ALTRI SPORT & VARIE

Inter-Milan a pranzo con i cinesi: il derby che non si era mai visto

Inter-Milan a pranzo con i cinesi: il derby che non si era mai visto(ansa) MILANO – E’ tutto nuovo, tutto inedito, forse straniante. Chissà come reagiranno gli atleti quando scenderanno in campo per il primo derby milanese della storia che si gioca alle 12.30, orario che ai più non piace, anzi tutti lo detestano, anche se l’Inter quest’anno ha vinto tre volte su tre a mezzogiorno. E’ anche il primo derby con proprietari cinesi, e questo magari ai giocatori lì per lì farà poco effetto, ai tifosi invece sì, soprattutto pensando che è la prima volta in oltre trent’anni che non ci sarà né un Berlusconi né un Moratti a rappresentare i club della città. E’ un passaggio epocale per Milano e per tutto il calcio italiano, che non a caso attraverso la sua città più aperta alle novità, e al mondo, si affida agli investitori d’Oriente, come già accaduto in altri paesi, per ritrovare slancio, economico e sportivo. I mecenati e le grandi famiglie di un tempo si sono sfilati, ora bisogna nuotare nel grande oceano della finanza internazionale per risalire la china.
 
Inter e Milan ne hanno un enorme bisogno. Anche questa stagione, come le precedenti, ha fatto capire che è necessario cambiare marcia, perché di questo passo si rimane nell’anonimato, non a caso ci accingiamo a seguire un derby che vale al massimo un posto in Europa League, perché le grandi del campionato, da alcuni anni in qua, sono altre. L’Inter ha anticipato il Milan sulla strada del rinnovamento, con l’indonesiano Thohir che rilevò il club da Moratti ma al quale sono già subentrati i cinesi di Suning, e in effetti la squadra sembra più attrezzata di quella rossonera. Ma è una sensazione illusoria, perché il campo finora ha detto cose un po’ diverse e il campo, alla lunga, non mente mai, e a volte si diverte a rovesciare spartiti e pronostici. L’Inter sarà anche più forte come organico, ma al momento è dietro il Milan di due punti e in assoluto, nelle 31 giornate giocate fin qui, è stata più volte dietro che davanti ai cugini. Ha pesato il pessimo avvio con De Boer, poi con Pioli è arrivata la continuità di risultati prima della recente flessione.

L’Inter ama distendersi nel suo calcio offensivo, dalla limpida espressione tecnica, è la squadra che calcia in porta più di tutti in serie A anche se ha solo il quarto attacco, ma ha problemi di equilibrio. Il Milan è più formichina, non ruba quasi mai l’occhio, ma Montella l’ha saputa guidare con abilità e raziocinio, l’ha messa in campo con l’obiettivo primario di arroccarsi a protezione della propria trequarti e infatti ha la terza difesa del campionato, anche grazie ai tentacoli di Donnarumma, ma solo l’ottavo attacco, perché Bacca ha battuto in testa a lungo e perché il talento offensivo, dopo l’infortunio di Bonaventura alla fine di gennaio, è tutto in Suso e ora anche in Deulofeu, ma dietro c’è poco altro.     
 
Nel sole di mezzogiorno, in un San Siro straordinariamente pieno e con il record d’incasso nella storia della A perché si supereranno i 4 milioni, la partita non dovrebbe discostarsi dal canovaccio dell’andata, finita 2-2, col Milan due volte in vantaggio e l’Inter due volte in rimonta, fino al pareggio di Perisic nel recupero. Ci si attende un’Inter più manovriera e alla ricerca della giocata sulle fasce con Candreva e Perisic, e il Milan a difendere più in alto che si può gli spazi difensivi per poi raggiungere rapidamente il tridente Suso-Bacca-Deulofeu.

Chi davvero ha più da perdere è l’Inter, reduce da due sconfitte consecutive e sull’orlo di una crisi che potrebbe diventare serissima in caso di sconfitta, senza contare le gigantesche ombre su Pioli, ormai evidentissime. Il Milan arriva più tranquillo, e con un Montella che sembra rafforzato dal recentissimo cambio di proprietà, visto che almeno per ora è stato confermato per la prossima stagione. Sarà il derby di Milano numero 166, l’Inter ne ha vinti più del Milan (61-51, 53 pareggi). Gli ultimi hanno vissuto su un equilibrio un po’ mesto (due vittorie a testa, quattro pareggi), come il ruolino di marcia delle due squadre in queste ultime stagioni: lo scorso anno l’Inter arrivò quarta, il Milan settimo; la stagione precedente fu la peggiore degli ultimi cinquant’anni, con Inter ottava e Milan decimo, e ancora l’anno precedente, stagione 2013-2014, ancora Inter davanti, quinta, e Milan dietro, ottavo. Si è dunque vissuto nelle retrovie del grande calcio italiano, dato che l’ultimo scudetto in città risale al 2011 (Milan), una cosa a cui Milano non era proprio abituata. Per questo si è affidata agli uomini d’Oriente per risalire. La Cina ormai non è nemmeno vicina, è proprio qua, e aiuterà Milano a tornare grande.       

inter fc

milan ac
derby
A$
Protagonisti:

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui