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Milan, da Jovetic a Rigoni: è il giorno dei “no”

Milan, da Jovetic a Rigoni: è il giorno dei "no"Mati Fernandez (ansa) MILANO – Una giornata iniziata con la speranza di convincere Fabregas e terminata con la rincorsa affannosa a Mati Fernandez. E’ stato uno dei finali di mercato più difficili degli ultimi anni per il Milan che aveva cercato di chiudere col botto mettendosi in contatto con il fuoriclasse spagnolo del Chelsea. L’approccio viene confermato anche dal canale tematico del club rossonero. Ma nel primo pomeriggio il sogno Fabregas svanisce perché il centrocampista preferisce restare a Londra e i margini di manovra di via Aldo Rossi sono troppo ridotti.

QUANTI NO – A quel punto comincia a girare un vortice di nomi: da Aaron Ramsey dell’Arsenal a Jovetic fino a Luca Rigoni e Rincon del Genoa (per il venezuelano proposto uno scambio con Poli). L’Inter si oppone al prestito del montenegrino ai cugini. E anche con gli altri club non si riesce a concludere. Galliani prova un sondaggio anche per un difensore: Garay dello Zenit. Ma niente da fare. La pista più convincente così rimane quella che porta a Mati Fernandez. Il centrocampista offensivo della Fiorentina è uno degli obiettivi della prima ora di Montella che si muove personalmente e telefona al calciatore già allenato in viola.

CAGLIARI BEFFATO – Il giocatore è d’accordo sulla destinazione rossonera, ma sul cileno vigila anche il Cagliari che può garantire condizioni migliori alla società toscana. I sardi però vengono beffati al fotofinish quando erano convinti di avere avuto la meglio. A prevalere è la volontà del 30enne sudamericano: in serata, a poche ore dal gong del mercato, il ds viola Pantaleo Corvino va a Casa Milan per parlare con Galliani e sbloccare i termini del trasferimento mentre il ds della neopromossa, Capozucca, è in volo per tornare in Sardegna.

DIEGO LOPEZ ALL’ESPANYOL – Fino a tarda sera la notizia migliore della giornata era stata la cessione in prestito di Diego Lopez all’Espanyol. Per il Milan equivale a un risparmio di ingaggio vicino ai 5 milioni lordi. Con la partenza dello spagnolo resta Gabriel. Il terzo portiere sarà un altro giovanissimo dopo Donnarumma: il 16enne Alessandro Plizzari della Primavera. Va in prestito anche il difensore colombiano Vergara: all’Arsenal Tula in Russia. Un ultimo giorno di sessione estiva che fotografa tutte le incertezze del Milan che sta navigando tra vecchia e nuova proprietà. In questo momento manca ogni appiglio sicuro. Montella sostanzialmente dovrà lavorare con il gruppo dell’anno scorso con l’aggiunta di Vangioni, Gomez, Sosa, Pasalic e Lapadula, tutti giocatori sui quali grava più di un’incognita.

SERVONO GARANZIE DAI NUOVI – Chiuso il mercato, arriverà la seconda tranche da 85 milioni dei soldi stanziati dai cinesi per iniziare a rilevare il club. Ma al di là di questo aspetto contabile, le prossime settimane dovranno contribuire a dissipare la coltre che ancora avvolge la composizione della cordata cinese. Alcuni rappresentanti degli acquirenti asiatici vorrebbero venire nelle prossime settimane a San Siro per seguire dal vivo una partita del Milan in modo da aumentare la percentuale di chiarezza intorno agli identikit dei compratori. Ma questo appuntamento forse andrà in scena solo dopo la firma del “closing” per evitare confusione. Di sicuro l’andamento di questo mercato non contribuisce a rassicurare i dubbi che aleggiano intorno ai soggetti che hanno acquistato il Milan secondo il preliminare siglato a inizio agosto, dopo il ribaltone che ha fatto uscire di scena Galatioto, Gancikoff e Sonny Wu, facendo apparire improvvisamente Han Li e Yonghong Li con partner industriali ancora da rivelare.   

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Fonte: Repubblica

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