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Milan, Brocchi: ”Attaccato senza logica, sto dando il massimo”

Milan, Brocchi: ''Attaccato senza logica, sto dando il massimo''Cristian Brocchi (agf) MILANO – Penultima chiamata per il 6° posto. Per la prima volta dopo mesi, domani a Bologna contro i rossoblù di Donadoni, il Milan scende in campo con il compito di riacciuffare la posizione più bassa che vale l’Europa League (tenendo conto dell’abbinamento della finale di Coppa Italia tra Juventus e rossoneri) a sei giorni dal sorpasso subito dal Sassuolo. Compito sempre più arduo per Cristian Brocchi che finora ha vinto solo una partita alla guida del Milan, quella del debutto a Marassi con la Sampdoria.

Brocchi, di fronte ci sarà una bandiera rossonera come Donadoni.
“Ho un bellissimo ricordo legato a Donadoni. E’ stato lui, quando era Ct, a farmi fare l’unica partita in Nazionale. E’ stata una grande emozione. Domani lo ringrazierò ancora per l’opportunità che mi ha concesso. Non mi fido del Bologna, ma voglio fidarmi dei miei ragazzi. Domani devono mettere in campo quello che hanno messo in campo in settimana durante gli allenamenti”.
La squadra vuole davvero il 6° posto?
“E’ fuori discussione. La squadra vuole arrivare in Europa League. Non posso pensare il contrario vedendo come lavorano i giocatori in settimana. E’ il nostro obiettivo. Domani voglio vedere l’atteggiamento giusto da parte della squadra”.
Quello che non si è visto col Frosinone?
“Domenica non abbiamo iniziato bene e abbiamo preso subito gol. Ne abbiamo parlato in settimana. L’allenamento di stamattina è iniziato a 2000 all’ora, speriamo che sia così anche domani. Comunque con il Frosinone il risultato non è stato positivo, ma il 3-1 avrebbe ammazzato molte squadre. Noi invece abbiamo reagito e alla fine abbiamo anche rischiato di vincere la partita. Insieme al mio staff abbiamo rivisto la partita 4-5 volte: abbiamo tirato fuori aspetti positivi e negativi”.
I giocatori sono entrati nel mirino delle critiche: secondo lei, sono i responsabili principali di questo momento negativo?
“Giocare a San Siro in questo momento non è facile. Ai ragazzi ho detto che l’inizio di partita di domenica non deve ripetersi più, ma poi ci hanno provato fino alla fine. Tutelerò sempre i miei giocatori finché mi dimostreranno la voglia di lottare e reagire. Non dirò mai che un mio giocatore non è all’altezza, per me sono i più forti di tutti. Vogliono capovolgere la situazione attuale”.
Anche un uomo Fininvest come Confalonieri ha criticato duramente la squadra.
“Ha fatto una battuta molto bella e originale sul mio cognome. Ripeto, non mi sentirete mai lamentarmi di un mio giocatore, quelli che ho a disposizione per me sono i migliori di tutti. Questa squadra ha molto bisogno di autostima, non di presunzione. Il calciatore deve andare in campo sentendosi apprezzato dal suo allenatore, altrimenti è già un errore del suo allenatore”.
Secondo lei, la squadra sta recependo le sue indicazioni?
“Sto cercando di ottenere dai giocatori di fare un tipo di corsa e di intensità differenti. Il passo giusto non può esserci subito, ma adesso è da un po’ che stiamo lavorando. Quindi spero di vedere presto la condizione che voglio”.
Si aspettava una partenza così da allenatore in Serie A?
“Mai pensato che fosse facile, ma che fosse bello ed emozionante. Sto vivendo tutto con grande serenità e determinazione. Allenare in Serie A non è facile per me e non lo è per nessuno. Non è facile essere attaccato senza logica, ma non posso mettere a tacere le critiche a prescindere. Sono qui perché ho un grande amore per questa società e sto dando il massimo”.
Ha avuto modo di confrontarsi con Berlusconi?
“Il presidente sa bene quello che stiamo facendo. I risultati condizionano i giudizi, ma credo contro il Frosinone si sia visto qualcosa di diverso. Abbiamo creato tanto, abbiamo avuto tanto possesso palla. Qualcosa di buono si è visto”.
Come è stata la settimana di Donnarumma dopo gli errori col Frosinone?
“Gli ho detto che gli avrei tirato un cazzotto se lo avessi visto triste. Anche i migliori hanno fatto errori: dov’è il problema? Non gli si può chiedere di più. Deve andare avanti con serenità. Non può essere un errore a mettere in dubbio le sue grandi qualità”.
Come mai Menez non è tra i convocati?
“E’ fuori per un fastidio alla schiena. Anche oggi aveva dolore, non è al 100%. Non ci sarà neanche Abate. Pure Alex non sta benissimo (potrebbe giocare Mexes dal 1′, ndr). Sono assenze passeggere, ma che danno fastidio. Ogni allenatore vorrebbe avere tutti a disposizione, ma chi scenderà in campo darà il massimo”.
Antonelli riuscirà a recuperare per la finale di Coppa Italia?
“La speranza è quella. Per noi è un giocatore importante”.
Sono tanti gli infortuni muscolari da quando c’è stato il cambio di allenatore.
“Bertolacci si è fatto male contro la Sampdoria quando eravamo appena arrivati. Bonaventura stava giocando tanto e anche i dati dicono che era un giocatore stanco. Quello di Abate non è un infortunio muscolare, Menez ha un problema alla schiena che non riguarda la preparazione. Antonelli non ha giocato dal primo minuto col Frosinone perché aveva vissuto una settimana particolare dal punto di vista emotivo visto che la moglie doveva partorire. Proprio per questo motivo volevo tutelarlo facendolo iniziare dalla panchina perché so che in queste condizioni psicologiche ci sono maggiori rischi di farsi male”.
Chi è il rigorista tra Bacca, Balotelli e Menez?
“Non sono mai entrato nella decisione di chi deve calciare il rigore. C’è un rigorista, ma devono mettersi d’accordo i ragazzi. L’unica cosa che voglio è la chiarezza su chi va a calciare, non voglio vedere litigi per chi deve tirare”.
Come si fa a fronteggiare tutte queste critiche?
“Mi danno grande carica, il mio dovere è trasmetterla alla squadra. Anche in questa settimana ci siamo confrontati. Ho avuto risposte importanti. La speranza è di vederle in campo”.

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serie A
Protagonisti:
cristian brocchi

Fonte: Repubblica

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