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Chievo, Pellissier: “Voglio fare gol alla Juve”

Sergio Pellissier, attaccante del Chievo (fonte Getty)

L’impegno dello Stadium si avvicina, sabato sera il ChievoVerona affronterà la Juventus. E la squadra gialloblù prosegue la settimana di allenamenti in vista della sfida contro i bianconeri.

Bastien, Rigoni e Sardo a parte

Quest’oggi i ragazzi di Maran hanno svolto una seduta tecnico-tattica al centro sportivo di Veronello. Non hanno lavorato con il resto del gruppo i centrocampisti Nicola Rigoni e Samuel Bastien e il difensore Gennaro Sardo, che si sono allenati a parte. Alessandro Gamberini, invece, anche oggi si è sottoposto a terapie a causa di un risentimento muscolare al polpaccio della gamba sinistra subito nel corso della partita di domenica scorsa contro il Crotone.

Pellissier: “Segnare alla Juve sarebbe bellissimo”

E questa mattina ha parlato in conferenza stampa il capitano Sergio Pellissier, che ha lasciato alcune dichiarazioni importanti riguardo la sfida contro la Juventus e la sua stagione. “Affrontare i bianconeri dà stimoli diversi, sono la squadra più forte in Italia. Il risultato di domenica scorsa, però, deve solo farci capire che se non si gioca al 100% si rischia di fare brutta figura contro chiunque. Anche un pareggio sarebbe stato negativo. La gara d’andata? Lì era diverso, dovremo stare ancora più attenti. Purtroppo trovarono quel gol su punizione, magari questa volta potremmo ottenere un risultato migliore. La prestazione fu ottima ma, in entrambi i casi, ci arriviamo in momenti particolari. Noi siamo reduci da due brutte sconfitte, loro da un paio di partite veramente importanti. Dovremo fare una grande prestazione e sperare che loro pensino già al Barcellona”. Secondo miglior marcatore dietro Inglese e tanto spazio in questo Chievo di Maran, Pellissier non vuol fermarsi: “Fare gol anche alla Juventus sarebbe bellissimo. L’impegno sarà tanto, la voglia ancor di più. Vogliamo rifarci dopo le ultime due prestazioni. Nel calcio tutto è possibile, speriamo in un’altra impresa. Non giocavo così tanto dal 2012, indubbiamente più giochi e più prendi condizione e fiducia. Per gli attaccanti soprattutto è così. E’ bello pensare di poter andare in doppia cifra, mi alleno per dare una mano alla squadra ed il mio aiuto è far gol. Ci riesco ancora un po’ per l’esperienza, un po’ perché il livello della Serie A è calato. Probabilmente, se avessi avuto trentotto anni sette, otto anni fa, avrei smesso prima. Non appena capirò che non potrò più competere andrò in pensione, ogni anno devo valutare come sto”.

Fonte: SkySport

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