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Doppio Higuain e Pjanic, il derby è della Juve

TORINO-JUVENTUS 1-3
16′ Belotti (T), 28′ e 82′ Higuain (J), 92′ Pjanic (J)

IL TABELLINO

Le scelte degli allenatori – Sia Allegri che Mihajlovic confermano almeno negli uomini le indicazioni della vigilia. La Juve si presenta con un 4-3-3 che in realtà è molto più simile a un 4-4-2, con Cuadrado e Sturaro che si allargano ai fianchi di Marchisio e Khedira. Pjanic va in panchina per riposare in vista della Roma, in avanti ci sono Mandzukic e Higuain, in difesa conferma per Rugani al fianco di Chiellini. Tutto come previsto invece per il Torino: tridente Iago-Belotti-Ljajic, centrocampo di qualità e inserimenti composto da Baselli, Valdifiori e Benassi.

Tutti all’attacco – Sin dai primissimi minuti il ritmo è quello da derby vero, squadre corte e super aggressive. Come promesso da Mihajlovic, il Toro non sta a guardare e appena può scatena la corsa dei suoi centrocampisti. Dopo nemmeno un minuto è Valdifiori a essere pericoloso con un tiro da fuori che termina di poco alto. La Juve risponde con Mandzukic, due volte vicinissimo al vantaggio nel giro di appena 4 minuti: prima manca un comodo colpo di testa da dentro l’area, poi devia col piedone un tiro di Cuadrado sul quale Hart deve compiere la prima parata difficile della sua gara. La partita è una questione di centravanti, evidentemente, perché Belotti dall’altra parte è indemoniato e lotta su tutti i palloni. Corre, sgomita con Rugani e Chiellini e al primo cross utile, al 16’, trova il vantaggio granata. Baselli scivola sull’esterno destro e mette in mezzo prima che la palla esca sul fondo trovando la cresta del gallo: colpo di testa imparabile e palla al centro. Nemmeno il gol concede una paura e appena si ricomincia a giocare la Juve è subito dalle parti di Hart. Ci provano Marchisio e Mandzukic, ma il gol oggi sembra riservato solo ai numeri 9. Quello vestito da Higuain, che al 28’ si ritrova a tu per tu con Hart dopo un involontario assist di tacco di Mandzukic. Destro morbido all’angolino e si torna in parità: 1-1. Dopo 30 minuti di continui capovolgimenti e attacchi furenti le squadre si prendono una pausa e abbassano i ritmi. Ci prova Ljajic da fuori, ma la sua conclusione non preoccupa Buffon che blocca a terra. Il primo tempo finisce così, preludio a una ripresa di nuove lotte corse ed occasioni.

Ci pensa Gonzalo – Le squadre rientrano in campo con gli stessi undici e la medesima determinazione del primo tempo. Si passa da una porta all’altra e le occasioni cominciano a non contarsi più. Khedira tenta un’incursione delle sue in area di rigore ma il suo colpo di testa, di solito micidiale, questa volta non è preciso. Il Toro risponde con Benassi, altro centrocampista dall’inserimento facile e in genere vincente: il suo tiro dall’interno dell’area, però, è respinto col corpo da Chiellini. Dall’altra parte Lichtsteiner sfonda sulla destra e supera Barreca che lo tocca appena entrato in area: il rigore poteva starci, Rocchi dice di no. Il ritmo continua a essere forsennato e allora Allegri cambia qualcosa. Fuori Sturaro per Lemina, esce Mandzukic ed entra Dybala. Al 72’, però, è Ljajic ad avere la palla del 2-1: Iago Falque lo serve alla perfezione dopo un doppio dribbling in mezzo al campo, il destro a giro del serbo esce di un pelo alla sinistra di Buffon. Ma il problema è che allo Stadio Grande Torino questo pomeriggio possono segnare solo i numeri 9. La Juventus ha il più forte di tutti, strappato alla concorrenza a suon di milioni, che all’improvviso decide di prendersi il derby. A 9 minuti dalla fine l’argentino controlla come può un lancio lungo, si gira in un fazzoletto e col destro fulmina letteralmente Hart. 2 tiri, 2 gol, firmato Gonzalo Higuain. Il Torino a questo punto reagisce furiosamente ma non ha più lucidità. La freschezza di Dybala fa la differenza nelle ripartenze della Juve e i bianconeri in pieno recupero trovano anche il 3-1 con Pjanic, entrato a 10 minuti dal termine. E’ la parola fine. Sul derby e sul Torino cala il sipario, la scena è tutta per la Juve e per il suo incredibile numero 9. 

Fonte: SkySport

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