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Juve in Hd con il ritorno di Dybala. Mandzukic, rabbia e scuse

Juve in Hd con il ritorno di Dybala. Mandzukic, rabbia e scusePaulo Dybala, tra Alex Sandro e Marchisio (agf) TORINO – Dall’emergenza all’abbondanza. Allegri ritrova Dybala e riscopre quanto sia bello l’imbarazzo della scelta. Sono finiti i tempi in cui, con un solo attaccante a disposizione, la Juve era costretta ad arrabattarsi, varando assetti nuovi o tridenti spuntati con il baby Kean di scorta in panchina. Dopo gli appena 10 minuti di mercoledì contro la Dinamo Zagabria, la Joya ha messo nelle gambe altri 19 minuti più recupero nel derby di domenica, quelli che di fatto hanno portato la Signora al trionfo. E Allegri sembra aver rivisto la luce, tornata ad illuminare il gioco bianconero: “E pensare che fino a qualche anno fa gli ultimi 20 minuti delle partite erano i più noiosi… Complimenti ai ragazzi e ai tifosi!”, ha twittato il mister, che già da giocatore non si esaltava nei finali di partita, quando aprivano i cancelli per far entrare la gente gratis.

SI RIACCENDE LA JUVE IN HD – Nel breve giro di 20 minuti Dybala ha fatto vedere molto del suo sconfinato repertorio: ripiegamenti, strappi, dribbling e assist, con l’invenzione dell’azione del 3-1. Un piccolo show che verrà presto gratificato con l’atteso rinnovo fino al 2021 dell’attaccante, comprensivo di ricco aumento dell’ingaggio (da 3 a 5 milioni). Insomma, appena sono calati i ritmi, è uscita l’alta qualità bianconera, soprattutto quella di PD21, anche se nel tabellino spiccano i nomi di Higuain e Pjanic, entrambi in gol al primo derby della Mole (il terzo esordiente bianconero era Sturaro). Per il Pipita formato matador, sei reti in sette incroci con il Toro, bersaglio della prima e ultima delle sue 19 doppiette “italiane”. E il pallottoliere di Gonzalo sale a 12 reti stagionali, di cui 9 in campionato (una ogni 119′). “Gioco con te da appena quattro mesi – ha twittato Evra – e già ti amo in un modo che neanche capisco. Perdonami per non aver detto alla fine dello scorso campionato che sei il miglior numero 9 del mondo”.

I GOL DEL DERBY DELLA MOLE

JOYA DYBALA, RABBIA MANDZUKIC – La ritrovata abbondanza in attacco, una manna in vista dello scontro diretto di sabato contro la Roma e della Supercoppa italiana contro il Milan, ha anche qualche minima controindicazione. La gioia della Joya ieri è sembrata inversamente proporzionale alla rabbia di Mandzukic, che al momento della sostituzione ha rifilato due calci al muretto della panchina di Allegri, che ora dovrà dare fondo a tutte le sue capacità gestionali per evitare musi lunghi e magari anche ammutinamenti. Già, perché dopo 12 partite conseuvive da titolare tra Juve (10) e Nazionale croata (2), Mandzukic lascerà probabilmente la scena di Juve-Roma all’attacco in HD, Higuain più Dybala, con Pjanic che si riprenderà il suo (nuovo) posto tra le linee del 4-3-1-2 bianconero. Il tridente HDM è al momento una specie di utopia, e non sarebbe compatibile con la presenza a centrocampo di Pjanic.

“ERO DELUSO, MA LA SQUADRA ARRIVA PRIMA DI TUTTO” – Smaltita la rabbia di ieri, il croato è comunque tornato sulla sua discussa reazione, pubblicando su Instagram la foto emblematica di un abbraccio di gruppo corredata da un messaggio in croato e in inglese: “Per me la squadra viene sempre prima, da buon combattente vorrei sempre aiutarla a ottenere un buon risultato. Ero deluso di dover lasciare il campo e di non poter più aiutare i miei compagni, mentre il punteggio era ancora sfavorevole (1-1)”. Risolto l’equivoco, e tesa la mano ad Allegri, Mandzukic disillude chi sperava di scorgere una crepa nello spogliatoio bianconero: “Il mio buon umore dopo un’altra importante vittoria non sarà rovinato da coloro che cercano qualcosa di negativo, anche dopo i trionfi”. Chiarito l’equivoco, non resta che immaginare un Mandzukic sorridente: una piccola impresa, per la verità. 

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Fonte: Repubblica

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