronte alla sfuriata iniziale della Fiorentina, sa trovare la giuste contromisure che permettono agli azzurri di affacciarsi con maggiore continuità nella metà campo avversaria nella seconda metà della prima frazione di gioco. I padroni di casa cercano di sfruttare soprattuto la corsia di sinistra e si affidano ai movimenti tra le linee di Saponara e alla brillantezza di Pucciarelli per creare qualche apprensione alla retroguardia viola, sempre brava a vincere i duelli individuali. Al 41′, però, Roncaglia sbaglia il disimpegno, Pucciarelli si avventa sulla corta respinta e, dopo aver messo a sedere Rodriguez con un secco dribbling, trafigge Tatarusanu.
 
VIOLA SPUNTATI – Nella ripresa Sousa si gioca la carta Zarate, ma la Fiorentina non riesce a pungere. La buona volontà non manca ai viola che in più di una circostanza fraseggiano bene sulla trequarti ma non hanno la forza necessaria per chiudere l’azione negli ultimi metri. Ilicic ci prova un paio di volte dalla distanza senza precisione, Kalinic non ha più l’istinto del killer da area di rigore del girone d’andata (nel ritorno il croato è andato a segno una sola volta nell’ultima vittoria della Fiorentina sul campo dell’Atalanta), Zarate si libera più volte al tiro ma spara sempre a salve. L’Empoli, invece, sa essere più incisivo e all’87’ chiude i conti. Puccciarelli, migliore in campo, si accentra dalla sinistra e va al tiro, costringendo Tatarusanu alla deviazione in tuffo. Il portiere romeno, però, non può nulla sulla ribattuta di Zielinski che, appostato al limite dell’area, infila la palla nell’angolino in modo chirurgico.
 
GIGLIATI AL QUINTO POSTO – La Fiorentina, a secco di vittorie da 6 partite (4 pareggi e 2 ko) scivola al quinto posto, superata anche dall’Inter, e paga dazio per un mercato di gennaio che non ha saputo consegnare a Sousa i giusti ricambi di cui il portoghese avrebbe avuto bisogno per continuare a competere ad alti livelli. L’Empoli, invece, festeggia l’ennesimo miracolo sportivo frutto di una programmazione lungimirante, alla quale in tanti dovrebbero ispirarsi. Un girone di ritorno sottotono aveva fatto passare un po’ in secondo piano anche la bontà del lavoro svolto da Giampaolo, ma ecco puntale la vittoria nel derby con i viola – attesa dal 1997 – a ricordarlo anche ai più distratti.
 
EMPOLI-FIORENTINA 2-0 (1-0)
EMPOLI (4-3-1-2): Pelagotti 6.5; Laurini 6 (12′ st Bittante 6.5), Tonelli 6.5, Cosic 6, Mario Rui 6; Croce 6.5 (25′ st Buchel 6), Paredes 6, Zielinski 7; Saponara 6 (31′ st Krunic sv); Maccarone 6, Pucciarelli 7.5. In panchina: Pugliesi, Piu, Zambelli, Mchedlidze, Ariaudo, Diousse, Maiello, Camporese. Allenatore: Giampaolo.
FIORENTINA (4-2-3-1): Tatarusanu 6; Roncaglia 5 (37′ st Blaszczykowski sv), Gonzalo Rodriguez 6, Astori 6.5, Marcos Alonso 6; Vecino 5, Borja Valero 5.5; Tello 6, Bernardeschi 6 (12′ st Zarate 6), Ilicic 5.5 (37′ st Kone sv); Kalinic 5.5. In panchina: Lezzerini, Pasqual, Satalino, Tino Costa, Badelj, Tomovic. Allenatore: Paulo Sousa.
ARBITRO: Damato di Barletta.
RETI: 41′ pt Pucciarelli; 43′ st Zielinski.
NOTE: giornata praticamente primaverile; terreno di gioco in discrete condizioni. Ammoniti: Cosic, Roncaglia, Vecino, Marcos Alonso, Buchel, Astori, Zielinski. Angoli: 6-2 per la Fiorentina. Recupero: 0′; 4′. serie A

Fiorentina
empoli calcio
Protagonisti:

Fonte: Repubblica

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