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Juventus, Allegri: “Voglio una cattiveria da scudetto. Se andavo via lo dicevo un mese fa”

Juventus, Allegri: "Voglio una cattiveria da scudetto. Se andavo via lo dicevo un mese fa"Massimiliano Allegri (agf) TORINO – Fine della telenovela legata al rinnovo del contratto di Massimiliano Allegri. “Se avessi deciso di andare via, avrei informato la Juve già un mese fa – dice chiaro e tondo il mister -. In questo modo, il club avrebbe trovare un altro allenatore e io un’altra squadra, oppure sarei andato al mare, dove non si sta affatto male”. Confermato quanto anticipato nei giorni scorsi: il “Conte Max” non farà come il suo predecessore Antonio Conte, che piantò la Signora in asso il 15 luglio di due anni fa. Il rinnovo fino al 2018, con opzione per il 2019, è una formalità. Solo questione di tempo: “Domenica è stata travisata una parola che non avevo detto – prosegue Allegri -. Mi sembra di essere stato molto chiaro, dicendo che con la società non ci incontreremo questa settimana ma soltanto a scudetto ottenuto. E comunque non ci saranno problemi”. Confermato anche il fatto che, tra le garanzie tecniche chieste dal tecnico livornese, c’è soprattutto la permanenza di Pogba: “Se in estate preferirei avere 100 milioni da spendere oppure Pogba? Non potendo avere tutti quei soldi in mano, mi tengo Paul”.

La conferenza era cominciata inevitabilmente con una domanda su Marchisio, al quale questa mattina è stato ricostruito per via artroscopica il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. “L’intervento, eseguito dal professor Flavio Quaglia, presso la Clinica Fornaca di Sessant di Torino, è perfettamente riuscito – informa il sito Juventus.com -. I tempi previsti per il ritorno all’attività sportiva agonistica sono di circa 6 mesi”. Per sostituire il “Principino” in regia, sono in ballottaggio Lemina e Hernanes: “Devo valutarli, stanno entrambi bene. Ho sentito Claudio ieri sera, era abbastanza tranquillo. Ha subìto un grave infortunio ma cerchiamo di vedere le cose positive: con l’estate di mezzo, potrebbe essere di nuovo in squadra a settembre”. In estate la Juve valuterà i possibili innesti a centrocampo di Kanté (Leicester) oppure Biglia (Lazio). 

Con il quinto scudetto ormai in ghiaccio, a Vinovo tiene soprattutto banco il futuro: “Grazie al lavoro fatto dalla società, questa squadra ha un grande avvenire davanti”. Lavoro doppio per Allegri, impegnato ad azzerare il rischio di amnesie (“con il Palermo ho visto dei blackout da non ripetere, dopo il 2-0 abbiamo staccato la spina”) e a tenere tutti sul pezzo in vista del turno infrasettimanale in programma domani allo Stadium contro la Lazio: “Ci stanno già facendo i complimenti, il problema è che non abbiamo ancora vinto niente. Nel calcio non c’è mai nulla di scontato. Guardate il Barcellona, una squadra imbattibile sul piano del gioco che però ha accusato un calo di condizione psicologica. Teniamo alta la tensione fino alla finale di Coppa Italia del 21 maggio, un altro traguardo da raggiungere”. Allegri non si fida della Lazio, rivitalizzata dalla cura Simone Inzaghi: “Domani affrontiamo una squadra che ha vinto le ultime due partite e non è mai stata battuta nelle ultime nove trasferte. Servirà la cattiveria giusta per portare a casa quei tre punti che ci farebbero fare il balzo definitivo verso il nostro quinto straordinario scudetto”.

Il turnover sarà piuttosto limitato: Allegri potrebbe schierare più titolari contro la Lazio che nel successivo impegno di domenica in casa della Fiorentina. Si valuta la possibilità di tornare alla difesa a quattro, per far riposare uno tra Bonucci e Barzagli, oppure di mantenere la linea a tre con l’inserimento di Evra. Possibile un turno di riposo per uno tra Khedira e Pogba (Sturaro e Asamoah scalpitano, mentre Pereyra sarà rientrerà soltanto a Firenze), mentre l’attacco, alla luce della squalifica di Morata, ripartirà dal tandem Mandzukic-Dybala: “Non possiamo perdere tutte le volte i nostri giocatori in diffida per proteste – ammonisce Allegri -. Era già accaduto con Zaza e con Khedira, sul 4-1 nel derby contro il Toro. Alvaro deve crescere e imparare a frenarsi in certi momenti”. L’obiettivo dichiarato è fare un punto in più del Napoli nelle prossime due uscite, così da chiudere matematicamente il discorso-scudetto. “Mancano ancora 7 punti per la certezza, speriamo che dopo Napoli-Bologna di questa sera ne manchi qualcuno in meno. Lavoriamo per fare un punto in più dei nostri inseguitori”. Insomma, la Signora non vuole ancora tirare i remi in barca. Dice di non fidarsi di una concorrenza che però sembra di un’altra categoria: “Non sono d’accordo con chi vede un calo della competitività delle nostre avversarie – conclude Allegri -. Il Napoli ha fatto un cammino importante, e le altre squadre non hanno fatto disastri, altrimenti avremmo già vinto lo scudetto”. 

juventus

serie A
Protagonisti:
massimiliano allegri

Fonte: Repubblica

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