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Allegri: ”E’ una Juve diversa, vincere ancora non sarà facile”

TORINO – “Juve più forte dell’anno scorso? No, diciamo diversa. E guai a pensare che lo scudetto sia già nostro perché nel calcio…”. Massimiliano Allegri zavorra certi facili entusiasmi e scopre otto undicesimi della formazione che domani sera inaugurerà il campionato contro la Fiorentina. Il tecnico deve ancora decidere chi tra Lichtsteiner e Dani Alves agirà a destra del 3-5-2, chi tra Lemina (favorito) e Hernanes sostituirà in regia Pjanic, che con tutta probabilità partirà dalla panchina, e chi tra Mandzukic (favorito) e Higuain farà coppia con Dybala.

Massimiliano Allegri, la Juve ha subito un’altra rivoluzione dopo quella dell’anno scorso: problemi?
“Sono arrivati altri cinque giocatori nuovi. Lavoriamo tutti insieme soltanto da diciassette giorni, ci vorrà un po’ di tempo per amalgamarci. Servirà un approccio caratteriale importante. Certe partite sono ancora più difficili quando la stagione è appena cominciata”. 

Tutti dicono che lo scudetto bianconero, il sesto consecutivo, è quasi obbligatorio, se non una specie di passeggiata di salute. 
“Non sarà assolutamente facile vincere ancora. Fare ottimi acquisti non significa vincere matematicamente il titolo. Il primo obiettivo è arrivare a marzo in corsa per tutte le competizioni. Da lì in poi, ci giocheremo la stagione. Detto questo, ogni anno che passa si alza l’asticella della difficoltà. Le avversarie sono sempre più agguerrite. Facciamo tesoro della falsa partenza dell’anno scorso”.

La Juve è più forte dell’anno scorso anche perché ha indebolito due avversarie come il Napoli e la Roma? 
“Non so se la squadra è più o meno forte, diciamo che è diversa perché l’anno scorso non c’erano giocatori come Pjanic o un cannoniere come Higuain, un giocatore straordinario. E poi Dani Alves è diverso da Cuadrado e Pjaca è un ragazzo molto interessante, la possibile rivelazione del campionato per caratteristiche fisiche e tecniche: può fare l’esterno o l’interno di centrocampo oppure uno dei due trequartisti”. 

Sente già il rumore dei nemici? De Boer ha detto che non vi siete rinforzati
“Le nostre antagoniste saranno Inter, Roma e Napoli. E non per forza in questo ordine”. 

Che Fiorentina si aspetta di vedere? 
“I numeri dicono che i viola ottengono ottimi risultati nella prima parte della stagione. Hanno molta tecnica e non hanno cambiato quasi niente rispetto all’anno scorso: rispetto a noi saranno avvantaggiati. Per conquistare i tre punti servirà una grande prova di carattere. E i tifosi ci dovranno dare una bella mano”. 

Domani conteranno di più le gerarchie dell’anno scorso o la condizione fisica attuale? 
“Ci sono due gruppi, uno più in forma dell’altro. Sette giocatori su dieci sono già stati scelti (l’undicesimo è il titolarissimo Buffon; ndr). A metà campo possiamo contare soltanto su Khedira, Pjanic, Lemina, Hernanes e Asamoah, con Alex Sandro che eventualmente può fare la mezzala. I tre dietro dovrebbero essere i soliti (Barzagli, Bonucci, Chiellini; ndr). E davanti giocherà Dybala”. 

Come stanno Pjanic ed Evra? 
“Miralem verrà valutato tra oggi e domani mattina. Se è il caso di rischiarlo? Dipende dai momenti, adesso preferisco non farlo. Se non ci sarà Pjanic, in regia giocherà uno tra Lemina o Hernanes. Quanto a Patrice, ha subito soltanto una botta, sarà sicuramente a disposizione”. 

E Khedira e Higuain come stanno? 
“Sami è arrivato il 5 agosto, si allena da quindici giorni, ma la sua capacità di stare in campo può mascherare una condizione non ottimale. Gonzalo non si è presentato in ottime condizioni, ma ora sta molto meglio e ha pure segnato a Villar Perosa”. 

Serve un centrocampista in più? E’ contento del ritorno di Cuadrado? 
“Di mercato non voglio parlare, tanto meno di giocatori di altre squadre. Agosto è micidiale, come gennaio, proprio perché è tutto ancora aperto. E’ una trappola”. 

La preparazione estiva è andata meglio rispetto all’anno scorso? 
“Questa volta abbiamo avuto quaranta giorni per lavorare, uno spazio di tempo giusto. Chi è arrivato dopo ha pochi giorni di preparazione nelle gambe, ma tutto sta procedendo bene. Rispensando ai guai fisici di molti l’anno scorso, preferisco vincere lo scudetto e collezionare 50 ko piuttosto che perderlo e contare appena 3 infortunati. Quando si spinge sull’acceleratore, qualcuno può saltare. Ma l’importante è arrivare al traguardo per primi”. 

Dybala è entrato subito in condizione: può fare meglio dell’anno scorso? 
“Paulo può fare molte belle cose più e meglio dell’anno scorso. Lui tende a migliorare tutti i giorni, diventerà uno dei primi tre giocatori al mondo. E’ il suo obiettivo, e lui è molto determinato”. 

Anche Pogba diventerà uno dei primi tre? A proposito, come vi siete salutati? 
“Sì, può, purché sappia di dover crescere ancora. Purtroppo non ci siamo sentiti, perché lui era in vacanza fino al giorno prima di andare a Manchester. Avevamo un buon rapporto, anche se Paul sarà ancora arrabbiato per aver perso le due sfide contro di me a calcio e a basket (ride; ndr)”. 

Fonte: Repubblica

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