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Fiorentina, c’è Saponara. Punto-mercato di Corvino

Riccardo Saponara, nuovo acquisto della Fiorentina

Un blitz della Fiorentina, affare chiuso in poch giorni. Anzi, poche ore. E Saponara lascia l’Empoli per la Viola. Fantasisti ne abbiamo? La squadra di Paulo Sousa si assicura il classe ’91, ecco le sue parole in sala stampa durante la prestazione: “La mia maturazione mi convince che questa è la mia occasione. L’esperienza al Milan è stata formativa ma ora sono pronto. In passato c’è stato qualche flirt tra me e il direttore Corvino, che però non si è concretizzato. Ora arrivo con entusiasmo e volontà perché non ci ho messo molto a rispondere. Ringrazio anche l’Empoli, Corsi e l’allenatore che mi hanno dato questa occasione, poi il direttore Corvino e la Fiorentina per questa opportunità”. Su Empoli: “Mi sono sempre trovato bene e lo considero la mia seconda casa. Mi è dispiaciuto partire per una seconda volta in realtà, devo smentire il presidente in questo”. Sui migliormenti: “Ho 25 anni, devo migliorare in tutto e crescere in ambienti così grandi come questo. Tonelli? L’ho sentito sì, ma ho parlato soprattutto con Pasqual e Alberto Gilardino, loro conoscono la piazza”.

Sogni e condizioni – “Sto bene, ma la mia condizione è da valutare perché sono stato fermo per una piccola distorsione alla caviglia, ora rientrata. Il mio ruolo? Io ho sempre espresso il mio miglior calcio sulla trequarti, guardando la squadra di ieri ci sono due posizioni specifiche che fanno al caso mio”. Sugli obiettivi: “Vestire la maglia della Nazionale. Questa è comunque una grandissima squadra e voglio sfruttare la mia seconda occasione. L’allenatore che più mi ha capito il mio potenziale è stato Sarri”. Idoli della Fiorentina? “Ammiro tanto Borja e quella posizione potrei ricoprirla, poi mi ha entusiasmato Chiesa ma è una squadra con tanta tecnica”. Qualche difficoltà: “Qualcosa è successo quest’anno ma non so dare il motivo, forse abbiamo pagato le aspettative più alte, con squadra rivoluzionata e in difficoltà, poi pagato psicologicamente”. Su Andrea Della Valle: “L’ho conosciuto ieri ed era soddisfatto. Con Sousa abbiamo parlato prima, devo riparlarci ancora per stilare un programma di lavoro”.

Corvino e il punto sul mercato – “Gli amori non finiscono. Girano girano e poi ritornano. Gennaio è un mercato delle idee, dei rafforzamenti e degli aggiustamenti. È difficile prendere giocatori che le squadre lasciano andare. Saponara è un acquisto figlio delle tre cose: idee, aggiustamenti e rafforzamenti. Mette insieme tutte e tre le componenti. Domani si chiude la sessione invernale, e di solito facevo un resoconto finale, che è una mia caratteristica. Non avendo niente da fare in entrata nelle prossime 30 ore, e solo qualcosa in uscita, ne parleremo solo dopo aver presentato il ragazzo. L’amore verso questo giocatore nasce quando ero a Bologna. Lo chiamai e l’unica cosa che lo fermò era che doveva scendere in B. La sua scelta poi andò verso una squadra di Serie A. Con l’Empoli, quando c’è stata l’occasione, ho sempre cercato di essere collaborativo. Ho visto anche da parte loro delle controindicazioni. È logico che poi voi lavorate su quello che si dice e non si dice”.

Sulla difesa – “Tutto è migliorabile, partiamo da questo presupposto. In questa fase è difficile trovare difensori superiori a quelli che hai, non ne ho trovati. Singolarmente non è facile trovare grandi difensori a cifre che possono essere considerate davvero importanti. Oltre che i singoli conta anche il reparto. Trovare centrali più forti di Gonzalo e Astori era davvero impossibile. Abbiamo Salcedo, che è un giovane interessanti, e De Maio, che ha circa duecento partite in Serie A. Quando si ha una filosofia forte di gioco, che è quella di difendersi con il possesso, ed attaccare più che difendersi. Qualsiasi difensore potrebbe subire delle ripartenze degli avversari giocando con noi. Questa squadra è stata concepita diciotto mesi, e la sua filosofia anche prima. Non è una questione di singoli se si perde 1-0 a Napoli, o si prendono tre gol ieri. La squadra ha pareggiato creando dieci palle gol. Non bisogna puntare il dito sui singoli. Forse se avessimo Bonucci potremmo prendere qualche gol in meno…”. Su Sousa: “Io e Freitas parliamo sempre con l’allenatore delle nostre idee. Con Sousa ne parlai nove-dieci giorni fa, e ne era contento, visto che ne conosceva le qualità. Quando poi gli ho detto che si stava concretizzando l’affare, lui è stato ancora più felice”.

Su Badelj, Caceres e il rinnovo di Gonzalo Rodriguez: “Quando ero a Bologna il suo procuratore parlava ogni giorno. Da quando sono arrivato io qui parla meno, prima ogni settimana ed ora ogni mese. La Roma? Chiedete a loro. Queste cose le raccogliete voi e non le diciamo noi”.
Su Caceres: “A volte subiamo situazioni di intermediari e procuratori che parlano con voi e non con noi”. E Gonzalo Rodriguez: “Tutte le situazioni partono da trattative. Nelle trattative si possono trovare punti di incontro oppure no. Ognuna delle due parti ritiene di aver fatto una proposta giusta. Al momento è ancora da considerare una trattativa”. Sulla rosa di giocatori italiani: “La nostra idea, con Carlos, è quella di creare un nucleo importante di italiani e italianizzare la rosa. Non per ostracismo, ma perché è giusto creare un nucleo del genere. Abbiamo trovato solo Astori tra i titolari, e stiamo cercando di allargare con figli del nostro settore giovanile, come Bernardeschi e Chiesa, e con Sportiello e Saponara”. Sul mercato cinese: “Tutti noi stiamo subendo questa ondata. Più passa il tempo più penso che sia uno tsunami che altera certe situazioni. Dobbiamo stare pronti ed adattarci”. Su Kalinic: “Ha parlato da uomo vero, e penso che un uomo vero non torni indietro sulle sue decisioni. Noi abbiamo messo una clausola così alta perché nessuno possa avvicinarsi”.

Fonte: SkySport

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