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Inter, Mancini: “Se chiama la Nazionale non si può rifiutare”

Inter, Mancini: "Se chiama la Nazionale non si può rifiutare"Roberto Mancini (agf) MILANO – L’Inter si prepara al finale di campionato, ma la testa è già al mercato. I nerazzurri domenica giocheranno contro la Lazio a Roma, poi in casa contro l’Empoli e con il Sassuolo in trasferta. E così, mentre l’attenzione di Roberto Mancini è esclusivamente alla volata finale, i dirigenti si stanno muovendo da settimane per regalare al tecnico nuovi innesti in vista della prossima stagione. L’allenatore la scorsa settimana ha sottolineato di preferire 2-3 giocatori con personalità piuttosto che un numero maggiore di calciatori dalle dubbie potenzialità. Questa è la base da cui si stanno muovendo il direttore sportivo Piero Ausilio (contattato dal Bologna) e il neo dirigente Giovanni Gardini. Sempre – ovviamente – con uno sguardo attento al bilancio. Per la difesa Caner Erkin, terzino del Fenerbahce, piace da tempo al club, ma la certezza matematica che arrivi per ora non c’è. Ad oggi l’unico accordo tra società e giocatore è verbale, mancano, infatti, le firme sul contratto. Tra l’altro, in questi giorni il responsabile degli osservatori della prima squadra, Massimo Mirabelli, è volato in Sudamerica alla ricerca di nuovi talenti. Per ora non ci sono nomi, ma nel caso il dirigente dovesse trovare qualche profilo adatto ai nerazzurri, l’affare che porta a Erkin potrebbe bloccarsi. Per il centrocampo c’è Banega, che però prima vuole vincere con il Siviglia poi concentrarsi sul suo addio alla Spagna. A Mancini piace molto Biglia, giocatore che l’ex City ha chiesto espressamente al presidente Erick Thohir. C’è anche un altro laziale nel mirino dei nerazzurri. Si tratta di Candreva, per lui gli interisti stanno parlando da tempo con Claudio Lotito, presidente della Lazio, che per il suo gioiello chiede 30 milioni circa. Sul biancoceleste – che a fine stagione incontrerà i dirigenti laziali per fare il punto sul futuro e comunicargli la volontà di lasciare Roma – è seguito da vicino anche dal Napoli, dalla Fiorentina e dalla Juventus neo scudettata. Dall’estero, invece, sembra che sulle tracce del calciatore ci sia l’Atletico Madrid di Diego Simeone.
 
MANCINI, E’ COLPA MIA, ANCHE IO SBAGLIO: QUESTO E’ – “In coppa Italia con la Juventus abbiamo fatto molto bene rimediando due sconfitte immeritate. Commettiamo delle ingenuità e questo purtroppo, quando si lavora per ricostruire succede. Facciamo brutte figure in Italia perché non abbiamo pazienza”, dice Roberto Mancini a Premium parlando dei risultati altalenanti dell’Inter. “Mi sono preso tutte le responsabilità perché sono il tecnico – prosegue il Mancio –  abbiamo cercato di fare l’impossibile, abbiamo perso troppi punti ad inizio gennaio”. L’allenatore prosegue tornando a ripetere che la lontananza di Erick Thohir non è un problema: “La società è vicina. Io ho allenato in Inghilterra dove non ho mai visto il presidente, quindi non dovrebbero vincere? Thohir lo sento tutte le settimane e vedo la dirigenza ogni giorno”.

SUL MERCATO IDEE BRILLANTI – “Difficile parlare adesso di mercato, non si sa cosa potremmo fare. Dovremo avere idee brillanti. Touré è un grande giocatore, ma è del City”, così commenta Mancini sulla campagna acquisti estiva. Il tecnico prosegue e spiega: “Il calcio è particolare, a volte non c’è bisogno di cambiare tanto: quando hai una base è meglio non rivoluzionare. Adesso noi abbiamo bisogno di qualità tecniche elevate”
 
IO CT? PERCHE’ NO? – “Non capita a tutti di allenarla, non è un traguardo per tutti: il lavoro è diverso però può essere ugualmente bello e piacevole. Quando arriva la chiamata della Nazionale, se c’è la possibilità, penso che uno debba accettare”, questo il pensiero del Mancio sulla panchina della nazionale che il ct Antonio Conte lascerà libera dopo gli europei.

 LEICESTER UNA FAVOLA – “Sono molto felice per la squadra, un favola bellissima, sono contento per Ranieri perché è una brava persona e se lo merita. Il Leicester ha trovato giocatori in condizione fisica strepitosa e quando hanno capito che poteva essere una buona annata hanno spinto. Tutto si è incanalato per il verso giusto”, in tema allenatori l’ex City commenta le frasi di Diego Simeone che ha detto che un giorno tornerà all’Inter: “E’ stato un giocatore dell’Inter ed è giusto che pensi di poter tornare. Non possiamo allenare in due, non so tra quanto succederà e non è una cosa che mi dispiace”.

Inter

serie A
Protagonisti:
Roberto Mancini

Fonte: Repubblica

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