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Atalanta, Gasperini: “Pescara è casa mia, ma è una gara-trappola”

Atalanta, Gasperini: "Pescara è casa mia, ma è una gara-trappola"Gian Piero Gasperini (agf) BERGAMO – Cinque stagioni e una promozione in serie A. Gian Piero Gasperini torna a Pescara dove da giocatore ha fatto felici i tifosi del Delfino, ma questa volta non ci sarà spazio per i ricordi. La sua Atalanta è in piena risalita, nelle ultime tre giornate ha battuto Napoli e Inter e pareggiato a Firenze. A Pescara gli orobici non vogliono fermarsi. “È una partita-trappola, perché il Pescara gioca un gran calcio e sta mettendo in difficoltà tutti”.

IN ABRUZZO QUANTI RICORDI – “In Abruzzo ho avuto le soddisfazioni migliori come calciatore. Ero capitano della squadra della promozione in A e della salvezza di Galeone – ricorda l’allenatore dell’Atalanta -. C’erano i primi stranieri, Junior e Sliskovic, c’erano 27 mila abbonati ed eravamo seguitissimi anche in trasferta: il miracolo sportivo dell’Abruzzo. Ho tanti amici, li vedrò dopo la partita”. C’è un episodio su tutti legato allo stadio Adriatico, risalente al 5 marzo 1989: “Con Maradona mi scontrai in modo involontario in una partita durissima, all’andata avevamo preso una valanga di gol e forse c’era un po’ di nervosismo. Involontariamente lo colpii con la mano e gli ruppi il labbro: subii anche minacce da Napoli, toccare lui era come toccare Dio. Furono due giorni di pressione”.

atalanta

serie A
Protagonisti:
gian piero gasperini

Fonte: Repubblica

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