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Pro Vercelli, Vives: “Artefici del nostro destino”

Giuseppe Vives, centrocampista della Pro Vercelli (lapresse)

La squadra di Longo pronta a sfidare la SPAL, a un passo dalla promozione in A: “Troveremo un clima di festa, ma noi abbiamo un obiettivo ancora più importante: la salvezza”, ha detto Vives in conferenza. Dopo Ferrara, il Brescia: “Sarà uno scontro diretto, ma pensiamo gara dopo gara. Con una vittoria saremmo salvi”

Si è fermata a dodici la striscia di risultati utili consecutivi della Pro Vercelli, battuta in casa nell’ultimo weekend dal Perugia. Ora, per i ragazzi di Moreno Longo, ci sarà la tappa di Ferrara, dove la SPAL spera di festeggiare l’aritmetica promozione in Serie A: “Troveremo un clima di festa, perchè loro sono ad un passo da una meritatissima promozione: ma noi abbiamo un obiettivo ancora più importante, mantenere la categoria”, ha detto Giuseppe Vives in conferenza stampa. “Abbiamo grande rispetto per la SPAL, ma le partite vanno giocate sul campo. Siamo consapevoli che dovremo fare una grande gara per portare a casa punti che per noi sarebbero fondamentali. La partita di domenica potrà dire molto sulla nostra stagione. Andiamo là per giocarci la partita e cercare di portare a casa un buon risultato”.

Dopo la SPAL, lo scontro diretto con il Brescia, in netta ripresa: “Sappiamo che sarà importantissima – ha continuato Vives – Ma prima concentriamoci sulla prossima partita. Poi, se non dovessimo riuscire a fare punti a Ferrara, quella sarà una finale per evitare i playout. Il pubblico potrà e dovrà darci una grossa mano, in questi momenti la spinta dei tifosi è fondamentale”. Ancora sulla SPAL: “Non sono sorpreso del loro campionato, perchè la squadra è molto organizzata e hanno preso i giocatori giusti. Anche noi ce la siamo giocata con tutti, poi alcuni episodi hanno caratterizzato le partite. Loro sono stati molto continui, questo è un merito”. Il Latina, intanto, è aritmeticamente in Lega Pro a causa della nuova penalizzazione di 5 punti: “Sbagliato che le penalizzazioni arrivino alle ultime tre partite, ma questo ormai è così da anni. Per noi non cambia niente, siamo artefici del nostro destino. Con una vittoria, saremmo praticamente salvi. Non serve guardare gli altri”. Il 4 maggio è la ricorrenza della tragedia di Superga: “Ho partecipato per cinque anni alla memoria del Grande Torino: anche chi non è passato da lì sa cosa vuol dire, ma chi ha fatto parte di quella squadra sa cosa vuol dire partecipare a questa manifestazione. Ti tremano le gambe dall’emozione”, ha concluso Vives.

Fonte: SkySport

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