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Le ragion di bilancio e i conti della Filmauro

E’ risaputo, quando tra i tifosi del Napoli si fa il nome di Aurelio De Laurentiis i commenti sono sempre discordanti e si dividono tra quelli che lo attaccano, perché vorrebbero un Napoli sempre più competitivo che possa concretamente lottare per lo scudetto, e quelli che lo idolatrano perché “Tredici anni fa non avevamo nemmeno i palloni…”, sottolineando come il suo intervento per salvare il Napoli dal fallimento abbia di fatto salvato “capra e cavoli”. Ma a leggere ciò che riporta il sito Dagospia , i “cavoli” che ha salvato il buon De Laurentiis sembrerebbero essere soprattutto i suoi, infatti dal sito di Roberto D’Agostino emergerebbe che il settore cinematografico tanto amato e curato dal Presidente partenopeo (e quindi dalla Filmauro) sia diventato da molti anni davvero poco redditizio, e nello specifico, nell’esercizio 2016 la Filmauro figura dei ricavi consolidati pari a 187,1 milioni di euro, e fin qua tutto bene, ma la cosa che risalta agli occhi (dei tifosi) e che 157 milioni di euro, ovvero l’ 84% del totale, arrivano dalle grondanti e “plusvalenti” casse del Napoli calcio che però, sempre secondo Dagospia, sembra che abbia chiuso l’esercizio 2016 in rosso, accumulando perdite per 3,2 milioni.
Alla luce di questi dati ci chiediamo se è forse questo il motivo per cui, in estate, per rimpiazzare Higuain la società abbia puntato su giovani prospettici (e rivendibili) e se sono sempre le ragioni di bilancio a motivare gli inviti che il Presidente De Laurentiis, in modo più o meno eclatante, ha mandato mezzo stampa all’allenatore azzurro di utilizzare tutti gli elementi messi a sua disposizione così da poter capire il loro reale “valore”. Beh, alla luce di questi ragionamenti, chi si aspetta uno scudetto sulla maglia azzurra dovrà sperare soltanto in future ragioni di bilancio.

Salvatore Migliara

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