ALTRI SPORT & VARIE

Le pagelle di Milan-Pescara: Bonaventura è il motore, Memushaj un leone

MILAN
DONNARUMMA 6,5: Il Pescara lo tiene in apprensione a strappi, lui replica con la nota reattività. Il volo sul tiro da fuori di Menushaj soddisfa anche l’estetica.
ABATE 6: Ritrovando ruolo e fascia da capitano, conferma il senso della posizione e l’attitudine alle diagonali difensive. Spinge poco.
G.GOMEZ 6: Difende ancora un po’ troppo d’istinto, il che gli permette anticipi secchi, ma lo sottopone anche a errori da naif in marcatura e sulle avanzate degli avversari palla la piede.
ROMAGNOLI 6: Cresce in autorevolezza, data anche la pulizia nel tocco. Le sole pecche sono talvolta il ritardo nella chiusura sui tiratori dal limite e la disinvoltura sul fuorigioco.  
DE SCIGLIO 6,5: Efficace nell’azione di spinta, prezioso nella copertura, anche se dalla sua parte punta spesso Benali e si defila Memushaj: sono i due nemici più pericolosi. 
J.SOSA 5: E’ intraprendente e trascina in avanti parecchi palloni. Gli fa però difetto la precisione nei passaggi e per un centrocampista non è proprio il massimo. Dal 23′ st Kucka 6: rifiata un po’ per una domenica, ma quando è necessario restituire peso al reparto Montella lo chiama in causa, ottenendone il dovuto.
LOCATELLI 6: La dizione regista non è per lui la più corretta. Si sistema in effetti davanti alla difesa e da lì, più che nell’avviare il gioco (perde qualche pallone e conferma le pause dell’apprendista), si distingue per l’utile schermo, specie nel finale in sofferenza.   
BONAVENTURA 7: Sta diventando il solutore dei rebus, cioè delle situazioni stagnanti. Conquista la punizione decisiva e soprattutto la trasforma in gol d’astuzia. Ma è anche il vero motore di ogni azione in verticale e nel trasloco da esterno avanzato distilla giocate utili. 
SUSO 6: E’ ormai acclarata la sua intermittenza, che tuttavia viene compensata dalle stilettate del repertorio: si accentra all’improvviso oppure dribbla o infine crossa e comunque l’imprevedibilità lo rende poco controllabile.
BACCA 5,5: Non segna, anche se tiene impegnata mezza difesa con la sua sola presenza. In pomeriggi di difficoltà tecnica relativa può bastare. In circostanze più impegnative servirà il gol: la reazione stizzita alla sostituzione è conseguenza del nervosismo.
Dal 39′ st Luiz Adriano sv: ingresso per la statistica.
NIANG 6: Annunciato febbricitante, sparacchia tre tiracci rugbistici, ma riesce in ogni caso a infilare nella partita due puntate taglienti, che il Pescara accusa.
Dal 16′ st Pasalic 6,5: personalità evidente, accoppiata a un fisico che gli fa vincere molti contrasti. Si piazza senza titubanze dentro il centrocampo. Andrà rivisto, ma le premesse, in un contesto in verità poco complicato, sono buone.

PESCARA
BIZZARRI 6.5
: Doppio intervento di notevole reattività su De Sciglio e Bonaventura. Nessuna sorpresa sui tiri dalla distanza dei giocatori rossoneri. Unica sbavatura: un’uscita a vuoto su calcio d’angolo. Tradito dalla barriera che salta aprendo un varco alla punizione di Bonaventua.
ZAMPANO 6.5: Da alcuni anni è considerato uno dei giovani terzini più promettenti d’Italia. Conferma questa fama a San Siro con 90 minuti molto convincenti: riduce la pericolosità di Niang e indirizza cross pericolosi verso l’area rossonera.
FORNASIER 5.5: Cade nel tranello di Bonaventura che finge una punizione a girare con parabola alta e invece calcia rasoterra. Il difensore del Pescara agevola il compito all’ex atalantino con un saltello.
CODA 6: Concede qualche occasione a Bacca, ma il colombiano non fa male. Dal 29′ st Biraghi sv.
CRESCENZI 5.5: Molto prudente. Trattiene la sua esuberanza e fatica a contenere l’inventiva di Suso.
AQUILANI 5.5: Finisce il pomeriggio a San Siro in barella dopo lo scontro con Memushaj. In precedenza aveva aperto il pertugio a Bonaventura insieme a Fornasier. Dall’11’ st Cristante 6: cambio tra ex milanisti nel cuore del centrocampo, spaventa il pubblico di casa con un tiro da 20 metri, fuori di pochi centimetri. 
BRUGMAN 6: Limita il raggio d’azione di Locatelli non permettendo al rossonero di replicare i gol segnati a Sassuolo e Juventus. E si concede anche il lusso di un dribbling da giramento di testa al baby di Montella.
MEMUSHAJ 6.5: Abbattuto dal compagno Aquilani a pochi metri dalla porta del Milan, resta in campo con la testa fasciata e la benda macchiata di sangue. Ma non si lascia intimorire. Anzi, da quel momento impegna Donnarumma a ripetizione.
BENALI 6.5: Il fantasista di Manchester, naturalizzato libico, esibisce talento e vivacità. Instancabile nel ruolo di collegamento tra centrocampo e attacco. Va in rete, ma la gioia dura pochi secondi prima dell’intervento di Doveri che annulla.
MITRITA 5: Fa crollare il castello, costruito da Oddo per non cedere a Milano, con uno sciagurato errore in appoggio al limite dell’area abruzzese che lo costringe successivamente al fallo su Bonaventura. La sfortuna fa il resto perché il marchigiano trasforma senza perdonare nulla. Dal 32′ st Manaj sv.
CAPRARI 5.5: Non approccia bene lo stadio del futuro: già acquistato dall’Inter, il funambolo bianco-azzurro non riesce a sprigionare le sue potenzialità né da “falso nueve” all’inizio, né da trequartista dopo l’ingresso di Manaj. Ha l’ultima occasione per pareggiare, ma non calibra bene il pallonetto al gigante Donnarumma. 
 
Arbitro DOVERI 6: Davvero sul filo la chiamata di fuorigioco sul gol annullato a Benali.

milan ac

pescara calcio
serie A
Protagonisti:

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui