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Inizia l’avVentura: “Voglio un’Italia che diverta”

“Nessuna emozione particolare nel vedere i giocatori, li avevo incontrati tutti nei ritiri, tranne Pellé che in Cina mi veniva complicato vedere…”. Lo ha detto il nuovo ct della Nazionale, Giampiero Ventura, dopo aver diretto il primo allenamento a Coverciano in vista dell’amichevole con la Francia di giovedì sera a Bari. “Mi sento assolutamente un allenatore come Conte, il ruolo del selezionatore è decisamente diverso ma in campo fai l’allenatore e io mi sento questo – ha aggiunto Ventura -. Oggi avevo persino le lacrime agli occhi, mi mancava da tre mesi e non ero mai rimasto così tanto tempo lontano da un campo di calcio. Spero sia l’inizio di un qualcosa di piacevole e produttivo”.

Il modulo 3-5-2 – “El Shaarawy ha pochissime possibilità di essere utilizzato, semplicemente perché in quel ruolo non c’è posto per lui. Lo stesso discorso per Berardi: finché il modulo è questo, gli esterni offensivi, per quanto bravi, trovano difficoltà a trovare una collocazione. Abbiamo un’infinità di esterni di grande prospettiva, sarebbe un peccato mortale non dedicare loro del tempo. Mi parlavano di stage, ma ho detto che non ne volevo fare; piuttosto volevo fare dei raduni con tutti quelli che non fanno parte oggi del gruppo 3-5-2, facendo con loro un discorso completamente diverso dal punto di vista tattico”, ha spiegato ancora Ventura.

Gli altri – “Oltre alle qualificazioni abbiamo due amichevoli certe con Francia e Germania, non sono certo l’ideale per schierare dei giovani con un percorso diverso – ha spiegato Ventura -. Resto dell’idea, e le società si sono dimostrate assolutamente disponibili, di fare 2-3 convocazioni con chi non fa parte del gruppo 3-5-2 e portarli avanti in vista delle amichevoli di giugno, per costruire piano piano lo zoccolo duro della Nazionale. Fermo restando che chi c’è adesso è determinante, ma gli anni passano per tutti e non possiamo essere impreparati. Le tre date le abbiamo estrapolate ma senza l’ok della Figc non le posso dare. Poi sarà il campo a decidere, ma – ha ribadito l’ex tecnico del Torino – i giovani vanno messi in grado di esprimersi. Non vanno mandati alla roulette russa”.

L’obiettivo –  “Vorrei un’Italia che sappia divertirsi perché quando i giocatori si divertono in campo, è così anche per la gente. Ogni volta che a me è successo, ho ottenuto risultati”. “La nazionale di Conte si basava su organizzazione, grande disponibilità dei giocatori e compattezza di gruppo – ha ricordato Ventura – Se a tutto ciò aggiungiamo la voglia di divertirsi, allora abbiamo la possibilità di ritagliarci uno spazio da protagonisti”.
 

Bonucci in permesso – Leonardo Bonucci non si è presentato a Coverciano per motivi personali: sarà il giocatore, fanno sapere dalla federazione, a decidere se e quando rispondere alla convocazione. Il difensore della Juve e della Nazionale è alle prese con un delicatissimo problema legato alle condizioni di salute del figlio più piccolo, Matteo, di appena due anni. Per questo anche la Juve non lo ha convocato per la partita di campionato di sabato scorso all’Olimpico contro la Lazio.

Fonte: Sky

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