CALCIOMERCATO

Higuain, De Laurentiis è inflessibile. Ma è pronto il piano B

Nove ore: quante ne servono per poter assorbire tutto ciò che accade oltre Oceano, per lasciare che quell’eco – oppure ciò che pare un ronzio – s’attenui, perdendosi in quella nuvola di silenzio. Nove ore: e quando a Los Angeles siamo all’alba, altrove – l’Italia, la Spagna, ovunque parli Nicolas Higuain – è ormai il tramonto di divagazioni, che vanno spegnendosi nella routine. Good morning, good night: ma domani, quando sarà un altro giorno, non ci sarà granché da vedere, perché ciò che è fatto è fatto e ciò ch’è scritto ha un senso giuridico, oltreché etico.

IL MURO – La scelta di vita (adesso, sempre) è nel rispetto assoluto che Aurelio De Laurentiis chiederà del contratto, nel rigore tranciante che il club mostrerà al Pipita e al fratello, nell’esigenza inavvicinabile di essere fedeli ad un principio, ad una linea-guida, ad un accordo che ha nel giugno del 2018 la sua scadenza naturale e che può essere eventualmente «strappato» solo esigendo i novantaquattro milioni e passa della clausola rescissoria. […]

LIKE- Perché se dovesse accadere, il Napoli cercherà di farsi trovare preparato e adeguatamente: nella lista di gradimento, of course, entra di diritto Maurito Icardi (23), che è solidamente interista, che De Laurentiis aveva già acquistato prima che l’argentino cedesse al corteggiamento di Massimo Moratti; ma non può finir così, chiaramente, perché – nel caso – per ricucire quella «ferita», sarebbe indispensabile avere una serie di opzioni e tutte non solo fascinose ma soprattutto rassicuranti: Pierre- Emerick Aubameyang (27) ha chiaramente il gradimento di De Laurentiis, e da un bel po’, e diventerebbe ipotesi (notevolmente dispendiosa) da tener presente. Ma questo è ciò che si scorge ben al di là d’un muro, duro da sgretolare.

corrieredellosport

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