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Juventus, Buffon avverte: ”Il Monaco vale il Barcellona, gioca con la follia della gioventù”

TORINO – Juventus-Monaco è una sorta di sfida generazionale, tra i terribili vecchietti bianconeri e i promettenti giovani monegaschi: “L’esperienza è sicuramente un ingrediente che peserà in questa gara – assicura Gigi Buffon a Uefa.com -. Ma potrebbero contare anche l’entusiasmo e la follia della gioventù che hanno loro. Un aspetto che potrebbe non attanagliare i giocatori del Monaco, permettendo loro di giocare con entusiasmo e poca coscienza”. Il capitano bianconero non avrebbe voluto pescare l’Atletico Madrid. Ma a quanto pare non si fida nemmeno del Monaco, la mina vagante delle semifinali di Champions il cui exploit non ha sorpreso più di tanto il numero uno bianconero: “Vi svelo un retroscena. Verso il 30′ della partita che il Monaco giocò in casa del City mandai un messaggio a un mio dirigente dicendogli: ‘Guarda che questi possono arrivare in finale, sono fortissimi’. Ecco, questo fa capire quanto li rispettiamo per il loro valore. Quella monegasca non è una squadra arrivata in semifinale per caso. Gioca un calcio molto propositivo, vivace, è brillante e fisica ma ha anche qualità e in alcuni elementi tanta esperienza”. Insomma, la Juve si troverà di fronte una compagine da affrontare con la stessa mentalità e attenzione sciorinate contro il Barcellona: “Se vogliamo guadagnarci un’altra chance per vincere la Champions dobbiamo superare un ostacolo che sul campo è duro quanto il Barcellona”.

ATALANTA-JUVENTUS: I GOL / LE PAGELLE
 
”CHE BRAVO MBAPPE”’ – Dopo aver reso sterile la celebratissima MSN blaugrana, la migliore difesa d’Europa dovrà soprattutto reggere l’urto del tandem Falcao-Mbappè: “Ho confessato al presidente Agnelli che avevo annunciato che, se non avessi preso gol contro il Barcellona, avrei smesso a giugno”. Pausa, sorriso e chiosa: “Ho dovuto ritrattare…”. Poi, tornando al Monaco: “Mbappé è del 98 vero? – chiede Buffon -. Avevo già giocato il Mondiale in Francia quando è nato… Questo è il bello della vita, il bello di essere longevi. Il poter afffrontare ragazzi che non erano ancora nati quando tu avevi già una parte di carriera alle spalle”. E ancora, in merito alla sua carriera extra large: “L’altro giorno pensavo che sono riuscito a collegare quasi tre generazioni. Giocavo con quelli nati negli anni ’50 e ’60 e finirò con quelli nati dopo il 2000: un arco temporale enorme. E’ molto stimolante sapere di giocare contro i futuri Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar”. Poi, tornando sulla giovane stella del Monaco: “Mbappè è un talento incredibile – prosegue Buffon -, mi sembra anche un ragazzo a posto, un ragazzo perbene e questo lo aiuterà molto nella sua carriera che gli auguro di essere davvero luminosa. Se sarà così, non avrà questa esigenza così forte di passare il turno contro di noi… – scherza SuperGigi – Avrà ancora tante altre possibilità in futuro di vincere questo trofeo”. Inevitabile il paragone con l’ex bianconero Henry, che proprio a Monaco diede i primi calci da professionista: “Le caratteristiche sono simili, compresa la corsa molto facile, snella ed elegante. Probabilmente, a questa età Mbappè ha una facilità ancora maggiore di andare a rete rispetto a Henry. Segna in quasi tutte le partite con una costanza incredibile, quando si è giovani non è facile avere questo cinismo e questa lucidità sotto porta”.

”NESSUNA EMERGENZA DOPO BERGAMO” – Buffon spegne quindi l’allarme per il pareggio di venerdì a Bergamo. Anzi, di più: assicura che l’emergenza non è mai scattata: “Il 2-2 di ieri non accende alcuna spia – dice a Sky Sport -, ma ci farà bene per le prossime gare, dandoci indicazioni su quelli che devono essere gli ingredienti per le prossime partite: se non ci si mettono la giusta cattiveria e la giusta ferocia si fa fatica contro tutti”. Un piccolo passo falso quasi salutare, il 2-2 in casa della Dea, che non cancella ovviamente quanto di buono è stato fatto sin qui dai bianconeri: “In questi tre mesi abbiamo conseguito risultati ottimi, quindi non c’è da eccedere in negatività”.
Anche Buffon, sulla falsariga di quanto ha fatto e detto il suo tecnico Allegri, analizza quindi pro e contro della prova contro l’Atalanta: “La partita di venerdì si può analizzare in due modi: da un lato, se vediamo il bicchiere mezzo vuoto, dobbiamo stare attenti, perché si fa in fretta a pagare dazio. Rovesciando il discorso in positivo, c’è invece da dire che, nonostante tutto, stavamo per vincere: e questo la dice lunga sulla nostra forza”.
 
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Protagonisti:
gianluigi buffon

Fonte: Repubblica

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