Juventus, Marotta: “Critici Buffon da biasimare. Felici per il recupero di Marchisio”
TORINO – La Juve si fa in tre. A Montecarlo Gigi Buffon contende a Messi e Cristiano Ronaldo il Golden Foot 2016, premio sin qui mai assegnato a un portiere. A Vinovo Claudio Marchisio corre verso la convocazione per l’anticipo di sabato contro l’Udinese, a sei mesi dall’operazione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. A Cordoba, nella sua Cordoba, Paulo Dybala guida (all’una della notte italiana) l’Argentina contro il Paraguay, cercando di non far sentire la mancanza dell’infortunato Messi.
MAROTTA: “CRITICHE A BUFFON? SOLONI DA BIASIMARE” – A margine dell’incontro a Milano tra arbitri, dirigenti, calciatori e allenatori di Serie A, Beppe Marotta respinge le recenti critiche (ingenerose?) che hanno investito il capitano bianconero per certe sue sbandate in azzurro: “Buffon non deve farsi condizionare, piuttosto è da biasimare il comportamento di alcuni soloni per come hanno valutato un giocatore che ha scritto pagine indelebili della storia del calcio italiano e che potrà recitare un ruolo importante anche finita la carriera di portiere: Gigi è un’icona e possiede grandi valori umani e professionali da trasmettere ai calciatori di domani”. A proposito di nuovo che avanza, secondo il Sun la coppia Marotta-Paratici starebbe per mettere sotto contratto un giovane fenomeno già star su YouTube, il palestinese Rashed Al Hajjawi, 10 anni e tantissimi occhi addosso. Oltre al “piccolo Messi”, nei radar bianconeri è finito anche l’attaccante 17enne svedese Alexander Isak (AIK Solna), il cui acquisto è stato caldeggiato dall’ex Ibrahimovic.
“CONTENTI PER MARCHISIO, DISPIACIUTI PER MILIK” – Marotta commenta quindi il prossimo rientro di Marchisio, un “acquisto” molto importante per la squadra di Allegri, attesa da un nuovo ciclo di 7 partite in 22 giorni: “La mancanza di Claudio si è fatta sicuramente sentire, perché si tratta di un giocatore di valore e spessore, nonché eclettico e moderno. Il suo ritorno arricchisce una rosa già competitiva, in grado di attenuare eventuali defezioni”. A proposito di gravi infortuni ai legamenti, Marchisio ha in qualche modo passato il testimone (una stampella?) al collega-rivale Milik: “Auguri di pronta guarigione a Milik, il fatto che il Napoli sia privo di questo giocatore non è per noi piacevole – prosegue Marotta -: ci piace vincere contro avversari all’altezza del loro ruolo e al meglio delle loro possibilità”. Infine, sull’attualità bianconera: “Siamo soddisfatti del comportamento della squadra finora, ma siamo ancora in una fase interlocutoria della stagione. L’andamento è comunque molto buono, siamo primi in campionato e stiamo facendo bene in Champions League. La rosa sta rispondendo a pieno agli obiettivi che ci siamo dati”.
DYBALA: “GRAZIE MESSI, MA ORA TOCCA A ME” – Tutti pazzi per Dybala. La città di Cordoba, che questa sera lo vedrà l’enfant du pays affrontare il Paraguay, con la maglia albiceleste della Selección e con l’altro bianconero Higuain. Ma anche quel Barcellona che per voce dell’ex capitano blaugrana Carles Puyol conferma che “Paulo ci piace molto, il suo calcio produce allegria: e questa è proprio la filosofia del nostro club”. Paulo Dybala, in una lunga chiacchierata con il quotidiano argentino Clarin, racconta di un papà scomparso troppo presto: “A 15 anni non avrei mai immaginato che sarebbe successo quello che è successo a mio papà. I miei fratelli, il mio padrino e gli amici mi hanno aiutato molto, ma non è la stessa cosa. Penso che lui sarebbe comunque orgoglioso di quello che la sua famiglia ha realizzato”. La “Joya” passa quindi al rapporto con Cordoba, la città dove vorrebbe chiudere la sua carriera appena cominciata, un po’ come ha fatto l’ex bianconero Tevez con Buenos Aires e il Boca Juniors: “Mi piacerebbe ritirarmi con la maglia dell’Instituto, non potrei mai giocare con un’altra squadra. Ma ora ho altri obiettivi, è difficile dire cosa farò tra dieci anni. Tutto dipenderà da come starò fisicamente. Higuain ha 29 anni ed è al suo meglio: ecco, a 29 anni vorrei stare bene come lui”. Infine, sugli impegnativi paragoni tra Dybala e Messi: “Io gioco nel mio modo, non posso imitare Leo – conclude PD21 -. Le sue parole sono state belle, ma ora tutto dipenderà da me, dal mio lavoro e dalla mia voglia di migliorare”.
STURARO E HERNANES: “DAREMO TUTTO ANCHE IN CHAMPIONS” – Il recupero di Benatia e quello ormai prossimo di Marchisio sono ottime notizie in vista dei prossimi big match contro Lione, Milan e Napoli. A ottobre la Juve si giocherà un pezzo di scudetto e buona parte del passaggio agli ottavi di Champions. “Con il mio rientro e quello di Marchisio il mister avrà due giocatori in più per le sue rotazioni – così Stefano Sturaro a Sky Sport -. Questo è un mese importante, come lo era già stato l’anno scorso per la nostra rinascita. Siamo consapevoli dell’importanza del momento: gli scontri diretti, alla fine, faranno la differenza. Quanto alla Champions, ci sono tante squadre attrezzate, non mi sento di fare previsioni: faremo del nostro meglio, ma sarà il campo a decidere”. Da Sturaro a Hernanes, che “vede” la terza volta consecutiva tra i titolari, sabato contro l’Udinese: “Loro saranno motivati dal fatto di giocare allo Stadium, dal cambio di allenatore e dalla voglia di riscattarsi: mi aspetto un’Udinese carica – avverte il brasiliano intervistato da Jtv -. Ma sarà importantissima anche la sfida di martedì a Lione, perché una vittoria ci darebbe un buon margine di vantaggio sui nostri avversari”. Infine, chiamato a scegliere tra campionato e Champions: “Il sesto scudetto consecutivo sarebbe qualcosa di leggendario, ma io sono venuto alla Juve per giocare in Europa – conclude il “Profeta” -. Sono un tipo istintivo, non mi piace scegliere, ma darò sempre il cento per cento”.
Fonte: Repubblica